Le norme del PRG di Roma, come si sa, sono varie ed applicate in modo non uniforme all'interno della stessa famiglia di tessuti. Ciascun tessuto può avere delle caratteristiche tipologiche o formali tali da rendere necessaria una specifica limitazione di acune possibilità di intervento: alcune sono comprensibili (tipo nei tessuti più antichi della città non è possibile fare frazionamenti, oppure in tutta la città storica e consolidata non è possibile avere attività commerciali con più di 1500mq di superficie di vendita) altre decisamente più raffinate e forse meno condivisibili (l'avreste mai detto che i cambi d'uso per creare abitazioni fossero più semplici da ottenere nel tessuto storico che non nella città consolidata?). Per barcamenarsi un poco tra le varie limitazioni ho costruito una semplice tavola sinottica di alcuni tra gli interventi edilizi più comuni, senza pretesa di esaustività.
blog di aggiornamento e riflessione sulla professione tecnica di architetto e non solo, rivolto sia ai colleghi tecnici che agli avventori alle prese con il progetto di ristrutturazione della casa piuttosto che con i problemi urbanistici del proprio immobile.
venerdì 29 marzo 2013
martedì 26 marzo 2013
la CILA on-line: qualcosa all'orizzonte
Sempre da voci di corridoio, vengo a sapere oggi che in questi mesi Roma Capitale ha lavorato per consentire l'invio delle pratiche edilizie per via telematica, e quindi per poter essere in regola con il DPR 380/01 che impone alle amministrazioni locali di dare questa possibilità (il termine ultimo per i comuni è scaduto a gennaio, ovvero sei mesi dalla pubblicazione della legge 134/2012 che ribadiva e rafforzava questo concetto già presente nel TUE).
giovedì 21 marzo 2013
DURC (a sorpresa) non più obbligatorio da allegare
Stamattina ho depositato una CILA in un municipio e, con mio grande stupore, alla vista del DURC regolarmente allegato alla pratica il tecnico mi risponde: "no, questo non è più obbligatorio". Dopo lo shock iniziale ho chiesto come mai non fosse più obbligatorio, e il tecnico mi ha risposto: "perché da oggi in poi è il committente che dichiara implicitamente di aver verificato la regolarità contributiva dell'impresa, e quindi allegare il DURC non è più obbligatorio". Quindi da oggi in poi non significa che c'è un incombenza in meno, ma semmai una responsabilità in più (e te pareva): il DURC va sempre e comunque richiesto alle imprese e bisogna sempre appaltare lavori ad imprese che sono regolari nel pagamento dei contributi previdenziali verso i propri dipendenti. Anzi, sarebbe opportuno tenersi da parte le copie dei DURC richiesti alle imprese, in caso di futuri controlli.
martedì 5 marzo 2013
attenti alla dicitura sulle planimetrie allegate ai fine lavori
Dato che è già la seconda volta che mi capita nei municipi (prima al terzo, ora al quinto), sospetto stia diventando la norma in tutta Roma, quindi è bene spargere la voce: nelle comunicazioni di fine lavori, come sapete, dobbiamo necessariamente allegare la planimetria dell'accatastamento, a dimostrazione del fatto che abbiamo rispettato l'obbligo normativo di adeguare gli archivi catastali ad ogni intervento edilizio (se prevede variazioni planimetriche, ovviamente). A tale planimetria io sono abituato ad allegare anche la ricevuta di avvenuta denuncia di variazione nonchè il frontespizio del DOCFA stesso, tuttavia ritengo che planimetria e ricevuta siano più che sufficienti.
Non paghi di tutto ciò e ignorando il fatto che noi tecnici privati ASSEVERIAMO sotto la nostra responsabilità che gli allegati che mandiamo sono conformi agli originali (e ignorando anche il fatto che noi NON dovremmo più allegare alcun documento che la pubblica amministrazione sia in grado di ottenere da sola), i municipi vogliono che sia scritto esplicitamente sulle planimetrie depositate in copia allegate ai fine lavori la seguente dicitura:
con annesso timbro e firma."COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE ALLEGATO ALLA DENUNCIA DI VARIAZIONE CATASTALE PROT. RMxxyyzz DEL xx/yy/zzzz"
Comunque poco male, se uno ha il timbro appresso si può aggiungere anche seduta stante davanti al personale del protocollo (MAI recarsi negli uffici senza timbro).
Buon lavoro a tutti!
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