Due giorni fa è stata pubblicata dalla Sovrintendenza Capitolina la circolare di cui sotto, che ha finalmente posto fine ad una questione che si trascinava avanti da diversi anni ormai e che a tutti - tecnici, amministrativi, committenti - sembrava un controsenso, cioè il fatto di dover necessariamente chiedere il parere preventivo all'ufficio anche per opere esclusivamente interne in immobili inseriti nella carta per la qualità - morfologie degli impianti urbani.
La circolare, prot. 16722 del 14 giugno 2016 (il documento è ora disponibile anche
direttamente dal sito della sovrintendenza capitolina: questo è il
link al documento sul sito ufficiale) - immediatamente operativa - contiene quindi, al punto 2,
la casistica degli interventi non soggetti a parere preventivo, che sono, appunto, le opere esclusivamente interne, soggette a qualunque tipo di titolo edilizio (quindi anche ristrutturazioni edilizie, ma nella stragrande maggioranza dei casi saranno opere riconducibili a CILA),
ricadenti esclusivamente nelle morfologie degli impianti urbani.
Rimane quindi obbligatorio il parere preventivo anche per opere interne in tutte le altre tipologie di vincolo individuato nella carta per la qualità. In ciò, nei fatti, la sovrintendenza capitolina fa suo lo stesso
accordo che c'era già tra sovrintendenza statale e Roma Capitale per quanto riguarda gli immobili ricadenti nel vincolo del centro storico individuato dal PTPR.
Nel documento è riportata, a pagina 2, una
utilissima nota che riassume gli interventi comunque soggetti a parere preventivo anche nelle morfologie degli impianti urbani. In questo elenco c'è la conferma di quanto io già sostenevo, come per esempio nel caso di installazione di qualunque tipo di
condizionatore, anche se di potenza inferiore ai 12kW nominali. Vi sono poi conferme di interventi dei quali io stesso ero in dubbio, tra cui
installazione di pergotende e installazione di grate all'interno del vano finestra.
In particolare su grate e pergotende, ma in generale sulla applicazione della Carta per la Qualità, più di recente (febbraio 2019) è stata
pubblicata una seconda circolare che di fatto integra ed amplia quella oggetto del presente post. Per completezza d'informazione pertanto vi invito alla lettura anche del
post relativo al commento di questa seconda circolare.
Si potrebbe obiettare che alcuni degli interventi soggetti comunque al parere preventivo della Sovrintendenza,
sono oggi attività edilizie libere e quindi come comportarsi dal punto di vista dell'autorizzazione edilizia? ebbene, il PRG all'art. 24, comma 21 delle NTA specifica che le opere di manutenzione ordinaria, se effettuate su porzioni di edifici con rilevanza esterna, sono comunque soggetti a DIA. Ora la DIA non esiste più, dunque come comportarsi? In mancanza di indicazioni ufficiali in merito, io continuo a produrre una CILA o una SCIA, per non smentire il PRG nella sua volontà di voler comunque garantire una forma di tutela e di attenzione in più nei contesti più delicati.
La circolare prosegue, al punto 3, con delle indicazioni sull'installazione di pannelli solari e fotovoltaici negli edifici soggetti a vincolo. Interessante notare, come già peraltro intuibile, la grande difficoltà di poter installare detti elementi sugli immobili soggetti a vincolo. In caso di tetto piano, è possibile l'installazione di elementi impiantistici solo se non eccedenti la quota dei parapetti perimetrali, in modo tale da non oltrepassare il "filo" ultimo della copertura; nel caso di tetti a falde, invece, è ammissibile solo l'installazione di tegole fotovoltaiche e comunque solo per una certa superficie e comunque dietro approvazione dell'ufficio.
