venerdì 19 maggio 2017

tavola sinottica contributo di costruzione per Roma

Gli oneri concessori non sono un argomento facile da trattare, soprattutto quando si parla di interventi sull'esistente, dove le diverse amministrazioni si sono fatte una propria idea (con proprie delibere) su come applicarli e come quantificarli. Roma nel corso del tempo si è dotata di diverse delibere e poi di successive circolari interne per delineare (quasi) ogni aspetto dell'argomento: dato che l'ambito comunque è complesso, ho sviluppato una tavola sinottica per aiutare nell'inquadramento generale di ogni possibile situazione.


la tavola che segue vale solo per Roma, perché diversi comuni possono avere regole differenti, soprattutto, come detto, nell'intervenire sull'esistente.

www.architetticampagna.it/tavola_sinottica_onerosita_Roma.pdf


la tavola sinottica è il frutto della mia esperienza personale e della lettura e applicazione delle varie norme nel corso del tempo: non essendo io una fonte istituzionale, però, non posso fornire garanzia di alcun tipo circa la veridicità e l'affidabilità del documento, che quindi vorrete utilizzare a vostro rischio e pericolo.

Note per la lettura e fonti:
  • laddove si legge CME B deve interpretarsi il computo metrico estimativo, redatto con le voci del prezzario ufficiale Regione Lazio, considerando le sole opere considerate come "essenziali" per la trasformazione che si sta effettuando. Da distinguersi rispetto al CME A, non citato nella tabella, che va considerato solo in una procedura di verifica quando si effettuano opere di ristrutturazione edilizia. La distinzione tra i due CME è descritta nella delibera C.S. 19/2001.
  • Nel contributo sulle urbanizzazioni, V è il volume lordo dell'intervento. generalmente, per destinazioni ordinarie ed escluse le destinaizoni speciali, tipo il produttivo, che utilizza altri parametri, si determina moltiplicando la SUL per l'altezza virtuale di 3,2 metri, per altezze interpiano fino a 3,2 metri; ovvero l'altezza interpiano effettiva se superiore. La fonte è la circolare esplicativa del 27 giugno 2013, punto 2 lett. a.
  • il prospetto A si trova nella circolare CC 19/2005. Per il calcolo del prospetto A vi serve il valore base delle costruzioni residenziali, attualmente aggiornato con questa circolare (attenzione, ogni anno verso settembre viene aggiornato, ma poi ha valore retroattivo). Le citazioni degli articoli che trovate sul prospetto A fanno riferimento al DM 801/1977.
  • i valori di R1, R2 ed R3 si trovano sempre nella circolare CC 19/2005. Quando si interviene su un solo alloggio, R3 va determinato in base alla dimensione dell'immobile e non in base alle classi di incremento: la delibera al punto 7 sancisce che R3 vale 1,75 per alloggi fino a 95mq (di SUL); da 95 fino a 130 vale 3,0; oltre 130 vale 4,5. Attenzione perché questa delibera supera la diversa disposizione che era data dalla delibera cc 2966/78 che deve ritenersi superata.
  • le percentuali prestabilite da applicarsi nel contributo sul costo di costruzione per destinazioni non residenziali sono sempre quelle indicate nella delibera CC 2966/1978 parte III punto 10: turistico 6%; commerciale 7%; direzionale 8%.
  • Up e Us aggiornati sono nella delibera AC 1/2017 dove è possibile trovare anche la tabella C1 di ultimo aggiornamento.
  • Ufin e Uin sono gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria iniziali e finali (ho omesso "p" ed "s" per assenza di spazio) che devono essere considerati solo nei mutamenti di destinazione d'uso: la procedura è descritta in questo mio post già linkato prima.


106 commenti:

  1. Salve architetto, rimango sempre piacevolmente stupita dal suo continuo aggiornamento.
    Sto per presentare una dia per ampliamento (Piano Casa art.3). Giusto pochi giorni fa ho rifatto il conteggio degli oneri di urbanizzazione Up e Us non avendo applicato la 1/2017 ma la precedente. e comunque per un ampliamento di soli 6.7 mq la mia cliente andrà a pagare più di 5000€, un'enormità a mio avviso! Volevo sapere, trattandosi di unità immobiliare funzionalmente autonoma, ho una rampa di accesso al box privato larga quasi 5 mt che vorrei restringere portandola a 3 mt. Nel restante spazio che vado a demolire, vorrei costruire delle gradonate sempre per accedere al box. Posso farlo nella DIA stessa senza alcun onere aggiuntivo. Le dico questo perché un tecnico del Municipio di riferimento aveva ventilato l'ipotesi che dovessi farlo con la 13/89 per le barriere architettoniche. Cosa che secondo me non è,in quanto sto comunque rispettando la distanza minima. e per le gradonate secondo lei, c'è necessità di depositare calcoli? Scusi se sono stata prolizza e grazie anticipatamente per il suo tempo.

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    1. teoricamente ogni volta che si fanno opere di ristrutturazione edilizia bisogna sempre andare a rispettare la 13/89: c'è un post apposito. Per il resto, le gradonate secondo me possono essere considerate sotto certi aspetti sistemazione esterna, essendo poi area privata.

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  2. Certo, ma con la 13/89 poi mi sembra che devo pagare oneri per il costo di costruzione, o sbaglio?

