giovedì 18 ottobre 2012

rifacimento impianti uguale manutenzione straordinaria? parliamone

ho già parlato in generale sulle detrazioni fiscali in edilizia, ma stavolta vorrei approfondire un tema veramente difficile da trattare, e riguarda i casi reali in cui è possibile usufruire della detrazione fiscale del 50% (ex 36%) nelle ristrutturazioni. La questione spinosa è la seguente: la legge dice che tale detrazione fiscale è applicabile, nelle abitazioni private, solo alle opere di manutenzione straordinaria, differenziandole da quelle di manutenzione ordinaria che invece sono detraibili solo e soltanto se sono opere fatte su parti condominiali del fabbricato. Ok, qual'è il problema? il problema è che ci sono alcune opere che non si capisce bene se rientrano nella manutenzione ordinaria o straordinaria, tipo il rifacimento impianti. Cerchiamo di capirci qualcosa.
attenzione: a partire dall'edizione di dicembre 2013 della guida dell'Agenzia delle Entrate relativa alle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, cosa poi confermata nelle guide successive, c'è una importante novità che in parte smentisce i ragionamenti che faccio in questo più vecchio post: oggi per definire quali opere sono di manutenzione ordinaria e quali di straordinaria si fa esplicito riferimento alla normativa urbanistica e non più a definizioni interne dell'agenzia stessa. Dunque il fisco sembra adeguarsi alla normativa tecnica per quanto riguarda le definizioni di opere agevolabili (il che mi sembra una cosa del tutto giusta), il che rende le manutenzioni ordinarie (dunqueil solo rifacimento impianti e pavimenti, senza modifica di tramezzi) non agevolabili se non riguardanti parti condominiali. è anche vero che la procedura per le detrazioni fa ancora riferimento alla vecchia circolare dell'agenzia delle entrate citata nel post, ma a questo punto aspettiamoci a breve una circolare correttiva (se è già uscita per favore avvisatemi). In ogni caso, non posso assumere alcuna responsabilità in merito a quanto qui riportato: se ci si trova in una situazione dubbia anche di quelle qui esposte, suggerisco di chiedere direttamente all'agenzia delle Entrate attraverso i consueti canali di contatto con i contribuenti. [25 gennaio 2014]


anzitutto: chi è che si pone questo problema? sostanzialmente chi sta per affrontare dei lavori edili in cui non c'è spostamento di tramezzature interne o in cui lo si potrebbe/vorrebbe evitare e, dovendo comunque rifare gli impianti, non sa se questi rientrano appunto nella definizione di straordinaria od ordinaria manutenzione.
cerchiamo di capire: il DPR 380/01, che è la normativa urbanistica di riferimento, definisce le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria nel seguente modo (art. 3 comma 1):

a) "interventi di manutenzione ordinaria", gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;
b) "interventi di manutenzione straordinaria", le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso;