Questo incide sugli eventuali permessi richiesti in zone vincolate per il recupero dei sottotetti o piani casa che intervengono su edifici esistenti: entrambe le leggi obbligano alla dotazione di impianti da fonte rinnovabile, ma la sovrintendenza, con questa circolare, ne esclude a priori la possibilità di installazione in alcuni casi, e quindi nelle procedure urbanistiche si potrà provare ad utilizzare questa circolare per aggirare l'obbligo.
il quarto ed ultimo punto di questa importante circolare
riguarda le canne fumarie. la sovrintendenza indica che la sostituzione delle canne esistenti sarà sempre considerata fattibile: ovviamente occorrerà comuqnue depositare la domanda di parere preventivo per valutare i caratteri estetici della nuova canna fumaria.
Maggiori problematiche invece si intravedono nella realizzazione di nuove canne, che per la sovrintendenza sono ammesse solo nelle chiostrine e nei pozzi di luce (così definiti nel regolamento edilizio) ma NON ammissibili invece all'interno dei cortili e dei cortili secondari (sempre come definiti dal regolamento edilizio, di cui la stessa circolare riporta i relativi estratti). Ovviamente è da escludersi la possibilità di realizzare le canne fumarie in facciata, in quanto operazione incompatibile con i requisiti di tutela dettati dall'elaborato "guida alla qualità degli interventi". Di fatto, dunque, negli immobili inseriti nella carta per la qualità l'unica possibilità di realizzare nuove canne fumarie è quella di sfruttare chiostrine o pozzi di luce.
Il vincolo pertanto incide nel caso in cui si è nella necessità di dover installare una nuova caldaia non in sostituzione di una preesistente, perché di fatto la realizzazione della nuova canna fumaria sembrerebbe in molti casi preclusa. In mancanza di una chiostrina,
sarà obbligatorio installare sistemi ibridi compatti che sono senz'altro più efficienti ma dal costo probabilmente sproporzionato per singole unità immobiliari.
Buongiorno,
RispondiEliminasa se essa sia retroattiva e dunque tutte le pratiche presentate prima della sua uscita e per le quali non sia ancora stato formulato un parere o non siano trascorsi i 60 gg. previsti per il silenzio-assenso, possano già da oggi stesso presentare formale comunicazione di inizio lavori?
Grazie!
certo, se eravate in attesa del nulla-osta, con questa circolare potete direttamente depositare la CILA, a patto di essere in morfologie degli impianti urbani e per opere esclusivamente interne.
Eliminami riferisco a tutti quei casi come il mio in cui è stata presentata la Cila con il metodo telematico SUET qualche settimana orsono e che hanno dovuto spuntare l'opzione dell'inizio lavori subordinato all'acquisizione degli atti necessari (parere Soprintendenza) da parte dello Sportello Unico
RispondiEliminanon ho trovato indicazioni specifiche: regolatevi come meglio credete o sentite il municipio.
EliminaMassimo
RispondiEliminase un edificio rientra sia nella tavola "a" sia nella "b", vale la prescrizione più restrittiva (dunque la b) oppure il semplice fatto che l'intervento da eseguire sia individuato nella tavola a mi permette di non chiedere parere preventivo vincolante?
grazie
ovviamente vale la più restrittiva
EliminaInnanzi tutto grazie per i tuoi preziosi contributi tecnici molto professionali vorrei porti un quesito: il fabbricato che comprende l'appartamento di un mio cliente oggetto di CILA è inserito nella Carta della Qualità sia nella G1.a (morfologie degli impianti urbani) che nella G1.b (edifici complessi edilizi moderni) quindi se ho ben capito il nocciolo della nuova circolare dovrei comunque richiedere il parere preventivo alla sovrintendenza capitolina in virtù del fatto che solo le morfologie degli impianti urbani (opere interne) sono escluse da tale parere. Vorrei un tuo parere in merito. Grazie
RispondiEliminacerto è così: in caso di vincolo molteplice, vale sempre il più restrittivo.