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    1. il contributo di costruzione è previsto a prescindere per opere di ristrutturazione edilizia, indipendentemente dalla 13/89

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  3. Inoltre non avrei la possibilità materiale di rispettare l'8%. Essendo opere si sistemazione esterna e appoggiandosi le gradonate direttamente a terra, non dovrebbero rientrale tra i progetti asseverabili come cita il Reg. R. Lazio 14/2016

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    1. vanno nel caso seguite, a mio parere, le prescrizioni per le unità residenziali private: non è richiesta l'accessibilità per tutte le zone ma solo la visitabilità.

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    2. Buongiorno Arch. Campagna volevo gentilmente chiederle come poter calcolare gli oneri concessori riguardanti un frazionamento di un unità immobiliare in due appartamenti nel comune di Roma. grazie

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    3. il frazionamento attualmente è classificato come intervento di manutenzione straordinaria il quale per definizione non è soggetto ad onerosità.

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  4. gentile Arch. buongiorno, e sempre i più vivi complimenti per lo splendido lavoro che svolge.
    ho necessità di dover chiedere una semplice informazione riguardo l’interpretazione della norma per una pratica che sto seguendo.
    parliamo di una ristrutturazione di villetta, dotata di totale autonomia funzionale, che però ha in comune una porzione di muro con un altra villetta unifamiliare dotata anch'essa di totale autonomia funzionale con accesso assolutamente differenziato… tutte e due fanno parte di un complesso di immobili nati abusivamente, senza un vero e proprio progetto unitario, alcuni di questi modificati nel tempo, alcuni (come quello oggetto della mia pratica) sono stati sopraelevati ed oggetto di condoni vari con cui sono state sanate le varie situazioni.

    ora: per la villetta di cui sopra, oggetto di una ristrutturazione a mezzo DIA, si richiede variante in corso d'opera per ampliamento (dell'8%, quindi inferiore al 20%) per creare un vano tecnico. Sulla modulistica che si compila per il piano casa dichiaro che si tratta di intervento su:
    "2.2 - SINGOLA UNITÀ IMMOBILIARE DI EDIFICIO MONO/PLURIFAMILIARE DOTATA DI SPECIFICA AUTONOMIA FUNZIONALE":
    e ammetto la mia ignoranza ma non è facile muoversi tra normativa, DPR 380, cassazione e delibere che lasciano spazio ad interpretazioni ma non capisco, ma, in termini di oneri:
    • se è dovuto il contributo di costruzione sia di urbanizzazione?     (Esenzione ex articolo 17 comma 3, lettera b del dpr 380/01 - "La ristrutturazione, di norma onerosa, è gratuita limitatamente agli edifici unifamiliari. L’ampliamento, pure di norma oneroso, è gratuito limitatamente agli edifici unifamiliari e con l’ulteriore limite della sua entità, che dev’essere contenuta all’interno del 20 per cento delle dimensioni dell’edificio esistente").
    • devo considerare solo il contributo sulle urbanizzazioni? ridotti del 30% perchè prima casa.
    • devo considerarli entrambi? ridotti del 30% perchè prima casa.
    • devo considerarli entrambi ma scorporo la superficie che è occupata dal vano tecnico? (cmq superficie non residenziale - 6 mq. che sono quasi il 60% dell'ampliamento)
    Mi scuso per la lunghezza del post e ringrazio anticipatamente per la risposta

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    1. se il vano tecnico produce SUL ai sensi delle NTA del PRG, secondo me ci si paga sia il Ccc sia le urbanizzazioni; viceversa, solo il Ccc, a mio parere.

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    2. quindi mi confermi che pur se dichiaro che è un edificio mono/pluri
      familiare devo pagare gli oneri? non rientra nei casi di esenzione?

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    3. l'interpretazione è sempre stata per le case unifamiliari "isolate": se il muro in comune faccia o meno decadere questa definizione io non te lo so dire.

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    4. ti ringrazio sempre per la risposta, ti pongo in merito un ultima domanda: il contributo straordinario è sempre dovuto? Nel caso noi siano dovuti gli oneri di cui sopra? ed eventualmente lo calcolo con la formula: CS: C.C. = (costo di costruzione (determinato con il computo metrico estimativo - per interventi sugli edifici residenziali esistenti) x (R1+R2+R3)/100)+Ops+Oup/2 = (Ccc + 0 + 0)/2.
      é corretto?

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    5. il contributo straordinario è dovuto solo in alcuni casi specifici: trovi un post apposito di qualche tempo fa.

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  5. Salve Architetto,
    ho un dilemma circa il calcolo degli oneri Piano casa per la trasformazione di piani pilotis in uffici (circa 120 mq); il contributo di costruzione straordinario mi viene elevato:
    Vmt = 120 (mq) x 3850 (valore di mercato) = 462.000 €
    3850 € desunto dalla media tabella OMI
    Opere= circa 120.000 €
    Vt = 462.000 - 120.000 = 342.000
    Onere = 66,66% x 342.000 = 227.977,2

    Quelle che ne viene fuori è una cifra quanto men spropositata rispetto ai mq.
    Possibile?

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    1. questo riportato è il calcolo del contributo straordinario in applicazione dell'art. 20 delle NTA del PRG, ma il piano casa va in deroga al PRG: sulla stessa legge regionale c'è scritto che il contributo è pari al 50% del totale del contributo di costruzione. dipende poi quale articolo si sta applicando in dettaglio.

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  6. Egregio Architetto,

    mi accingo ad eseguire una SCIA relativa ad una ristrutturazione edilizia, Municipio IX: demolizione di una porzione di un immobile in muratura, di un piano, e ricostruzione di una struttura in acciaio e vetro di pari volume e della medesima sagoma. Come mi consiglia di affrontare il calcolo dei contributi di costruzione?

