lunedì 27 ottobre 2014

Un software per il calcolo del contributo di costruzione a Roma

Cari lettori, con piacere vi segnalo il buon lavoro svolto dal collega arch. Andrea Vannini, il quale ha sviluppato una applet java per il calcolo del contributo di costruzione per la città di Roma che vuole mettere a disposizione della collettività. Il software segue le regole dell'ultima circolare esplicativa del Dipartimento, ed è in corso di implementazione per ampliarne le funzionalità anche agli altri casi diversi dalla nuova costruzione. 

domenica 5 ottobre 2014

la commerciabilità degli immobili con abusi edilizi

Come da titolo, oggi parliamo di un argomento molto spinoso. Lasciamo da una parte il fatto che i media italiani attaccano sempre, giustamente, chi commette abusi edilizi, e ragioniamo sul fatto che molto spesso ci si trova per le mani un immobile con una difformità edilizia, vuoi per un acquisto incauto fatto qualche anno addietro, voi per una eredità, vuoi per una attività edilizia che si pensava consentita "perché lo facevano tutti", vuoi per dei vizi commessi dallo stesso costruttore di cui nessuno, fino ad oggi, si è mai accorto. Questa premessa è anche per spezzare una lancia a favore degli "abusivi" edilizi che sono rappresentati sia da chi con dolo commette un abuso edilizio e sia chi da perfetto innocente si trova per le mani una bomba pronta a scoppiare.

calcolo della TASI per Roma

tutti noi dovremmo in questi giorni esser alle prese con il calcolo della TASI, la nuova, ennesima tassa sulla casa introdotta dal governo. In realtà la TASI è un "pezzo" della IUC, l'imposta unica comunale, che, oltre alla TASI, ricomprende IMU e TARI. Finora però le tre tassazioni rimangono distinte sia per calcolo che per modalità di pagamento (l'IMU e la TARI si calcolano in base al valore catastale, la TARI in base alla superficie calpestabile; l'IMU e la TARI si pagano attraverso l'F24, mentre la TARI con gli appositi bollettini che invia l'AMA; attualmente IMU e TASI hanno scadenze diverse), dunque per ora il nome di "imposta UNICA" appare più una presa in giro che un dato di fatto.