EliminaBuonasera,
RispondiEliminasono un architetto di roma da poco tempo alle prese con la libera professione e anche io come molti miei colleghi la mattina prima di aprire la mail apro il suo blog!
Stavolta però mi trovo in una situazione che non riesco a risolvere semplicemente leggendo quindi riporto di seguito il problema confidando in un aiuto.
Si tratta di un appartamento collocato in quartiere ardeatino, municipio VIII, segnalato in carta per la qualità in "morfologie etc etc" (G1A). Chiarito che non è necessario il parere preventivo per le opere interne, mi si chiede una risistemazione dell'ampio terrazzo di cui l'abitazione (ultimo piano) è dotata, intervento che, come si legge nella nota della circolare, è soggetto al parere.
Il problema sorge nel momento in cui su questo terrazzo è stata montata dai precedenti proprietari una pergotenda...ora primo dubbio:
- la pergotenda non richiede titolo abilitativo ma nel mio caso richiederebbe parere della sovrintendenza quindi...è abusiva? io purtroppo direi di si e quindi, volendola mantenere dovrei procedere con una sanatoria...ma di che tipo?
- altra soluzione smontarla e richiedere il parere della capitolina sia per il rifacimento del terrazzo sia per la nuova pergotenda (che dio ci assista)...anche qui però ho alcuni dubbi, aldilà del discorso chiusure perimetrali, tende retrattili etc, ci sono limiti dimensionali di aggetto o quant'altro da rispettare? inoltre qualcuno sostiene che, anche per le pergotende, seppur ricadenti in AEL, sia necessario il Genio Civile....possibile?
Grazie
la sanatoria della pergotenda la si può chiedere solo alla sovrintendenza: urbanisticamente non richiede titolo edilizio (anche se la questione è controversa, perché secondo un altro filone interpretativo potrebbe richiedere la SCIA). Non ci sono dimensioni massime della pergotenda: non fa volume quindi non è soggetta, o quantomeno questo è quello che finora si è sempre detto e fatto. Sul genio civile, non penso proprio serva.
EliminaSalve Architetto, complimenti per il suo ottimo blog. A breve devo eseguire, per conto di un mio cliente, una MS inerente opere interne (demolizione tramezzi, impianti, ecc..). L’immobile in oggetto si trova all’interno delle Mura Aureliane presso Viale Glorioso (in prossimità del Ministero dell’Istruzione), tessuto T5 da PRG. Consultando la Carta per la Qualità l’immobile risulta inserito negli EDIFICI E COMPLESSI EDILIZI MODERNI campito come OPERA DI RILEVANTE INTERESSE ARCHITETTONICO O URBANO nonostante non sia provvisto di vincoli puntuali. Ciò premesso, la domanda è la seguente: devo chiedere il parere alla sovrintendenza capitolina perché il manufatto è inserito nella carta per la qualità (foglio G1b) o posso aggirare l’ostacolo in luogo della sua posizione all’interno delle Mura Aureliane (avvalendomi del famoso protocollo d’intesa) e quindi di conseguenza presento solo la SCIA al Comune?
RispondiEliminala risposta è in questo post http://architetticampagna.blogspot.it/2016/05/carta-per-la-qualita-istruzioni-per-luso.html linkato all'inizio. serve comunque il parere della capitolina.
EliminaBuongiorno arch.Campagna Le scrivo per avere una delucidazione in merito alla installazione di una canna fumaria con aggetto su suolo pubblico, sono in città storica ma fuori della carta della qualità, è corretto che viene vietata l'installazzione in base all'art.59 del Regolamento Edilizio? la ringrazio del suo interessamento
RispondiEliminail regolamento edilzio è derogabile, a volte, ma la deroga la deve concedere il comune.