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    1. trattandosi di ristrutturazione edilizia, la logica vorrebbe che si calcolasse sul computo metrico. Non mi ricordo sinceramente se nelle circolari il PAU si sia mai espresso specificatamente a riguardo.

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    2. Ok, quindi, se ho capito bene, mi consiglia di andare quanto prima possibile al Municipio di competenza per le delucidazioni del caso.

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    1. se è un immobile vincolato, basterà fare regolare domanda di nulla osta.

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  8. Buonasera Arch!
    vorrei avere un chiarimento sulla questione oneri e contributo costo di costruzione.
    Mi ritrovo a dover sanare una modifica di prospetto di un appartamento (portafinestra modificata in finestra), con la nuova modulistica, mi corregga se sbaglio, devo utilizzare quella relativa a p.d.c. accertamento di conformità (prima sarebbe stata una DIA in sanatoria)..per quanto riguarda gli oneri da pagare, oltre alla sanzione di 1000, avrei anche il calcolo prospettoA x R1+R2+R3/ 100, e in aggiunta il computo metrico dell'intervento moltiplicato per 3?
    Grazie in anticipo

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    1. la sanzione è solo il triplo del computo metrico, non anche i 1.000 euro, a meno che non si debbano sanare contestualmente anche opere di MS o RC.

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  9. Salve architetto e grazie per la condivisione di queste notizie.

    Per nuova edificazione erro o gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria risutlano uno sproposito? 100mq che risultano quindi 320mc con questi parametri sorpassano i 10.000€, dove sto sbagliando?
    Come devo considerare la volumetria di una serra bioclimatica nel calcolo della Snr?

    La ringrazio

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    1. o meglio, calcolati questi parametri li devo sempre applicare con gli indici R1, R2 e R3?

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    2. per nuova edificazione il risultato ottenuto mi sembra anche un po' basso, ma dipende dalla destinazione d'uso. R1,2,3 si applicano solo al contributo sul costo di costruzione, non anche alle urbanizzazioni.

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    3. ah ok allora grosso modo ci stiamo. Gli oneri concessori commisurano l'impatto dell'edificazione sul territorio, 300 euro/mq per come la vedo io sono anche pochi. Forse sono tanti quando si fanno interventi sull'esistente, o, quantomeno, si può discutere se non sia iniquo il sistema di calcolo.

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    4. Grazie Marco,
      invece per la serra bioclimatica sapresti se devo computarla nella Snr?

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    5. in base alla definizione di snr contenuta nei decreti applicativi della L10/77 direi tendenzialmente di si.

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  10. Buongiorno architetto e complimenti per il blog. Ho provato a calcolare costi ed oneri di urbanizzazione seguendo le specifiche e la tavola sinottica ma vengono numeri troppo bassi secondo me... (inferiori a 20 mila euro) per cui chiedo il Suo ausilio. Sto valutando la poss.tà di acq. un terreno edificabile per 720 mc (IX Municipio Roma - OMI I sem. 2017 resid. civile p. medio E.3150/mq). L' idea è di costruire una bifamigliare su 2 piani fuori terra senza pertinenze accessorie. Soltanto un portico di 30 mq per ciascuna abitazione. Vorremmo costruire in bioedilizia Classe A (ho letto che vi sono agevolazioni sugli oneri fino al 50%). Che costi dovrei prevedere per il contributo/costi/oneri di urbanizzazione? La zona è già completamente urbanizzata. La ringrazio della gentilezza e disponibilità.

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    1. il contributo di costruzione in sè può non essere una cifra molto impattante: quello che può incidere di più sono le monetizzazioni degli standard, da reperire o monetizzare anche se la zona ha già urbanizzazioni.

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    2. La ringrazio per la specificazione. Potrebbe essere secondo Lei una soluzione quella di fare 4 posti auto esterni (pertinenze) da realizzare nella ns superificie fondiaria sfruttando la fascia di terreno (5 mt) che bisogna lasciare come obbligo urbanistico (distanza/distacco) dalla strada di accesso al terreno?. Grazie

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  11. Ciao Marco, vorrei chiederti un parere su una pratica di sanatoria. A Dicembre del 2004 veniva presentata domanda di sanatoria ai sensi della L:326/2003 per una tettoia, generata dal prolungamento della falda di copertura, per una villa a schiera facente parte di un complesso residenziale in Sardegna.Dopo diversi anni è stata istruita la pratica, e viene richiesta la relazione paesaggistica. Premetto che la stessa tipologia di abuso è stata realizzata dal 90% dei residenti e presentate solo 3 domande di sanatoria; l'intervento è stato realizzato nel rispetto dei materiali e tipologia di costruzione dell'intero complesso. Vorrei chiederti se posso presentare relazione semplificata ai sensi del DPR n.31/2017, in quanto la tipologia di abuso ricadrebbe nell'allegato B - B.17? Ti ringrazio per il tempo che vorrai dedicare al mio quesito.

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    1. a mio parere quando si attua l'accertamento di compatibilità paesaggistica, si deve seguire comunque l'art. 167 del codice beni culturali e non il dpr 31/17, il quale comunque ha introdotto delle clausole di esclusione che valgono anche retroattivamente. Ciò però a mio parere non incide sulla procedura: la sanatoria segue sempre l'iter ordinario, a prescindere dal tipo di intervento, a meno che appunto non sia ormai non prevista autorizzazione paesaggistica con il 31/17. Comunque in genere gli uffici condono procedono d'ufficio alle richieste di parere paesaggistico perché la procedura è ancora differente.