 nelle definizioni precedenti rimane sospesa in aria, quindi, quale sia la reale collocazione del rifacimento completo degli impianti, dato che nell'ordinaria manutenzione rientrano, a leggere, le sole opere per il "mantenimento in efficienza" degli impianti senza specificare oltre.
Tuttavia cerchiamo di distinguere i due contesti: da un lato ci sono le norme urbanistiche, descritte nel DPR 380 citato e definite nel dettaglio dai comuni, e dall'altra ci sono le norme fiscali. In un paese normale, quello che dice l'urbanistica coinciderebbe con quello che direbbe il fisco o qualunque altro organo statale, ma come abbiamo imparato a capire il nostro è il paese della contraddizione, quindi quello che è manutenzione straordinaria per il fisco potrebbe risultare essere manutenzione ordinaria per le leggi urbanistiche e, di fatto, come vedremo è proprio così.
Il nostro riferimento stavolta è la circolare n°57 del 1998 dell'agenzia delle entrate: qui vengono elencate le opere per tipologia, in base a come vengono interpretate dal fisco le norme urbanistiche. Una contraddizione su tutte? il fisco definisce come "risanamento conservativo" la ristrutturazione interna di un appartamento con demolizione e ricostruzione di tramezzi, mentre nei comuni queste opere sono universalmente definite come "manutenzione straordinaria". Potrebbe apparire più logica l'interpretazione del fisco piuttosto che quella dei comuni ma il punto non è questo: il problema è che fisco e legge hanno due visioni diverse su come vadano definite le opere edili. Vabbè, cerchiamo di andare avanti.
Senza stare troppo a condannare questo tipo di fenomeni veniamo al punto che ci interessa: alla fine della fiera quali opere posso detrarre? ed in quali contesti? facciamo un ragionamento logico: chi ci concede il diritto delle detrazioni? di fatto, l'agenzia delle entrate, perché è l'organo governativo che controlla le nostre dichiarazioni dei redditi per conto dello stato. Anche la guardia di finanza in caso di controlli farebbe sua l'interpretazione dell'agenzia delle entrate, e, quindi, io ritengo che sia corretto far fede a quello che dice l'agenzia delle entrate anche se contrasta con quello che dicono le amministrazioni locali nell'interpretazione del DPR 380. Anzitutto, vi dico quello che io ho sempre interpretato fino ad oggi: credevo fossero detraibili tutte le opere connesse ad una manutenzione straordinaria, così come definita dai comuni. Quindi nella detrazione, secondo quanto pensavo, rientrano sì tutte le opere definite di manutenzione ordinaria ma solo se ricomprese in un cantiere in cui si faceva almeno una piccola, parziale opera di manutenzione straordinaria, tipo lo spostamento di un muro o di un ambiente intero. La mia interpretazione era anche sostenuta dal fatto che sul vecchio modello di comunicazione da inviare al centro operativo di pescara, obbligatorio fino a qualche anno fa, era necessario citare gli estremi della pratica edilizia ovvero dichiarare di esserne in possesso: dato che molte delle opere che loro definiscono manutenzione straordinaria per i comuni sono ordinaria, e dato che per la manutenzione ordinaria non è richiesta la presentazione di alcuna pratica, di fatto si tendeva ad escludere la possibilità di detrarre lavori di manutenzione ordinaria così come definiti dai comuni. Ora invece scopro che, andando a leggere la sopra linkata circolare,l'agenzia delle entrate, si intuisce che il rifacimento degli impianti idrico ed elettrico potrebbe essere interpretato più come manutenzione straordinaria che non come ordinaria (nella quale è specificato che appartiene all'ordinaria solo la sostituzione di elementi d'impianto: si potrebbe quindi intuire che il rifacimento completo sia straordinaria), ma in ogni caso l'impianto elettrico nello specifico secondo me è sempre detraibile perché rientra nelle opere di "messa a norma degli edifici" che sono sempre ammesse alla detrazione. Quindi rifare da capo l'impianto elettrico è certamente un opera che, da sola, è detraibile indipendentemente dalla classificazione delle opere edili in cui si inserisce: quindi sono detraibili anche tutte le opere connesse, quali per esempio apertura tracce nei muri per poter stendere i nuovi corrugati e conseguente ritinteggiatura di tutte le pareti. ma non solo: se decidessimo di far passare le dorsali