EliminaBuongiorno, sono un architetto e il mio dubbio è questo: devo fare la procedura telematica SUET per opere interne già eseguite (cila in sanatoria), l'immobile che è un edificio residenziale in zona Tiburtina ricade in EDIFICI E COMPLESSI EDILIZI MODERNI come OPERA DI RILEVANTE INTERESSE ARCHITETTONICO O URBANO, pertanto nella procedura suet dovrei allegare una relazione storico-critica con foto; di cosa si tratta? c'è un modello da seguire? Grazie
RispondiEliminanon esistono modelli: io ho sempre fatto una relazione in cui descrivo il fabbricato, poi l'immobile, e poi gli interventi da fare o già fatti. aggiungo qualche foto. nel caso approfondisco alcuni aspetti se nella "guida per la qualità degli interventi" vedo che viene chiesto di fare attenzione.
EliminaCiao Marco, volevo conferma se anche per una cila a "sanatoria" è obbligo richiedere il parere alla sovrintendenza capitolina se l'immobile ricade in uno degli ambiti previsti (con esclusione delle morfologie degli impianti urbani) sto esaminado per una futura compravendita, una pratica effettuata nel 2015 in cui non si è tenuto conto di tale aspetto.
RispondiEliminaGrazie sempre per il tuo lavoro e la passione nel trattare gli aspetti della nostra professione
la sovrintendenza è indispensabile ovviamente anche per le sanatorie. le pratiche che sono state depositate senza il prescritto parere preventivo possono rischiare di essere considerate nulle.
EliminaSalve Architetto, mi trovo a dover redigere una pratica cila per diversa distribuzione interna e creazione di un nuovo bagno in municipio VII in immobile individuato in g1a. L'areazione del nuovo bagno sarà canalizzata verso la corte interna. I proprietari vogliono anche ripristinare l'impianto di condizionamento che, attualmente, prevede un motore esterno verso corte interna poggiato sul balcone ed uno si affacciò esterno sempre poggiato sul balcone e poco visibile all'esterno. La mia domanda è se devo chiedere parere o posso presentare una cila ed iniziare subito i lavori. Grazie mille.
RispondiEliminaessendo opere esterne, serve il parere sia per il foro che per l'installazione del condizionatore. Per gli elementi in chiostrina, se si tratta di una chiostrina interna e NON di un cortile o cortile secondario (cioè spazi su cui possono affacciare ambienti residenziali) allora in genere forniscono parere favorevole; per l'installazione in facciata, anche se poco visibile, c'è invece la probabilità che venga respinta.
EliminaSalve, io devo intervenire con un piano casa su un immobile soggetto a carta per la qualità. Il piano casa per la regione Lazio scade il 31 maggio. Volevo sapere se è possibile presentare la Dia entro il 31 maggio e poi integrare successivamente con il parere della Sovrintendenza. Grazie!
RispondiEliminadeve chiedere presso il municipio in cui deve depositare, comunque secondo me non è possibile perché il parere della commissione permanente deve essere acquisito prima che si concretizzi il titolo. al massimo valutate col municipio se non depositare tutto, anche la documentazione da inviare alla CPV, presso il municipio.
EliminaBuonasera Marco, ho scoperto da poco questo tuo utilissimo blog e sono sicura potrai aiutarmi a togliermi alcuni dubbi.
RispondiEliminaEd in particolare:
-dovrei presentare una CILA in sanatoria per un immobile ricadente nella tipologia degli Edifici e complessi edilizi moderni (G1.b). L'intervento da sanare riguarda alcune demolizioni di tramezzi interni condotte in passato senza titoli autorizzativi.
Al I municipio mi hanno detto che compilando la CILA sul SUET è possibile dichiarare che la pratica deve essere sottoposta a parere preventivo della Sovrintendenza Capitolina e poi ci pensano loro a mandare il tutto per l'approvazione.