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  12. Buongiorno architetto, innanzi tutto complimenti per la completezza delle informazioni che si trovano sul suo blog, volevo chiederle: per quanto riguarda il calcolo del costo di costruzione per il calcolo dei termini R1, R2, e R3, devo rifarmi alla tabella “B” del D.C.C. 19/05. Queste zone omogenee però si riferiscono al vecchio piano regolatore? come si equiparano alle attuali?

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  13. Buonasera a tutti.
    Ho un problema da tecnico e da proprietario che penso sia già capitato a tanti. Si tratta dell'ex INA CASA nel comune di roma. Nell'accatastamento d'impianto la planimetria ha delle difformità (manca un balcone ed il secondo ha una forma leggermente diversa). nella copia dell'atto di riscatto è associata la stessa planimetria dell'accatastamento d'impianto. Cerco da 2 anni il progetto all'archivio e non trovo nulla. Il tecnico mi dice di sanare i balconi come se li avessi fatti abusivamente poiché in mancanza del progetto l'accatastamento d'impianto vale come il titolo abilitativo (anche se tutta la casa in linea è così dalla costruzione) Per sanare devo richiedere anche l'autorizzazione alla sovrintendenza capitolina. Per il calcolo degli oneri riguardanti queste superfici a balcone quale prospetto uso? costo di cost. : Edifici residenziali (nuova ed/ampliamento) . Primaria e secondaria: Nc/Ampliamento)? quindi sono tre calcoli separati? da sommare? Grazie ancora e complimenti per il blog, è un riferimento importante per le normative.

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    1. i balconi non fanno SUL, quindi l'oblazione è solo sul computo metrico. Occhio alle implicazioni del genio civile e quelle relative alle distanze. Insisterei nella ricerca del progetto, magari anche presso l'archivio INA casa. cancello l'identico commento nell'altra pagina.

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  14. Grazie mille per la risposta. Sul genio civile è vero ci potrebbero essere delle difficoltà. Ho provato all'archivio progetti per 2 anni. ci sono dei fascicoli che citano ina casa tuscolano ma sono una trentina ed aprirli tutti per arrivare alla palazzina che mi interessa è impossibile, visto che la vecchia planimetria allegata all'atto di riscatto e la planimetria d'impianto sono difformi, anche se a me sembra siano state scambiate con quelle di altre palazzine più simili che si trovano nelle strade parallele. L'ater non mi ha mai risposto. Proverò all'archivio ina-casa. Grazie ancora

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  15. Buonasera architetto e complimenti per il blog. Vorrei gentilmente chiederle come calcolare i costi degli oneri concessori relativi a un frazionamenti di appartamento in due unità abitative senza cambio destinazione d'uso e aumento volumetria, rientrante nei tessuti T1 della città consolidata di Roma. Grazie

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    1. come già risposto più sopra, il frazionamento attualmente è manutenzione straordinaria quindi non soggetto ad onerosità. per il resto, ovviamente va verificata la fattibilità riguardo ai vincoli del PRG (primo fra tutti il fatto che le unità derivate devono avere SUL non inferiore a 45mq).

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  16. Buonasera Marco. Sono proprietario di un immobile di circa 120 mq, sito a Roma nel XIII Municipio. Sarei interessato a dividerlo in due appartamnti, il più piccolo di 45mq. Vorrei capire se oltre alla pratica edilizia, penso una CILA, devo anche pagare gli oneri urbanistici e di costruzione, in quanto a quanto ho capito vi è un aumento di carico urbanistico. Inoltre i costi di costruzione sono legati alle opere che vengono effettuate all'interno dell'immobile? Grazie, saluti.

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    1. l'intervento di frazionamento attualmente è soggetto a CILA ed è di manutenzione straordinaria dunque non è soggetto ad onerosità.

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  17. Buonasera Architetto, innanzi tutto la ringrazio, perché, anche grazie ai suoi continui aggiornamenti, sto imparando molto in un settore che non è propriamente materia specifica dei geometri.
    Sono alle prese con una Scia a Sanatoria, per la quale, ai fini del calcolo del costo di costruzione, mi viene imposto dal tecnico municipale di inserire nel cme anche le demolizioni.
    Nel 2015 in situazione analoga, il PAU me le fece inserire in negativo, asserendo che non concorrono alla definizione del costo di costruzione e quindi andavano sottratte dal totale.
    Potrebbe cortesemente segnalarmi secondo lei qual'è il comportamento più idoneo da seguire?
    Ho posto l'eccezione al tecnico municipale,il quale mi chiede dove sia scritto che l'orientamento datomi dal Pau nel 2015 sia quello giusto... La ringrazio in anticipo.
    Saluti
    Mirco

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    2. Dimenticavo mi scusi... la scia riguarda modifica del prospetto e demolizioni e ricostruzioni tramezzi interni.
      Il tutto già realizzato

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    3. la delibera c.s. 19/2001 individua i criteri per la redazione del computo metrico. il computo deve simulare, con i prezzi ufficiali, l'esecuzione delle opere di trasformazione oggetto di autorizzazione. se si tratta di modifica di prospetto, è probabile che alcune porzioni di muro esterno vengano demolite ed altre ricostruite, più fornitura/posa di nuovi infissi. Queste opere a mio parere vanno conteggiate tutte.

