martedì 2 febbraio 2016

pubblicata nuova versione del DOCFA

Vi segnalo che è già disponibile per il download la nuova versione del DOCFA - Documento Catasto Fabbricati - per le pratiche di aggiornamento e costituzione delle unità immobiliari.

13 commenti:

  1. immagino che abbiano risolto TUTTI i centomila bug che affliggevano il programma...

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  2. detesto gli aggiornamenti dei software catastali!!! Hanno un corollario di idiosincrasie che ti sballano tutta l'omeostasi del pc!! ...E vogliono solo quella versione di java...solo quell'altra di adobe...a quello non piace win7, quell'altro litiga con xp!! scusate lo sfogo!

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    1. salve MArco,
      oggi ho scaricato il docfa 4.00.3 e come sospettavo ho avuto i problemi attesi! Il programma non eseguiva la stampa né l'export del pdf. E' stato necessario disinstallare la versione Java presente (nonostante fosse successiva a alla jre richiesta dal programma). Ma ho lasciato la versione Java 7 (per paura che altri programmi non fossero più operativi!) Ho scaricato una versione Java 8 (ho pc con Win7 a 64bit). Ho eseguito java, riavviato e ora il docfa stampa ed esporta i pdf.
      Lo scrivo qui perché magari può essere utile ad altri.
      Inoltre mi sembra di aver capito che il 4.00.3 esporta solo pdf e non più i .DC3, risulta anche a te? O ad altri lettori? Grazie
      simona

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    2. grazie del feedback, sarà senz'altro utile. Si risulta anche a me che ora l'export è solo in pdf, ma è normale visto che ora il deposito a sportello non è più possibile.

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    3. buonasera Simona e Arch.Campagna. Nel mio docfa 4.003 non mi compare più la possibilità di spuntare "export per invio telematico". Ho provato a disinstallare il programma e ad aggiornare java ma non riesco a risolvere. Credo che il problema sia stato creato da un aggiornamento del pc perchè fino a pochi giorni fa questo problema non c'era. grazie

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    4. quella funzionalità non esiste più nella versione in vigore, perchè adesso tutti i DOCFA vengono esportati per trasmissione telematica perché non è più prevista in nessuna provincia la possibilità di depositarli cartacei. forse c'era qualche problema con la versione che avevi installato prima, ma adesso se non c'è va bene.

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  3. Gentile Marco,
    mi trovo in una situazione a cavallo tra il 41 e il 44. La licenza è del 41 mentre l'accertamento catastale è del 44. Negli elaborati del 41 non viene riportato il volume di un ambiente definito fin dal primo atto di vendita (anno 1950) come ripostiglio ma accatastato come C/2. Il mio cliente è la prima persona che ricorre a un titolo abilitativo per opere interne per quella abitazione. Al Municipio di Roma dobbiamo dimostrare la conformità urbanistica della pre esistenza e l'unica carta che dimostra la presenza del volume in questione è del 44 (l'accertamento catastale del tecnico incaricato) dove però si parla di cantina. In municipio insistono con il dire che la destinazione è cantina ma dal 1950 è stato venduto come ripostiglio. Esiste un modo per equiparare cantina a ripostiglio ? soprattutto c'è tutta questa differenza ?? Grazie Stefano

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    1. la cantina non è residenziale, il ripostiglio sì: la differenza è enorme. Purtroppo senza ulteriori elementi ha ragione il municipio: l'unca è valutare se è fattibile un cambio di destinazione d'uso in residenziale della cantina.

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  4. Buongiorno architetto dovrei rettificare esattamente l’intestazione all’attualità in visura ed inoltre rettificare anche la planimetria, di seguito;
    1) in visura attuale mi compare ancora la società costruttrice dell’immobile e quindi intestato ancora a Rossi Mario;
    2) tra planimetria depositata al catasto e stato di fatto, sono state riscontrate piccolo difformità interne.
    In possesso, ho un atto di acquisto datato xxxx in cui la società costruttrice Rossi Mario ha venduto a Tizio l’appartamento oggetto di aggiornamento.
    Ora volevo sapere in che maniera potevo rettificare il tutto mediante la procedura DO.C.F.A e pertanto ho pensato di procedere in questa maniera:
    1) per rettificare l’intestazione dalla società a Tizio, vado negli atti pregressi del docfa ed indico data numero etc. etc.;
    2) per rettificare la planimetria, inserisco come causale esatta rappresentazione grafica ma poi come data dei lavori realizzati metto la data dell’atto di proprietà?.
    Quindi volevo sapere se prima devo effettuare la voltura e poi procedere con il docfa oppure inserire tutto all’interno del DO.C.FA. naturalmente volturando direttamente negli atti pregressi.
    Grazie aspetto una Vostra risposta e buona giornata.

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    1. per la rettifica d'intestazione si può procedere specificando gli atti pregressi nel docfa, ma si può fare anche una parallela istanza di autotutela che però impiega circa un paio di settimane per essere lavorata. Per le variazioni planimetriche, bisogna capire se non sono derivate da lavori edili abusivi da sanare prima di fare la variazione catastale. Se sono difformità vere e proprie, come data di esecuzione ci si metterà quella di costruzione del fabbricato.

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  5. vorrei un tuo parere e se puoi' un consiglio:
    devo impostare un docfa per un frazionamento (di cui ho gia' presentato la scia) per la creazione di 6 box e due cantine in un piano interrato, con un unico proprietario intenzionato a dividere tale piano interrato e la sovrastante parte dell'immobile residenziale ai figli.
    Potrei' impostare una variazione con causale "frazionamento per trasferimento di diritti", ma nono sò valutarne la convenienza rispetto ad una causale "divisione", soprattuto ai fini del successivo atto notarile di divisione con trascrizione e voltura.
    Grazie per l'attenzione

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