impiantistiche nel massetto, sarebbero detraibili a questo punto tutte le opere per il rifacimento massetti e nuove pavimentazioni: insomma la ristrutturazione completa dell'appartamento. Per l'impianto idrico invece il discorso non è così lineare: la circolare infatti specifica che sono detraibili le opere di adeguamento per quegli impianti che sono da certificare per legge, e l'impianto idrico tecnicamente non lo è. Tuttavia nella definizione di "manutenzione straordinaria" c'è scritto "realizzazione ed integrazione di servizi igienico sanitari" il che lascerebbe presupporre che il totale rifacimento di un bagno o di una cucina rientrerebbe in questa definizione.
Per concludere queste riflessioni, riassumo.
Per come la interpreto ora, sono detraibili fiscalmente le seguenti tipologie di opere edili, anche se il vostro Comune le classificasse come opere di manutezione ordinaria:
  •  le "classiche" ristrutturazioni degli appartamenti, con spostamento tramezzi, rifacimento impianti, sostituzione rivestimenti, etc. Sono detraibili tutte le spese relative ai lavori edili ed impiantistici, alle forniture materiali, alle prestazioni professionali dei progettisti per sopralluoghi, progettazione e direzione lavori;
  • il solo rifacimento dell'impianto elettrico quindi senza altre opere murarie, comprese le spese necessarie per apertura e chiusura tracce e quindi per il ripristino di tutte le superfici interessate, siano esse pareti pitturate, pareti rivestite, massetti e pavimenti. L'impianto nuovo dovrà avere tutte le certificazioni obbligatorie per legge, e dovrà essere indicato dal tecnico perché l'impianto precedente non era a norma (ed era quindi non sicuro);
  • il solo rifacimento di un bagno o della cucina, nel caso in cui si rifaccia completamente l'impianto idrico interessato, anche senza spostare i tramezzi;
  • la sostituzione degli infissi con altri aventi migliori prestazioni energetiche (per queste opere avreste maggiore convenienza ad usufruire della detrazione al 55%);
  • opere generiche per il miglioramento delle prestazioni termiche dell'edificio anche senza rispettare i parametri di cui al dlgs 59/09 (dato che ora la detrazione è al 50% e dato che per usufruire del 55% è necessario fare un vero e proprio progetto di dispersione termica, che ha un costo non indifferente, ritengo molto conveniente poter usufruire dell'agevolazione per questa cosa);
  • opere per impedire a terzi di compiere atti illeciti verso la nostra abitazione: p.e. installazione grate in ferro, infissi con vetro antisfondamento, persiane rinforzate;
fate comunque sempre riferimento alla guida ufficiale dell'agenzia delle entrate, dalla cui lettura si possono ulteriorimente rafforzare i concetti qui espressi.  
Brevemente, infine, le cose da fare obbligatoriamente per usufruire della detrazione:
  • farsi fare le fatture di ogni lavorazione (o, in caso di fattura unica per tutti i lavori svolti, chiedete che siano specificate per bene tutte le opere fatte, con le quantità, i dettagli, le caratteristiche) e farle intestare a chi fisicamente farà il pagamento (quindi se chi chiede la detrazione sono due persone diverse, io mi farei fare due fatture diverse intestate in modo diverso);
  • effettuare il pagamento esclusivamente con bonifico bancario, specificando che è un bonifico "speciale" per la detrazione fiscale. Questo punto è abbastanza importante perché la banca deve seguire una procedura diversa per fare questo tipo di pagamento rispetto ad un bonifico normale: deve anzitutto applicare una ritenuta d'acconto del 4% e poi deve comunicare il dato all'agenzia delle entrate. Attenzione: non tutte le banche danno la possibilità di effettuare questa speciale procedura on-line, quindi nel caso dovrete recarvi allo sportello;
  • farsi dare la certificazione di tutti gli impianti soggetti a certificazione; conservare con cura tutta la documentazione eventualmente prodotta da un tecnico; in caso di interventi energetici, farsi consegnare le schede tecniche dei materiali impiegati.
Questo post non ha la pretesa di sostituirsi alle guide fiscali, nè io ritengo di avere l'onniscenza, in particolare in campo burocratico: pertanto se deciderete di scaricarvi spese che qui ho indicato che sono deducibili e poi dovesse risultare che non è vero, io non avrò nessuna responsabilità in merito :-)
  