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    4. Salve Marco, io l'ho fatto per le opere esterne, ma il tecnico insiste che io debba fare un'unica scia a sanatoria con tutto dentro,e inserire nel computo anche le demolizioni realizzate per la diversa distribuzione interna, ovvero inserire le demolizioni dei tramezzi e poi pagare 3 volte il costo di costruzione di tutto. Io insisto che essendo sanabili in cila, dovrei pagare solo l'oblazione prevista dal DPR 380...

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  18. Gent.mo arch. buonasera,
    devo dare un consiglio ad un parente circa la sanabilità di un balcone aggettante su strada che non è mai stato condonato.
    Per la valutazione della sanabilità è sufficiente verificare le condizioni rispetto all'art. 51. Balconi ? C'è un valore per mq per avere idea degli oneri da versare?
    Ringrazio e porgo
    Cordiali Saluti
    Federico Colacino

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    1. la parte più spinosa è quella strutturale: per il resto si, anche il RE ma anche le distanze.

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  19. salve architetto e complimenti per il lavoro che svolge....al xi municipio mi è stato riferito di dover pagare il costo di costruzione per una piscina....ma .... la piscina non è pertinenza dell'abitazione? e se devo pagare la devo inserire in tabella 2 e fare ante piscina e post piscina? grazie per la risposta. saluti. arch Piergiorgio Bruni

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    1. la piscina può essere classificata ristrutturazione edilizia o comunque soggetta a permesso di costruire (o SCIA alternativa), e quindi anche se pertinenziale è comunque soggetta ai contributi, se applicabili in base alla normativa.

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  20. salve architetto, in questo caso per calcolare il contributo come fare? prospetto A ante piscina prospetto A post piscina differenza tra i due valori e calcolo x (R1+R2+R3)/100 oppure prospetto A post (qundi con incremento della piscina) e calcolo x (R1+R2+R3)/100?

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    1. secondo me si adatta meglio il computo metrico. comunque se si vuole procedere come prospetto A, ritengo più coerente fare la differenza tra le risultanze dei due prospetti post-ante operam.

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  21. Grazie per la risposta, se ho afferrato quindi posso anche calcolare come percentuale (quale? Terziario, sportivo, commerciale) del computo.

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  22. Salve architetto, grazie x le risposte precise ed esaurienti ai vari questti; mi trovo a dover sanare credo con scia in accertamento di conformità, una resega di circa 3 mq. di un appartamento che il costruttore nel 1940 realizzò senza variante inglobando questa area di corridoio condominiale x tutti i piani del palazzo. È esatto quantificare gli oneri da pagare applicando il Tum della 73/2010 oltre la sanzione di €. 2000?

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    1. bisogna vedere bene come si qualifica l'intervento e soprattutto se è sanabile. se siamo a Roma, non tutti i tessuti ammettono l'ampliamento di SUL.

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  23. buonasera architetto (lei è un mito)
    mi ritrovo in dirittura di arrivo con una Scia 2 per la costruzione di una piscina interrata esclusiva di un alloggio in un edificio plurifamiliare (palazzina di 4 piani) e con volume < al 20% del volume dell'alloggio.
    Pensavo che non dovessi pagare in quanto pertinenza ma invece il tecnico (in un raro appuntamento post covid) mi consiglia di fare una scia 2 a titolo oneroso chiedendomi il calcolo del Contributo x il Cc.
    Non so come fare :
    posso farlo calcolare a loro? ed in questo caso allegare un prospetto con le quantità per il calcolo del cme.
    oppure questo valore non è dovuto, ed ho incontrato l'uomo sbagliato?
    romaVII,2020,
    grazie in anticipo.

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    1. Salve, la piscina rientra generalmente nelle opere soggette a pdc o SCIA alternativa, e per questo è comunque soggetto ad onerosità ai sensi dell'art. 16 tue. non sviluppando volumi imponibili, è soggetta al solo pagamento del contributo sul costo di costruzione, da calcolarsi con le consuete modalità oppure, se proprio si volesse fare i raffinati, con il prospetto A confrontando la situazione con piscina con quella senza, ma probabilmente si fa prima col computo metrico.

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  24. grazie architetto,
    chi è un mito resta un mito!

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  25. Buongiorno architetto,
    sono alle prese con una SCIA alternativa al P.d.C. per la modifica delle dimensioni della finestra di un magazzino sito al piano S1 di un condominio; nel quadro sinottico relativo al contributo sul costo di costruzione, sembrerebbe che gli interventi di RE su immobili con destinazione d'uso Industriale, Artigianale e Produttiva non siano onerosi. Ho cercato tra le diverse delibere e circolari, ma non sono riuscito a trovare un riferimento specifico in tal senso. Potrebbe aiutarmi? La ringrazio anticipatamente e mi complimento per il suo Blog.

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    1. l'esenzione risiede nella delibera del 1978 sul costo di costruzione, dove non vengono annoverati criteri per il calcolo degli immobili con destinazione produttiva.

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  26. Gentile Architetto buongiorno.
    Mi accingo a depositare una SCIA in alternativa al p.d.c. per una unità immobiliare che contempla lavori di RE2, MS e MO. A tal proposito relativamente al calcolo del CC sembrano esserci pareri discordanti se il CC va calcolato solo sulle opere di RE2 piuttosto che su tutte anche MS e MO poiché abbinate ad interventi di RE2 nella medesima pratica. Le sarei grato se potesse aiutarmi a derimere quale sia il corretto campo di applicazione eventualmente anche con riferimenti a riguardo.
    Saluti

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    1. io ho sempre ritenuto corretto calcolare il costo sulle opere di RE e su quelle che, per un motivo o per un'altro, sono connesse indissolubilmente alle opere di RE. Opere di MS indipendenti non le metterei nel computo metrico, ma, secondo me, bisognerà versare per quegli interventi la sanzione specifica richiesta.

