tipologia 2 - il vicino rumoroso: caso 1 - le pareti
Questo post è la prosecuzione di quest'altro, a cui vi rimando se siete digiuni dell'argomento.
Trattiamo
adesso gli altri due casi tipici: il primo, trattato in questo post, è quello dell'inquinamento
acustico proveniente dal vicino che si trova sullo stesso piano, e
dunque la protezione dal rumore che si propaga attraverso le murature di
separazione tra unità abitative. Il terzo ed ultimo caso tipico, trattato in quest'altro post, è invece il rumore proveniente dal vicino posto al piano di sopra.
Oggi esiste una legge che impone che
tali muri divisori siano costruiti in modo tale da garantire un
abbattimento non inferiore a 50dB, che è in effetti un abbattimento
sufficiente ad evitare tutti i più comuni rumori molesti come può essere
la televisione o le voci; le urla o uno stereo ad alto volume però si
sentiranno ugualmente, sebbene molto attutite. Invece in passato, quando
non vi erano vincoli sulle prestazioni acustiche raggiungibili dalle
pareti, si sono costruite partizioni davvero irrisorie riguardo alla
protezione dall'inquinamento acustico, pareti sulle quali oggi è
possibile in qualche modo intervenire, ma non in maniera del tutto
risolutiva.
Come dicevo in premessa infatti durante una
ristrutturazione è possibile intervenire solo creando una partizione
posta davanti alla partizione esistente (a meno di non mettersi
d'accordo col vicino nel rifare l'intera parete, ma penso possa essere
un caso più unico che raro) e quindi non potremo intervenire in modo del
tutto efficace in quanto il rumore continuerà a passare attraverso il
solaio del pavimento, attraverso le pareti perimetrali o attraverso la
struttura in cemento armato del fabbricato, ovvero tutti elementi che
non possono essere "interrotti" per creare uno "stacco" al fine di
bloccare la vibrazione che trasmette il suono.
Creare
una nuova partizione interna ovviamente significa sacrificare dello
spazio in profondità che può arrivare anche a diversi cm (comunque non
ritengo necessario superare i 12cm di spessore): la cosa importante è
che la nuova partizione sia fisicamente indipendente dal tramezzo che ci
separa dal vicino, poiché ciò impedirà la diffusione diretta della
vibrazione.
Prima di passare all'approfondimento delle soluzioni tecniche, è bene specificare che quello che vedremo qui trattato è adatto alla coibentazione acustica delle pareti che non hanno alcun ruolo strutturale, cioè che non sono pareti portanti (le quali in genere hanno già di per sè un buon grado di isolamento acustico, essendo molto spesse) nè pareti che inglobano pilastri in cemento armato (che invece sono dei veri e propri amplificatori).
Prima di passare all'approfondimento delle soluzioni tecniche, è bene specificare che quello che vedremo qui trattato è adatto alla coibentazione acustica delle pareti che non hanno alcun ruolo strutturale, cioè che non sono pareti portanti (le quali in genere hanno già di per sè un buon grado di isolamento acustico, essendo molto spesse) nè pareti che inglobano pilastri in cemento armato (che invece sono dei veri e propri amplificatori).
Le soluzioni possibili di intervento sono
molte, ed io le classificherei in base alla quantità di spazio che si è
disposti a sacrificare in profondità.
N.B.: in questo post linkerò alcune aziende per descrivere meglio alcune tipologie di prodotto: quelle che linko sono aziende di riferimento che offrono prodotti che sono a loro volta diventati una sorta di standard. L'autore del blog non prende soldi da questi "link": servono solo a voi per comprendere di cosa si parla. Questo blog non può essere un catalogo di prodotti, ma ovviamente per ciascuna azienda che io cito ce ne sono molte altre che offrono gli stessi prodotti con carattersitiche analoghe o anche migliori a costi diversi, così come esistono anche prodotti di qualità meno controllata o con materiali meno raffinati, ma comunque efficaci, che hanno prezzi conseguenti: sta a voi, o al progettista che vi assiste, cercare il prodotto migliore in base alle vostre reali esigenze o disponibilità.