I tecnici della Soprintendenza Capitolina si sono invece raccomandati (contrariamente a quanto scritto sul loro stesso sito in cui si legge in grassetto:"Per C.I.L.A. la presentazione deve essere effettuata esclusivamente on line, attraverso il SUET, allegando la specifica documentazione richiesta per l’espressione del parere") di presentare comunque la pratica cartacea prima della CILA e poi, dopo aver ricevuto il parere, caricare la scansione dello stesso sul SUET nella compilazione della CILA. Questo perchè sostengono di non ricevere le pratiche dal municipio, contrariamente a quanto affermato dai tecnici di quest'ultimo.
Come prima esperienza con le pratiche edilizie mi trovo già spiazzata e spero davvero tu possa aiutarmi.
Grazie sin d'ora
Dalila
allora funziona (purtroppo) così: se si invia una CILA con contestuale richiesta della capitolina, la pratica fisicamente viene inviata alla capitolina solo se la CILA viene istruita dal tecnico municipale. Dato che le CILA vengono invece istruite a campione, se non c'è l'azione materiale da parte del tecnico municipale, in effetti la richiesta alla sovrintendenza non gli arriva. Nell'attesa che cambino il sistema, e che la sovrintendenza riceva la richiesta in automatico anche senza intervento da parte del tecnico municipale, può convenire fare come dice la sovrintendenza capitolina. Comunque, a mio modesto parere, visto che il SUET è appunto lo "sportello unico", è compito loro provvedere all'inoltro dell'istanza, e se non lo fanno è un problema loro e non nostro, dunque trascorsi 60gg, che sia stata inoltrata la domanda o meno alla capitolina, noi tecnici esterni non possiamo non considerare andato a buon fine l'iter istruttorio.
EliminaGentile Marco, tramite SUET ho inviato una CILA con contestuale richiesta di parere della capitolina.
EliminaCome faccio a sapere se il parere è favorevole? Mi arriverà una notifica sul sito del SUET? Mi arriverà una mail? Dal giorno dell'invio sono passi 40 gg.
Grazie in anticipo
Thomas
Buongiorno, chiedo scusa per il disturbo.
RispondiEliminaSono un architetto romano e mi trovo in difficoltà con la presentazione tramite suet di una CILA per manutenzione straordinaria di un appartamento. Le opere sono di nuova distribuzione interna senza alcun tipo di intervento in facciata o su parti comuni.
L'edificio è fuori dai fogli a,b e c della carta della qualità, ma comunque in un'area segnalata negli elaborati. In particolare fa parte degli edifici e complessi edilizi moderni di rilevante interesse architettonico e urbano.
Ho letto la circolare sui casi di esclusione dall'obbligo di acquisizione del parere preventivo della Sovrintendenza Capitolina.
Nel mio caso, tra le dichiarazioni della CILA posso mettere che non sono necessari altri atti di assenso (Parere Sovrintendenza Capitolina, Nulla Osta Soprintendenza di Stato, Nulla Osta Ente Parco) oppure in ogni caso che per la realizzazione si richiede l'acquisizione d'ufficio, da parte dello sportello unico, degli atti di assenso necessari?
Inoltre, devo aspettare i 60 giorni dall'invio della pratica o con questa circolare posso iniziare subito?
Mi scusi se le domande sono forse banali, ma non trovo chiarezza tra le cose che leggo.
La ringrazio in anticipo.
se è indicato in carta per la qualità come edifici di rilevante interesse, significa che è soggetto al parere preventivo della sovrintendenza capitolina ed è inserito nella carta per la qualità. dunque occorre regolarsi di conseguenza nella compilazione della CILA.
EliminaBuongiorno, mi chiedono di realizzare una illuminazione esterna sui prospetti di un fabbricato censito nella carta della qualità tav. b.
RispondiEliminaAbbiamo già un parere positivo espresso per la tinteggiatura e la pavimentazione dei terrazzi. Mi chiedevo se è necessario chiedere un nuovo parere. Preciso che nella circolare esplicativa non viene affatto mensionato questo tipo di intervento.
