domenica 11 agosto 2024

vincoli paesaggistici di via cassia - acqua traversa - parco di veio

 Se uno volesse misurare la complessità dell'urbanistica romana, il vincolo paesaggistico dell'acqua traversa-parco di Veio può essere un buon parametro di misura: si tratta di un vincolo curioso perché in alcuni strumenti cartografici appare come vincolo diffuso, mentre in altri, come il PTPR Lazio risultano stralciate le aree urbanizzate. In questo post ho approfondito questo specifico dettaglio come caso-studio per riflettere anche sul fatto che pure i portali ufficiali talvolta non restituiscono informazioni vere, e questo è inquietante.

L'ambito di cui parliamo è un area abbastanza definita lungo la via Cassia a Roma, in un area delimitata a Nord-Ovest grosso modo dal Raccordo Anulare ed a Sud-est dall'incrocio tra via Cassia Nuova, via Cassia e via Oriolo Romano: in questa porzione urbana è presente un insediamento residenziale relativamente denso, incastonato all'interno di aree di rilevante interesse culturale e paesaggistico tra cui il Parco dell'Inviolata, il Parco di Veio, il Parco dell'Insugherata. La zona prende precisamente il nome di Tomba di Nerone.

inquadramento territoriale della zona di Tomba di Nerone.
immagine di sfondo fonte Google Earth Pro

Ogni buon tecnico sa che quando deve presentare una pratica edilizia per sanare o autorizzare nuove opere su un immobile esistente deve anzitutto eseguire una valutazione, tra le altre, dei vari vincoli che incombono sull'area e/o sull'edificio nello specifico. Per eseguire queste valutazioni noi tecnici abbiamo a disposizione diversi strumenti, tuttavia il più universale per la verifica della presenza dei vincoli paesaggistici è il PTPR della Regione Lazio, approvato nel 2021.

Perché ho scritto che il PTPR è lo strumento "universale"? Perché per Legge il Piano Territoriale Regionale DEVE contenere la rappresentazione di tutti i vincoli presenti sul territorio, sia che si tratti di beni "decretati", sia "ope legis", sia naturalmente istituiti dalla stessa Regione anche nell'ambito dello sviluppo dello stesso Piano. Dunque è proprio per precisa volontà della legge che il PTPR Lazio è teoricamente l'unico strumento che il buon tecnico deve consultare. Tuttavia, una delle cose che i tecnici italiani sanno (o che impareranno purtroppo talvolta a proprie spese) è che nelle norme non c'è mai nulla di veramente certo ed assoluto, ma è sempre tutto opinabile, interpretabile, osservabile da angolazioni differenti. Dunque nel caso di specie accade che la stessa area, analizzata su fonti diverse dal PTPR ma comunque istituzionali, appaia interessata da vincoli che nel PTPR invece non appaiono.

Andiamo con ordine. Anzitutto, qui appresso vediamo un estratto della vigente tavola B del PTPR Lazio. Se non avete dimestichezza con questo fondamentale strumento di pianificazione territoriale regionale e/o se non comprendete perché qui parlo solo della tavola B e non delle altre, vi invito a visionare le pagine che ho linkato sopra del mio stesso blog o, ancora, tutti i post che contengono il tag "PTPR Lazio".

estratto tavola B.24 PTPR Lazio approvato

Come chiaramente visibile, si tratta di una zona con elevatissima densità di campiture che corrispondono ad altrettanti vincoli, tutti perfettamente operativi e vigenti; tuttavia, è altrettanto chiaramente visibile una ampia area non interessata da perimetri campiti ma da una omogenea zona con sfondo grigio: secondo le prescrizioni del PTPR, l'area grigia non è vincolata ma è solamente l'individuazione delle aree urbanizzate: il fatto che sia riportata sul PTPR è perché se un vincolo interessa un area urbanizzata, possono applicarsi, a seconda del tipo di vincolo, dei livelli di prescrizione differenti, ferma restando comunque la vigenza delle norme specifiche.

Ad ogni modo, le zone che sono "solo" grigie nelle tavole B del PTPR non devono essere considerate vincolate, dunque appare abbastanza chiaramente che tutto il "grigio" che si trova in mezzo alle varie zone vincolate non è oggetto di vincolo: si tratta della maggior parte dell'area abitata della zona di Tomba di Nerone, con eccezione di alcune aree che, pur essendo considerate urbanizzate, sono comunque soggette a vincolo come ad esempio la sacca urbana nord di via Veientana, via Fosso del Poggio. Ciò deriva dal fatto che, data l'estrema concentrazione di vincoli nell'area, le varie perimetrazioni corrispondono a decreti di vincolo differenti, che possono anche sovrapporsi tra loro.