isolamenti inferiori ai 4 cm
- in questo caso parliamo per forza di sistemi di isolamento in
aderenza alla parete: abbiamo detto che questi sistemi non sono molto
efficaci, ma possono comunque rappresentare un abbattimento discreto in
cambio di uno "spreco" di spazio relativamente limitato. In questi casi ho trovato efficace utilizzare pannelli di cartongesso preaccoppiati ad uno strato di gomma-piombo. quest'ultimo è un materassino flessibile composto da una lamina di piombo di spessore inferiore al millimetro e due strati di materiale polimerico ad alta densità. L'abbattimento acustico in questo caso viene ottenuto solo grazie all'aumento della massa della parete divisoria.
Tecnicamente in questo caso è già efficace una lastra di cartongesso con preaccoppiata direttamente una lamina in piombo, rimanendo quindi in una profondità inferiore ai 2cm, ma in questi casi preferisco sempre far installare la gomma-piombo. Il piombo in lamine non è tossico, comunque per chi non volesse avere a che fare con questo metallo, esistono anche lastre di cartongesso preaccoppiato a materiali polimerici ad elevata densità che, con qualche millimetro di spessore in più, offrono le stesse prestazioni acustiche del carton-piombo. In questo caso possiamo arrivare a spessori totali di applicazione fino a 4cm.
Un esempio di lastra idonea a questo tipo di applicazioni, priva di piombo, è la knauf diamant; in quest'altra brochure trovate dei dati di abbattimento acustico relativi a diverse soluzioni di posa di questi prodotti.
Un esempio di lastra idonea a questo tipo di applicazioni, priva di piombo, è la knauf diamant; in quest'altra brochure trovate dei dati di abbattimento acustico relativi a diverse soluzioni di posa di questi prodotti.
I sistemi fin qui descritti prevedono di applicare la lastra direttamente sulla parete esistente.
isolamenti dai 6 agli 8cm - se possiamo sacrificare qualche centimetro in più, conviene sicuramente fare contropareti staccate dalla parete da coibentare: il modo più semplice in assoluto è quello di costruirvi una nuova paretina davanti, anche in "foratelle" (mattoni forati dello spessore di circa 3cm) magari intonacate con un intonaco acustico. in questo caso aiuta moltissimo l'applicare della sola gomma-piombo alla parete divisoria che andremo a coprire con quella nuova. Purtroppo però la foratella non è un prodotto specifico per l'acustica, e quindi alla fine si spreca solo spazio, poiché si ottengono risultati poco più buoni dei sistemi visti nel paragrafo precedente. I blocchi per tramezza che hanno delle prestazioni acustiche certificate partono da 7cm di spessore.
Il modo migliore per realizzare una controparete acustica, anche rimanendo nell'ambito di questi spessori, è farla con una struttura in cartongesso: in questo caso però, per rimanere al di sotto degli 8cm saremo costretti a realizzare una controparete in cartongesso utilizzando la struttura di dimensioni minori (quella standard è 75mm) che è molto meno resistente di quella normale. Ciò e sconsigliabile, perché la parete, a differenza dei soffitti, può in effetti essere soggetta ad urti. Dunque la soluzione potrebbe essere presa in considerazione solo se già sapete che la controparete dovrà poi essere ulteriormente coperta (p.e. da un armadio) o che sarà comunque inaccessibile per qualche motivo.
Il cartongesso per funzionare bene come isolante dovrà essere realizzato o con lastre in cartonpiombo, oppure impiegando una doppia lastra di spessore standard, oppure delle lastre specificatamente studiate come quelle knauf citate al paragrafo precedente. Nelle parti "vuote" della struttura del cartongesso è bene inserire del materiale poroso con buone prestazioni acustiche, come per esempio la lana di roccia (p.e. della Rockwool) o i pannelli celenit o similari.