E al municipio? Abbiamo una cila aperta, va in caso segnalata questa integrazione?
Grazie per la collaborazione!
Ciao Marco,
RispondiEliminavolevo chiedere un tuo parere sulla necessità o meno di chiedere un parere alla Sovraintendenza Statale per l'installazione di una pergotenda con minipiscina idro fuori terra in città storica, il lavoro avverrebbe in un giardinetto pertinenziale di un appartamento a piano terra di una palazzina.L'immobile NON è evidenziato nelle tavole della 'carta per la qualità', mi sono letta come riferimento la circolare del 2009 (Protocollo di Intesa tra Ministero per i Beni Culturali e Comune di Roma), considerando gli interventi come 'attività di edilizia libera' secondo me non è necessario (e comunque non viene specificato). Tu che ne pensi? Grazie!!
per la pergotenda è ormai pacifico che si tratta di attività libera, entro però certi limiti dimensionali di cui parlo nell'apposito post sulle pergotende; per "minipiscina" dipende che intendi: se è qualcosa di simile a quelle gonfiabili e smontabili, può assimilarsi all'arredo e quindi rientra in attività libera; viceversa se è qualcosa in muratura bisogna vedere.
EliminaBuona sera architetto, io dovrei invece realizzare una pergotenda fuori dal centro storico ma su immobile vincolato. In Comune non sono interessati a chiedere permessi, devo chiederlo in Sovrintendenza?
EliminaIl vincolo è statale o di carta qualità
EliminaBeni culturali (art. 10 D. Lgs. 42/2004, ex L. 1089
Elimina/1939, ex D. Lgs 490/1999)
se l'elemento può rientrare nelle definizioni di cui all'allegato A del DPR 31/17 allora si può realizzare senza chiedere autorizzazione all'ente tutore del vincolo.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaPer quanto rigurada la tipologia potrebbe essere l'art22 (io sarei indeciso tra pergotenda con alette orientabilie chiudibili o con telo richiudibile in pvc, appoggiata da un lato all'edificio nel giardino della casa):
EliminaA.22. "installazione di tende parasole su terrazze, prospetti o in spazi pertinenziali ad uso privato"
La pergotenda sarebbe da un lato appoggiata all’edificio, con 3 lati liberi, non ancorata a terra stabilmente, con lati di 5,5 per 7, 5 metri. Deve rientra nelle misure massime richieste per i pergolati con tettoia fissa?
Grazie!sei sempre molto gentile.
RispondiEliminaPer la piscina non intendevo un elemento gonfiabile ma una di quelle minipiscine idromassaggio spa, non è in muratura, sarebbe una sorta di arredo poggiato è all'occorrenza smontabile.Per le pergotenda ho letto il tuo post!grazie sncora,un saluto
E sul tuo post:
EliminaNO COQUE SE IN CITTA' STORICA...scritto grande in rosso!!.. giustamente..;-)
Buongiorno e buone feste a tutti.
RispondiEliminaSono un architetto di Roma e dovrei presentare una Cila per lo spostamento di un tramezzo di un appartamento che ricade in città storica. Vorrei sapere se in questo caso è esonerato per la richiesta di parere alla Sovrintendenza e se può essere omessa la relazione storico-critica. Grazie mille
in carta per la qualità il parere non è richiesto solo in caso di opere interne in morfologie degli impianti urbani. in tutti gli altri casi in cui si ricade nella carta per la qusalità, fatto salvo il caso particolare della compresenza di vincoli statali tipo il vincolo unesco, il parere è necessario e se lo è, va corredato di tutto il materiale richiesto.