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  27. Salve Architetto. Dovrei presentare una SCIA in sanatoria presso il X Municipio, ma ora più che mai risulta difficile avere informazioni e delucidazioni presso gli Uffici competenti.. Vorrei cortesemente il suo parere. Dovrei sanare un ampliamento dovuto alla chiusura di parte del terrazzo (in origine chiuso su 3 lati) di un appartamento sito in Condominio, in zona priva di vincoli. Secondo lei è sanabile con SCIA? Come costi di sanzione devo considerare il triplo del CME?
    Grazie in anticipo per la risposta.
    Cordiali saluti

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    1. mi sembra difficile poter sanare un ampliamento abusivo, per tutta una serie di ragioni non ultima il fatto che il PRG di Roma in pochissimi tessuti prevede una cubatura edificabile. comunque, laddove fosse fattibile, si dovrebbe considerare il doppio del contributo di costruzione, secondo l'attuale formulazione della LR 15/08.

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  28. Salve Architetto, la contatto in merito ad una CILA per interventi di manutenzione straordinaria di un appartamento a Roma. L'intervento prevede un aumento della sup.calpestabile di 6mq (derivante dalla demolizione di tramezzi). In questo caso il contributo di costruzione è a titolo gratuito oppure è a titolo oneroso in quanto rientra negli interventi di manutenzione straordinaria che comportano aumento del carico urbanistico e aumento della sup. calpestabile? La ringrazio

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  29. buonasera, devo trasformare un vano con finestra e portafinestra in portafinestra , i tecnici comunali mi dicono che, nonostante il decreto semplificazione, in questo caso va presentata SCIA alternativa al PDC e quindi con contributo costo di costruzione, la formula è prospettoA x R1+R2+R3/ 100? grazie per la risposta

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    1. il contributo mi sembra corretto che sia comunque dovuto (anche se ci sarebbe da ragionarci su); sulla procedura, se rientra in ristrutturazione leggera andrebbe in SCIA ordinaria, secondo come si può desumere, andando per esclusione.

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  30. Buongiorno architetto,
    in recupero di sottotetto a fini abitativi in un edificio residenziale unifamiliare (villa singola isolata),verificate tutte le condizioni (altezza media, verifica aeroilluminazione, legittimità dell'esistente, ecc) che ne consentono il recupero stesso, rientrando la fattispecie in RE, dunque il contributo non sarebbe dovuto nè per ciò che riguarda il costo di costruzione nè per ciò che riguarda le urbanizzazioni. Se l'esonero sui costi di costruzione lo troviamo all'art.17 comma 1 b) del DPR 380/01, dove è possibile reperire l'informazione sull'esonero anche del contributo sulle urbanizzazioni, parlando sempre di edificio unifamiliare isolato?

    Grazie della disponibilità
    Saluti

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    1. per "contributo di costruzione" si intende il complesso del contributo sul costo di costruzione e per le urbanizzazioni.

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    2. Grazie per la risposta.
      per correttezza d'informazione correggo: art.17 comma 3 b)

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  31. Salve architetto,
    per la realizzazione di un parcheggio multipiano privato , a servizio di una casa di cura, sono previsto Oneri di Urbanizzazione e Costo di Costruzione? C'è una tabella alla quale possa fare riferimento?
    La ringrazio infinite
    saluti

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    1. le urbanizzazioni possono non essere dovute se la destinazione è considerata dal comune come non imponibile a tali fini, vedendo però per bene l'effettiva destinazione e se la stessa non può rientrare tra le attività produttive. il contributo sul costo di costruzione a mio avviso è molto probabilmente dovuto, a meno che non si rientri nei casi espressamente non soggetti individuati dall'art. 17.

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    2. La ringrazio architetto.
      Per il calcolo del contributo di costruzione a quale tabella debbo fare riferimento?

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  32. Salve architetto,
    devo sanare una finestra difforme di una chiostrina della quale ho ottenuto il parere favorevole del Co.Q.U.E.; alla luce della L.R- 1/2020 mi sembrerebbe che l'unico onere della SCIA da presentare oltre ad € 251 è il doppio del contributo di costruzione che dal calcolo desunto dalla tabella mi viene pari a €.70: questo valore è per mq. di superficie modificata o per tutta la finestra?

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    1. dipende da come ha impostato il computo metrico, comunque così' ad occhio 70 euro di computo metrico mi sembrano pochi per una finestra difforme.

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  33. Buonasera architetto,
    devo presentare una SCIA per la realizzazione di una finestra e la trasformazione di due finestre in porte finestre in un appartamento su tamponature esterne di un immobile NON vincolato. L'area in generale (Ostia Lido) è vincolata (beni d'insieme) e mi hanno confermato di non dover richiedere l'autorizzazione paesaggistica. In merito alla pratica da presentare so che è stato emanato il decreto semplificazioni (L 120/2020) e in tal caso andrebbe in SCIA ordinaria. Sbaglio?

    Grazie infinite

    Qualora l'intervento ricadesse in SCIA in alternativa al PdC, a formula è computo metrico (delle opere edili per le demolizioni) x R1+R2+R3/ 100? Viene fuori una cifra pari a circa 150 euro e mi sembra poco...

    Grazie infinite!