La struttura del cartongesso è bene che non sia direttamente ancorata alle pareti ed al soffitto ma occorre posare una banda adesiva di materiale polimerico che abbia lo scopo di assorbire le micro-vibrazioni. Ovviamente, la controparete dovrà essere indipendente dalla parete che dobbiamo isolare, dunque non dovrà esserci nessun "montante" di aggancio orizzontale con essa. Se ciò dovesse essere assolutamente necessario (p.e. in caso di pareti molto grandi), si deve limitare al minimo il numero dei tiranti e comunque occorre utilizzare speciali tasselli anti-vibranti e sempre la banda autoadesiva per assorbire le vibrazioni.
abbiamo visto dunque che in questa fascia di spessore ci sono poche soluzioni davvero convincenti: difatti secondo me questa è una zona un po "nè carne nè pesce", nel senso che conviene fare o coibentazioni molto poco ingombranti, dai risultati non eccelsi ma magari già sufficienti, oppure passare direttamente alla gamma successiva.
isolamenti dai 10 ai 12cm - in questa fascia di isolamento possiamo permetterci sistemi davvero efficaci: si va dalla vera controparete in pannelli di calcestruzzo aventi specifiche prestazioni acustiche (p.e. blocco pieno per tramezza Lecablocco - lecalite, ma anche i blocchi di gasbeton, tipo siporex) alla controparete stratificata, secondo me il top in quanto a sistema di isolamento, composto da una controparete in cartongesso, montato su orditura di dimensioni standard, avente tutte le accortezze già viste per il paragrafo precedente (sommariamente: doppia lastra o lastra di cartonpiombo o lastra specifica di marca primaria tipo Knauf, lana di roccia o celenit negli spazi vuoti della struttura, banda isolante da posizionare al di sotto della struttura - in questo caso i tiranti orizzontali sono inutili perché con la struttura di dimensioni standard non c'è bisogno di puntoni orizzontali). In questo caso si può evitare la lastra di gommapiombo sulla parete da coibentare, ma se la volete comunque mettere, certo non guasta.
Il modo migliore per realizzare una controparete acustica, anche rimanendo nell'ambito di questi spessori, è farla con una struttura in cartongesso: in questo caso però, per rimanere al di sotto degli 8cm saremo costretti a realizzare una controparete in cartongesso utilizzando la struttura di dimensioni minori (quella standard è 75mm) che è molto meno resistente di quella normale. Ciò e sconsigliabile, perché la parete, a differenza dei soffitti, può in effetti essere soggetta ad urti. Dunque la soluzione potrebbe essere presa in considerazione solo se già sapete che la controparete dovrà poi essere ulteriormente coperta (p.e. da un armadio) o che sarà comunque inaccessibile per qualche motivo.
Il cartongesso per funzionare bene come isolante dovrà essere realizzato o con lastre in cartonpiombo, oppure impiegando una doppia lastra di spessore standard, oppure delle lastre specificatamente studiate come quelle knauf citate al paragrafo precedente. Nelle parti "vuote" della struttura del cartongesso è bene inserire del materiale poroso con buone prestazioni acustiche, come per esempio la lana di roccia (p.e. della Rockwool) o i pannelli celenit o similari.
La struttura del cartongesso è bene che non sia direttamente ancorata alle pareti ed al soffitto ma occorre posare una banda adesiva di materiale polimerico che abbia lo scopo di assorbire le micro-vibrazioni. Ovviamente, la controparete dovrà essere indipendente dalla parete che dobbiamo isolare, dunque non dovrà esserci nessun "montante" di aggancio orizzontale con essa. Se ciò dovesse essere assolutamente necessario (p.e. in caso di pareti molto grandi), si deve limitare al minimo il numero dei tiranti e comunque occorre utilizzare speciali tasselli anti-vibranti e sempre la banda autoadesiva per assorbire le vibrazioni.