Eliminabuongiorno Marco, sono Valentina una tua collega. ti faccio tanti complimenti per il blog i cui contenuti sono veramente molto utili e ben fatti. volevo chiederti un parere: se ho una caldaia vecchia per riscaldamento e acs all'interno di un immobile vincolato ricadente in morfologie degli impianti da sostituire, che butta fuori verso una sorta di cortile secondario, ovviamente priva di canna fumaria, potrei riuscire a ottenere un parere favorevole da parte della soprintendenza per la sua sostituzione ? e se riuscissi a dimostrare che fosse stata regolarmente dichiarata? grazie mille
RispondiEliminasulle situazioni legittime ante 2008 non fanno generalmente questioni.
Eliminabuonasera e complimenti per il sito. gradirei un'informazione. Cila per opere interne in edificio non vincolato ricadente però in carta della qualità G1b. E' obbligatoria la relazione storico- critica?se si, con quali contenuti?Grazie anticipatamente
RispondiEliminaa mio parere è richiesta: deve descrivere il fabbricato e le opere che si prevedono, rendendo esplicite le scelte progettuali nell'ottica dell'inserimento architettonico.
EliminaBuonasera Marco,complimenti per i contenuti del tuo blog e poi volevo chiedere il tuo parere:
RispondiEliminasto redigendo una cila per opere interne di manutenzione straordinaria, il mio edificio è all'interno della carta per la qualità foglio 18 (città storica) con sfondo grigio più scuro, ma non ha nessuna campitura. devo comunque elaborare la relazione storico-critica? e se si cosa scrivo? Grazie
non ho capito dalla tua descrizione se è individuato oppure no: verifica sulla nuova infrastruttura cartografica.
EliminaBuonasera, devo presentare una CILA per opere interne e sostituzione degli infissi con altri identici in un immobile censito nella carta per la qualità in morfologia urbana. Per la sostituzione degli infissi devo comunque chiedere il parere alla sovrintendenza capitolina anche se saranno identici a quelli esistenti? Grazie
RispondiEliminadi fatto non c'è una esclusione espressa di tali opere, ma se l'infisso è proprio identico...
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminavi prego di non scrivere su più post: io i commenti li leggo raggruppati. Per il quesito, non saprei, proverei a chiedere all'ufficio economato del municipio o all'ufficio tecnico.
EliminaBuongiorno, vorrei restaurare l'appartamento nel centro storico/Monti, mettere a norma l'impianto elettrico e realizzare un nuovo bagno, è possibile presentare solo la CILA e iniziare subito i lavori?Grazie.
RispondiEliminadeve incaricare un tecnico, il cui ruolo è valutare gli interventi che desidera effettuare e conformarli all'interno di una procedura edilizia idonea. Se le opere ricadono in CILA e non ci sono atti presupposti da ottenere, si possono iniziare i lavori subito.
EliminaBuongiorno Marco, ho un immobile all'Olgiata all'interno del consorzio. A quanto pare, guardando sul NIC Roma ricade in carta della qualità l'intero consorzio dell'Olgiata in Morfologia degli impianti urbani, mentre non ho trovato riscontro nel PTPR tavola B.
RispondiEliminaDevo eseguire una Scia in sanatoria perchè il cliente ha eseguito uno scavo nel giardino per creare una scala di accesso alla cantina al piano interrato.
Devo richiedere quindi parere preventivo alla capitolina?
scusa aggiungo che è "Comprensori a carattere estensivo, di case unifamiliari o aggregate" grazie
Eliminagrazie
RispondiEliminasì, secondo me serve parere della capitolina. ma bisogna affrontare anche l'archeologica secondo me.
EliminaL'archeologica non l'ho mai affrontata..come ci si rapporta?
Eliminase non c'è vincolo archeologico, e quindi si applica solo la previsione del PRG, non dovrebbe essere un grosso problema ma ti consiglio di parlarne con i funzionari dell'archeologica in piazzale delle finanze. Poi se vuoi fammi sapere cosa ti hanno detto. A meno che non si possa dimostrare che l'intervento è ante approvazione PRG: in questo caso forse non ha senso applicare in modo retroattivo una norma successiva.