A questo punto si dovrebbe archiviare la valutazione dei vincoli affermando l'assenza di tutela paesaggistica, ma se uno volesse indagare oltre, potrebbe ad esempio eseguire la visura vincoli su altri portali istituzionali come ad esempio il SITAP ovvero uno dei portali webgis del Ministero della Cultura. In questo portale, effettuando la visura vincoli paesaggistici, appare quanto riportato nello screenshot che segue.

come risultano i vincoli della zona sul SITAP

dettaglio dei vincoli su SITAP

Nel SITAP come chiaramente visibile, l'area risulta invece interessata in modo omogeneo e senza interruzione da almeno un vincolo paesaggistico (quello del Parco di Veio, come da visura dello stesso SITAP), il che ci pone nel tremendo dubbio di dover capire quale dei due strumenti ha ragione, se il PTPR o il SITAP. Attenzione: il Parco di Veio ha due differenti perimetrazioni e qui si fa riferimento al "solo" vincolo paesaggistico che ha una estensione più ampia del Parco vero e proprio istituito ai sensi della Legge Quadro sulle aree protette e dove opera una disciplina assai più severa di quella "solo" paesaggistica.

Ad ogni modo il SITAP nemmeno riporta una seconda perimetrazione di vincolo denominato dell'"Acqua Traversa" che per un determinato periodo ha effettivamente interessato la zona; il vincolo del parco di Veio, invece, per come si dirà, in effetti non ha mai avuto potere sull'area. Il vincolo del parco di Veio, pubblicato su GU 120/1986, difatti esclude espressamente* le aree oggetto di edificazioni ed ampliamenti attorno alla via cassia (e altre). Dal che occorre dedurre che le aree urbanizzate non sono in effetti oggetto di vincolo (al decreto originario è allegata una cartografia che non è però riportata nel sito ufficiale della gazzetta).

* estratto del testo del decreto: "costituisce, a parte le aree perimetrate, ormai ampiamenteedificate e in corso di ampliamento (Prima Porta, zone adiacenti a via della Giustiniana presso Prima Porta, Labaro, zone adiacenti lavia Cassia) [...]"


Per quanto riguarda invece il vincolo dell'acqua traversa, esso è stato effettivamente operativo per un certo tempo ma è stato successivamente annullato dal TAR con le sentenze citate in questa sentenza come da stralcio che segue:

quanto al PTP l’unico vincolo imposto sul comprensorio dell’Acqua Traversa nel 1991 (DM BCA 12.2.1991) sarebbe stato annullato con sentenza del Tar Lazio, Roma, sez. I ter n. 71 del 1996, confermata dal Consiglio di Stato, sez. VI, ord. 26.7.1996, n. 872 e sentenza 24.11.2000, n. 6245, attestante la insussistenza delle esigenze di tutela indicate in quel decreto.

Il fatto che la zona urbanizzata di Tomba di Nerone non fosse soggetta a particolari attenzioni paesaggistiche, pur in presenza di zone di interesse, vi è anche il fatto che il non più vigente PTP 15/7 Veio-Cesano individua le zone urbanizzate come aree a Tutela Limitata di tipo a, cioè in sostanza aree senza prescrizioni paesaggistiche. Ad ogni modo, fino a non molto tempo fa e cioè prima dell'approvazione della versione definitiva del PTPR, l'area risultava invece effettivamente graficizzata come vincolata nella versione solamente adottata dello strumento regionale. Dato che il PTPR fu adottato nel 2007 ma approvato definitivamente nel 2021, in questo arco di tempo risultava comunque soggetta a vincolo per via della graficizzazione del ptpr (vedi illustrazione che segue).

tavola non più vigente del PTPR secondo la versione adottata del 2007 e rimasta in vigore fino almeno al 2020.

Solo per chiosa finale, si noti che tutto l'asse stradale della Cassia che attraversa l'abitato di Tomba di Nerone è interessata dalla individuazione del bene lineare con linea di tipo TL: io mi sono posto sempre il dubbio se, in presenza di tale graficizzazione, debba comunque considerarsi operante la relativa fascia di rispetto. Se interessati ad approfondire questo tema vi rimando a quest'altro mio post.

Se c'è un insegnamento che si può trarre da questa vicenda è che è sempre necessario porsi delle domande in più e non dare mai nulla per scontato, tanto nella vita quanto nella meravigliosa ma micidiale professione di tecnico in Italia.




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