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    1. per il vincolo, farei attenzione se l'intervento è da attuarsi su edificio costruito prima del 1945, secondo le disposizioni della circolare MiBACT del 2017. la ristrutturazione edilizia prevede il calcolo indicato: dipende però da cosa si mette nel computo metrico. io suggerisco sempre di computare rimozione vecchi infissi ed installazione di infissi completamente nuovi, per non incorrere in interpretazioni diverse da parte dell'ufficio.

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    2. Grazie, controllo subito l'anno di costruzione dell'edificio. Per quanto riguarda la rimozione dei vecchi infissi e l'installazione dei nuovi intende solo la manodopera giusto? Escluso il costo dell'infisso in se. Corretto? Grazie ancora per la disponibilità

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    3. nel prezzario regionale c'è la voce specifica per i nuovi infissi: se vanno messi, si mettono come fornitura e posa in opera.

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    4. Buongiorno,
      nel CME bisogna inserire anche le spese accessorie e gli eventuali apprestamenti come eventuali ponteggi e smili? Grazie

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  34. Buonasera Architetto e complimenti per il lavoro che svolge con questo splendido blog.
    Avrei una domanda che è apparentemente semplice, ma sta diventando un incubo per il tempo che sto impiegando per ottenere una risposta da Comune. Dove posso trovare le modalità di versamento del contributo di costruzione per interventi in permesso di costruire nel IV municipio? Ho determinato io (Tecnico) il contributo inserendoli nella relazione tecnica generale. Ringraziandola anticipatamente per la risposta, buona serata

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    1. occorre sentire direttamente il municipio: hanno da poco le competenze per i PdC e dunque non vi è una organizzazione omogenea.

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  35. Buongiorno architetto. Visto che l'attività industriale non paga il contributo di costruzione, come si calcola l'oblazione, ai sensi dell'art. 22 L.R. Lazio 15/2008, per un accertamento di conformità riguardante modifiche in facciata (apertura e chiusura di finestroni)?

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    1. secondo me in questo caso si applica la sanzione base del DPR 380/01 ovvero 516 euro, ma bisogna sentire il municipio se è d'accordo.

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    2. Grazie mille architetto, la sua risposta mi conforta (sto scrivendo una c.t.u. nella quale devo tra l'altro indicare la sanzione/oblazione per modifiche abusive in facciata)

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  36. Buongiorno architetto,
    fino a qualche tempo fa la tavola sinottica si leggeva bene (ed io ho fatto l'errore di non scaricarla). Ora, non so perché, si è rimpicciolita fino a divenire pressoché illeggibile. Può per cortesia ripristinare l'immagine precedente?
    Grazie e saluti

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  37. Salve Architetto, volevo chiederLe un consiglio su un caso particolare. Devo presentare una SCIA in Sanatoria (Municipio XIV) in quanto rispetto al progetto orginale del 1962 gli attuali appartamenti sono di consistenza diversa (chi più grande, chi più piccolo) oltre a modifiche prospettiche per chiusura di una finestra. Il tecnico comunale mi chiede di versare il doppio del contributo sul costo di costruzione delle opere eseguite in difformità.. E' corretto?? Come devo calcolare tale importo?? Grazie per la Sua disponibilità.

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    1. è corretto. il calcolo del contributo si svolge redigendo un computo metrico che simuli le opere eseguite in difformità, limitatamente a quelle ricadenti nella ristrutturazione edilizia, usando il prezzario ufficiale regione lazio 2020. ne ho parlato in altri post più specifici.

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    2. se ho ben capito faccio il computo metrico, prendo il 10% del CME(art. 9 DCC 2966/78) e raddoppio l'importo. Esatto?? fermo restando che la sanzione minima ammonta ad € 1.000.

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    3. il 10% è i massimo che può venire fuori dal calcolo di R1+R2+R3, e generalmente viene di meno, ma se fai i calcolo con il 10% nessuno te lo contesta, almeno non per questo. la sanzione di 1.000 euro è quella minima ma di altri interventi abusivi, la sanzione per la RE è solo il doppio del contributo, così statuisce l'art. 36.

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  38. Buongiorno Architetto,
    non mi è ben chiaro: se ho un locale adibito a servizi (sportello bancario) e deve essere adibito a commerciale con superficie di vendita <250 mq devo comunicare un cambio d'uso. L'intervento è contestuale ad una ridistribuzione degli spazi interni per cui normalmente si presenta una CILA. Non vi sono aumenti di volume, cambi sagoma, aumenti di SUL. L'intervento si configura come MdU 2.1 (circ. espl. 191432) in quanto la nuova destinazione è compatibile con forma e struttura dell'edificio. Pertanto, dalla sua tabella riepilogativa sugli oneri, essendo in assenza di RE la formula per il calcolo è: V x (Ufin-Uin) x tab C1 x 0,9, è corretto? "Ufin" e "Uin" sono i valori che leggo nella Tab. B della DAC 31/2012? Ma (Ufin-Uin) sarebbe pari a zero, è corretto? Cosa vuol dire, che nessun pagamento di oneri di urbanizzazione è dovuto? Grazie per il suo aiuto.

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    1. la tabella B è stata ulteriormente aggiornata con una recentissima delibera, la si trova tra i documenti sul sito urbanistica.comune.roma.it. se le destinazioni si trovano nella stessa categoria, comunque, gli oneri dovrebbero essere uguali e dunque la differenza pari a zero.