EliminaCertamente , ti ringrazio
EliminaMarco buongiorno, ti confermo che per 'Comprensori a carattere estensivo di case unifamiliari isolate o aggregate' per opere esterne si richiede parere preventivo alla capitolina.
EliminaPer l'archeologica, ho provato a telefonare ma non mi sanno dare informazioni, non è presente nessuno negli uffici da più di un mese. Ho scritto al funzionario di zona della Sovrintenza di via di S. Michele.
Vedremo
grazie del feedback
EliminaMi perdoni ma non trovo più il vecchio post. Mi sono espresso male: Vista la piccola produzione di rifiuti in cantiere (qualche traccia per impianto elettrico ed idrico in un locale di 5o mq commerciale). Il proprietario potrebbe portare i sacchetti di inerti all'isola ecologica al posto della ditta ?Non ricevendo però la ricevuta potrei preparare una dichiarazione ,che sottoscriverà il committente, di avvenuta consegna all'isola? La ringrazio.
RispondiEliminanon forzerei troppo l'interpretazione normativa.
EliminaMi sono accorto che la pratica Suet è stata inviata al municipio sbagliato, in dettaglio il municipio XI invece che il municipio IX, la via è corretta, ed il protocollo è stato utilizzato per i dovuti bonifici bancari, cosa succede ora e come ottenere il trasferimento pratica?
RispondiEliminaBuongiorno Architetto, avrei un quesito da porle. Un mio cliente ha presentato una SCIA nel 2011 per dei lavori di ristrutturazione di un immobile inserito nella carta delle qualità, sia nella tavola g1.a che g1.b. Il vincolo associato alla palazzina dove si trova l'immobile è stato individuato nel 2009, trascritto il 06/06/2011, la SCIA è stata presentata il 07/06/2011. Al mio cliente non è mai stato notificato il vincolo della sua proprietà, da parte del comune, dell'agenzia delle entrate o da parte della sovrintendenza. Il cliente ha scoperto questo vincolo nel 2018 mentre cercava di vendere il suo immobile. E' possibile che la SCIA con la quale sono stati fatti i lavori possa essere invalidata? O esiste una tolleranza?
RispondiEliminaCome ci si comporta in questi casi?
Grazie.
la carta per la qualità non impone vincoli, e non vanno notificati. io mi sono fatto l'idea che trascorso un certo tempo, le pratiche in cui è assente la procedura della carta per la qualità non potendo più essere invalidate, sarebbero da considerarsi comunque legittime. ma non ci sono pronunce in tal senso ancora.
EliminaGrazie Architetto.
EliminaSalve architetto e grazie per il suo prezioso contributo. Mi trovo ad effettuare una sostituzione infissi (AEL) in carta della qualità, vincolo G1a. Secondo lei posso procedere con CILA + parere Sovrintendenza? La ringrazio.
RispondiEliminaBuongiorno Architetto Campagna, scia in sanatoria art 37; passati 60 gg dall'inoltro parere alla Capitolina si deve considerare il silenzio assenso? e il silenzio assenso del Municipio su art 37, va calcolato dalla fine dei 60 gg della richiesta parere alla capitolina? la ringrazio
RispondiEliminain linea di principio sì, ma trascorsi 60 giorni si può scrivere ad un funzionario che provvede a verificare/sollecitare. l'efficacia dell'istanza a mio parere deve considerarsi a partire dal sessantesimo giorno.
EliminaGentile collega, sono passati 100 giorni dall'inoltro della scia in sanatoria e 70 giorni dall'inoltro del parere con pec alla capitolina (circolare 6 MAGGIO 2022) potrei considerare la pratica chiusa con silenzio assenso? grazie
Eliminaprova a scrivere all'email indicata in calce a questa pagina nel caso in cui siano passati i 60 gg: https://www.sovraintendenzaroma.it/servizi_al_cittadino/pareri_urbanistici_ed_edilizi
Elimina