mercoledì 16 settembre 2015

prima casa - residenza - stato di famiglia - nucleo familiare: tanti concetti con altrettante, distinte definizioni.

Se c'è una cosa che è confusionaria nel nostro Paese è la definizione di famiglia e di casa principale. I concetti sono spesso distinti, e a volte le definizioni si applicano solo ad alcuni specifici contesti e non ad altri. Per esempio sapevate che la "residenza del nucleo familiare" può essere diversa dalla "residenza anagrafica" di uno o più componenti della famiglia? cerchiamo di fare chiarezza.

I concetti che tratterò sono i seguenti:
  • PRIMA CASA - agevolazione fiscale che si applica all'acquisto di un immobile
  • ABITAZIONE PRINCIPALE - a fini IMU/TASI, è quell'immobile che è agevolato
  • RESIDENZA ANAGRAFICA
  • NUCLEO FAMILIARE - in genere a fini ISEE, ha delle regole diverse dallo "stato di famiglia". non viene certificato da nessun ufficio ma può essere auto-dichiarato in alcuni contesti.
  • FAMIGLIA ANAGRAFICA - raggruppa persone con criteri diversi dal nucleo familiare, ma è l'unico stato certificabile dal Comune.

Nota fondamentale: Come sanno i miei affezionati lettori, io sono un tecnico, e non un giurista: dunque prendete questo post con tutto il beneficio del dubbio che possa scaturire da tale condizione. Io non mi assumo alcuna responsabilità circa la correttezza di quanto indicato in questo post.


PRIMA CASA

Il concetto di prima casa è un vantaggio di tipo fiscale che si applica alla "prima" abitazione di proprietà di un individuo. L'agevolazione rispetto alle seconde case è notevole: il 2% dell'imposta di registro calcolata sul valore catastale invece del 9% per gli appartamenti non nuovi, e dell'IVA al 4% invece che al 10% per le nuove costruzioni, ed in tutti i casi l'imposta catastale ridotta. Il beneficio si applica appunto alla "prima casa" che viene acquistata da un soggetto, e l'agevolazione si può "trasferire" solo in caso di vendita del "primo immobile". Due coniugi che sono cointestatari dello stesso "primo" immobile non possono usufruire della stessa agevolazione su un secondo immobile.

Per usufruire dell'agevolazione è importante già essere residenti nel medesimo comune in cui si acquista la casa, o comunque trasferirvi la residenza entro 18 mesi (la residenza deve essere trasferita nel comune, non necessariamente nell'immobile acquistato). Ci sono poi altri casi particolari che si possono leggere più facilmente nella L. 549/1995 art. 3 comma 131.

Il concetto di prima casa non si applica a nessun'altro contesto se non appunto al momento dell'acquisto.
Attenzione: l'agevolazione prima casa non può essere applicata ad immobili "di lusso". Attenzione, perché per "superficie dell'immobile" ai fini della determinazione del fatto se rientri o meno nelle caratteristiche, non vale la "superficie calpestabile" definita in ambito urbanistico e su ciò si è espressa anche la Cassazione.

ABITAZIONE PRINCIPALE

viene così definita, ai soli fini del calcolo dell'IMU e della TASI, quella in cui "[...]il possessore e il suo nucleo familiare [vedi dopo] dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni si applicano per un solo immobile". La definizione normativa (DL 201/2011) è abbastanza chiara: il nucleo familiare (vedremo dopo come è composto) deve eleggere un solo immobile quale "abitazione principale" anche se i singoli componenti della famiglia hanno residenze anagrafiche differenti. Attenzione perché la dimora del nucleo familiare di fatto non è registrata da nessuna parte, dunque i comuni faranno dei controlli sulla base dei pagamenti che si andranno direttamente a fare, senza poter verificare una "anagrafe delle dimore dei nuclei familiari".

RESIDENZA ANAGRAFICA

La residenza è il luogo "di dimora abituale" anche se non necessariamente deve essere il posto dove fisicamente e stabilmente si vive. La residenza va comunicata al Comune di appartenenza, che la registra nell'Anagrafe comunale e di ciò si può richiedere il certificato. Due coniugi non necessariamente devono avere la residenza congiunta, perché la residenza anagrafica è un concetto diverso dalla dimora abituale del nucleo familiare.

NUCLEO FAMILIARE

Nel panorama normativo italiano è un concetto un po'astratto, nel senso che non ha una definizione univoca: quella più comunemente considerata è quella relativa al calcolo dell'ISEE. Viene in pratica definito ogni tanto in qualche contesto, ma, purtroppo, spesso la legge ne fa riferimento come se fosse univocamente definito, e ciò purtroppo non è, e questo crea delle incertezze normative. Comunque, secondo appunto la definizione più utilizzata, appartengono allo stesso nucleo familiare per esempio i coniugi anche se con diversa residenza anagrafica. Come dicevo, la composizione del nucleo familiare non ha una propria anagrafe, e dunque lo stato del nucleo familiare può solamente essere autocertificato di volta in volta. L'assenza di un anagrafe specifica nel nostro paese sommerso di burocrazia mi sembra una svista abbastanza evidente.

Un esempio del controsenso normativo è relativamente all'applicazione del decreto bersani per il quale è possibile ereditare la migliore classe di merito da un membro del "nucleo familiare": dato che tra le definizioni generali date dal DL 209/2005 (codice delle assicurazioni) non c'è quella di "nucleo familiare", di fatto si tende a fare riferimento alla definizione vista prima, che stabilisce come detto che due coiniugi appartengono allo stesso nucleo familiare anche se hanno residenze diverse, e quindi risultano in diversi stati di famiglia: ebbene, spesso le compagnie assicurative per applicare il decreto bersani chiedono lo stato di famiglia quale certificazione del "nucleo familiare", il che è, evidentemente, un controsenso o forse, piuttosto, un piccolo abuso.

FAMIGLIA ANAGRAFICA o STATO DI FAMIGLIA

La famiglia anagrafica è definita da questo laconico articolo del DPR 223/1989, nel quale si leggono pochi elementi. la famiglia anagrafica è quella composta da persone legate da "vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune". Nella prassi, comunque, rientrano nello stato di famiglia solo le persone aventi lo stesso indirizzo di residenza e che siano anche vincolate da matrimonio, parentela, etc. Ne consegue che se in una casa coabitano più persone ma non legate da nessun vincolo tra quelli predetti, allora nello stesso immobile coesisteranno due stati di famiglia distinti (succede per esempio nei contratti di collaborazione domestica) visto che la famiglia anagrafica, come prevede espressamente la legge, può essere composta da una sola persona. Ciò in parte contrasta con l'assunto normativo, perché la famiglia anagrafica raccoglie persone legate da vincoli che abitano "nello stesso comune", e quindi dovrebbe potersi sovrapporre al concetto di nucleo familiare.




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