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    2. Grazie per la tempestiva risposta e per l'aggiornamento relativo alla nuova tabella. Ad ogni modo più che "nella stessa categoria" direi più "nella stessa Tabella". Le categorie generali "Servizi" e "Commerciale" (art.6 NTA) si trovano nella stessa Tabella B, ecco perchè mi fa strano: Ufin-Uin sarà sempre zero, di questo chiedevo conferma!

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  39. Buongiorno architetto,
    accodandomi ai molteplici complimenti ricevuti per la chiarezza con la quale esplica temi ed argomenti non semplici, mi sorge qualche dubbio il quale lei potrà, bontà sua, derimere.
    Sono in ambito SCIA in alternativa al Pdc per un MdU 2.3 in base alla circolare PAU 2017 protocollo numero 191432 del 14 novembre 2017, per mutamento di destinazione d'uso da abitazione a studio medico specialistico. Le opere previste sono minime, con trasformazione da cucina a laboratorio e costruzione di una rampa per superamento barriere architettoniche. Essendo in RE pesante come esplicato anche sul SUET, risulterebbe senza opere, in quanto non assoggettabili alla dicitura Ristrutturazione Edilizia. Arrivo al dunque; come calcolare il CC? Inserire le leggere opere nel CME risulterebbe corretto moltiplicando per 8% arrivando ad una cifra molto bassa? Saluto con profonda gratitudine.

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    1. Posto che a mio avviso in un mdu senza opere il ccc non andrebbe proprio calcolato, per non suscitare potenziali questioni generalmente è consigliabile pagare una somma anche simbolica calcolata su un cme essenziale. Ovviamente sono dovuti gli altri oneri.

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    2. La ringrazio come sempre per la celere risposta. Convengo che il ccc non debba essere calcolato nella misura in cui non avviene aumento di cubatura abitabile, lo sportello SUET con pratica in PdC non contempla l'opzione "non sono dovuti oneri rispetto al contributo di costruzione". Proverò, convinto della mia tesi a peritare tra gli oneri solo quelli di urbanizzazione e monetizzazione standard urbanistici. Terrò aggiornato questo interessantissimo blog sugli esiti della procedura. Grazie ancora

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  40. Buongiorno Architetto, mi sto occupando di una valutazione preliminare per un cambio di destinazione d'uso da uffici ad albergo di una porzione di piano di un fabbricato residenziale fuori dalla ZTOA. Mi trovo nel caso di MdU 2.1, in SCIA ordinaria. Per il calcolo degli oneri di urbanizzazione, utilizzando la formula Oup=Vx(Upfin-Upin)xTab C1x0,9 mi risulta Upfin-Upin=0, quindi tutta la formula equivale a 0? possibile? inoltre è necessario il calcolo anche del ccc? perchè considerando che si tratta di 630 mq, anche considerando solo i lavori necessari per la trasformazione mi verrebbero cifre astronomiche sui 30.000 Euro. La monetizzazione degli standard urbanistici a mio parere non è necessaria, poichè non c'è differenziale di standard tra la destinazione preesistente e quella attuale. Inoltre devo effettuare anche il calcolo sul contributo straordinario giusto?
    grazie anticipatamente per il suo aiuto

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    1. Up può essere anche negativo e quindi zero, ma va calcolato anche Us. La formula che hai indicato è parziale, perché o ci metti Ut (Up + Us) oppure fai due volte il calcolo una volta con la differenza di Up e l'altra con la differenza di Us. tecnicamente, non si azzerano mai tutti e due ma al massimo, in casi limite, Up ed Us possono essere uguali, in alcune casistiche di cambio tra categorie non residenziali, ed essere dunque zero in entrambi i casi.

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  41. Architetto buongiorno, mi ricollego ad un suo post https://architetticampagna.blogspot.com/2020/09/variazioni-di-prospetto-dopo-il-decreto.html. Secondo la sua esperienza nel caso in cui si ricadesse in Ristrutturazione edilizia "leggera" (per modifiche ai prospetti e demolizione e ricostruzione di una tamponatura esterna con stessa sagoma e volume) il costo di costruzione sarebbe dovuto (a Roma)? Nella circolare 67246/2013 parla solo di Nuova costruzione e Ristrutturazione edilizia c.d. pesante. Grazie per il suo lavoro.

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    1. c'è un parere del dPAU di qualche mese fa che indica come tale contributo sia comunque dovuto. posto che l'art. 16 avrebbe bisogno di una formulazione più chiara, tendenzialmente io sono dell'idea che sia dovuto il contributo anche per ristrutturazione edilizia leggera.

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Grazie per il commento. verifica di essere "nell'argomento" giusto: ho scritto diversi post su vari argomenti, prima di commentare controlla che il quesito non sia più idoneo ad altri post; puoi verificare i miei post cliccando in alto nel link "indice dei post". I commenti inseriti nella pagina "chi sono - contatti" non riesco più a leggerli, quindi dovrete scrivere altrove: cercate il post con l'argomento più simile. In genere cerco di rispondere a tutti nel modo più esaustivo possibile, tuttavia potrei non rispondere, o farlo sbrigativamente, se l'argomento è stato già trattato in altri commenti o nel post stesso. Sono gradite critiche e più di ogni altro i confronti e le correzioni di eventuali errori a concetti o procedure indicate nel post. Se hai un quesito delicato o se non riesci a pubblicare, puoi scrivermi in privato agli indirizzi che trovi nella pagina "chi sono - contatti". Sul blog non posso (e non mi sembra giusto) pubblicare le mie tariffe professionali: scrivimi un email per un preventivo senza impegno. Grazie.