abbiamo visto dunque che in questa fascia di spessore ci sono poche soluzioni davvero convincenti: difatti secondo me questa è una zona un po "nè carne nè pesce", nel senso che conviene fare o coibentazioni molto poco ingombranti, dai risultati non eccelsi ma magari già sufficienti, oppure passare direttamente alla gamma successiva.
isolamenti dai 10 ai 12cm - in questa fascia di isolamento possiamo permetterci sistemi davvero efficaci: si va dalla vera controparete in pannelli di calcestruzzo aventi specifiche prestazioni acustiche (p.e. blocco pieno per tramezza Lecablocco - lecalite, ma anche i blocchi di gasbeton, tipo siporex) alla controparete stratificata, secondo me il top in quanto a sistema di isolamento, composto da una controparete in cartongesso, montato su orditura di dimensioni standard, avente tutte le accortezze già viste per il paragrafo precedente (sommariamente: doppia lastra o lastra di cartonpiombo o lastra specifica di marca primaria tipo Knauf, lana di roccia o celenit negli spazi vuoti della struttura, banda isolante da posizionare al di sotto della struttura - in questo caso i tiranti orizzontali sono inutili perché con la struttura di dimensioni standard non c'è bisogno di puntoni orizzontali). In questo caso si può evitare la lastra di gommapiombo sulla parete da coibentare, ma se la volete comunque mettere, certo non guasta.
al di là del sistema di isolamento che preferite, occorre sempre e comunque prestare attenzione ai frutti elettrici: questi infatti sono veri e propri "buchi" nella parete coibentata, dai quali il suono passa senza remore (le certificazioni dell'abbattimento acustico delle pareti che troverete on-line sono fatte sempre considerando la parete come perfettamente integra e senza scatole elettriche). Se potete, l'ideale sarebbe evitare di mettere dei frutti elettrici sulla parete divisoria (potrebbe per esempio essere una parete sulla quale poi andremo a mettere un armadio), ma se non potete evitare, andrebbero adeguatamente protetti e "rivestiti" dal lato interno del muro con il materassino in gomma-piombo.
isolare con l'arredo - ebbene si, alla fine un certo grado di isolamento acustico si ottiene pure mettendo un bell'armadio davanti alla parete divisoria, senza applicare particolari accortezze tecniche sulla parete stessa. in questo caso però dovremmo prevedere un armadiatura su misura, poiché la parete dovrà essere completamente rivestita, da pavimento a soffitto ed anche per l'intera sua larghezza. Se avete problemi di budget con le falegnamerie su misura (anche se spesso sono molto meno costose di quanto si possa pensare) potreste optare per una soluzione mista: acqustare un armadio commerciale delle dimensioni vicine a quelle della parete e poi "richiudere" gli interstizi residuali con degli elementi in legno. In questi casi può essere comunque indicato incollare uno strato di gomma-piombo alla faccia posteriore dell'armadio, o anche alla parete stessa, ed evitare che l'armadio arrivi a toccare direttamente la parete.
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Grazie per il commento. verifica di essere "nell'argomento" giusto: ho scritto diversi post su vari argomenti, prima di commentare controlla che il quesito non sia più idoneo ad altri post; puoi verificare i miei post cliccando in alto nel link "indice dei post". I commenti inseriti nella pagina "chi sono - contatti" non riesco più a leggerli, quindi dovrete scrivere altrove: cercate il post con l'argomento più simile. In genere cerco di rispondere a tutti nel modo più esaustivo possibile, tuttavia potrei non rispondere, o farlo sbrigativamente, se l'argomento è stato già trattato in altri commenti o nel post stesso. Sono gradite critiche e più di ogni altro i confronti e le correzioni di eventuali errori a concetti o procedure indicate nel post. Se hai un quesito delicato o se non riesci a pubblicare, puoi scrivermi in privato agli indirizzi che trovi nella pagina "chi sono - contatti". Sul blog non posso (e non mi sembra giusto) pubblicare le mie tariffe professionali: scrivimi un email per un preventivo senza impegno. Grazie.