134 commenti:

  1. ciao Marco:)
    vorrei condividere con tutti i lettori del blog questo mio piccolo episodio a proposito dell'agenzia delle entrate.
    ieri mattina alle 8 sono andato all'agenzia delle entrate (roma aurelio) perchè volevo chiedere alcuni chiarimenti sulla possibilità di detrarre dall'IRPEF le spese per la ristrutturazione che sto seguendo. mi è stato impedito. perchè, testuali parole dell'addetto a dare i numeri per le file ai vari sportelli, : "qui non trova nessuno in grado di dare informazioni su questo argomento. deve rivolgersi o ai commercialisti o ai caf. noi abbiamo fatto le circolari e gli opuscoli, non possiamo fare il lavoro dei commercialisti". ma io dico...va bene leggere circolari e opuscoli però non è sicuro che questi riescano a chiarire ogni dubbio per ogni caso specifico.
    se sono loro l'ente competente, se sono loro che dettano le regole per le detrazioni IRPEF perchè non devono essere loro a rispondere a delle domande specifiche di un cittadino che vuole essere sicuro di potersi muovere nel giusto? stiamo parlando dell'agenzia delle entrate diamine, un ente pubblico. no, invece il cittadino si deve affidare alle interpretazioni dei privati commercialisti poi se c'è qualcosa che non va allora si ecco che arriva pronta l'agenzia delle entrate a dire questo va bene questo no...questo atteggiamento è vergognoso:(

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    1. accidenti! comunque considera che l'atteggiamento è in contrasto con la "filosofia" generale dell'AdE che invece tende sempre a rispondere ai vari quesiti. Certo, per esperienza personale, se chiami tre volte al call-center per chiedere la stessa cosa ti danno tre risposte diverse...ma questa è un altra storia :P Comunque io tempo fa andai all'ufficio territorialmente competente per risolvere un problema su una mia dichiarazione e ne approfittai per fare la stessa cosa che volevi fare tu: però a me è andata meglio, mi hanno indirizzato verso una stanza in cui potevo chiedere informazioni. L'impiegato era un po scocciato e, sbuffando, qualcosa a mezza bocca mel'ha detta...la cosa è comunque scandalosa e vergognosa: fanno delle norme incomprensibili, complesse, articolate, stratificate e poi nemmeno loro sanno darti informazioni chiare.

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  2. Mi sto arrovellando per riuscire anche io ad usufruire di queste detrazioni e tra mille siti di notizie e info a riguardo ero arrivato alle tue stesse conclusioni.
    Ora procedo con la richiesta di manutenzione straordinaria e seguirò i tuoi consigli nella speranza di poter usufruire del 50% dello sgravio per tutti i lavori suggeriti.
    Il tuo articolo mi è stato di notevole aiuto.
    grazie

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  3. Buonasera Architetto, complimenti per il blog.
    Le chiedo di togliermi un paio di dubbi.
    Devo apprestarmi ad effettuare alcune opere nella mia abitazione:
    -spostamento e adeguamento impianti della cucina
    -conseguente demolizione e rifacimento dei rivestimenti
    -sostituzione finestre
    -installazione impianto di riscaldamento a pompa di calore o attraverso split o fancoil direttamente su muratura esterna
    -acquisto cucina ed elettrodomestici
    Leggendo la circolare dell'agenzia delle entrate parrebbe che tutto ciò sia manutenzione ordinaria e quindi non incentivabile, giusto?
    Qualora vi fosse la necessità di sostituire alcuni architravi in legno (la casa è di inizio '900) questo intervento porterebbe il tutto in una manutenzione straordinaria?
    Un ultimo dubbio: la semplice sostituzione delle finestre mi obbliga a portarle al rapporto di 1/8 della SU o non essendo già presente in origine posso mantenere le stesse dimensioni attuali?
    Grazie dell'attenzione

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    1. Completo per precisione.
      Le mie domande sono rivolte sopratutto in vista di incentivi per ristrutturazione e mobili.
      Gli incentivi su finestre e pompe di calore fanno parte del bonus (ora del 65%) sul risparmio energetico ottenibile indipendentemente da interventi di ristrutturazione.

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    2. Le opere sono incentivabili, in quanto per l'agenzia delle entrate sono definibili di "manutenzione straordinaria". Ovviamente non è possibile accedere a quella per i mobili, perché per questo occorre fare una ristrutturazione più "invasiva". Le finestre e l'impianto è incentivabile al 65% purché entrambi gli elementi rispettino i restrittivi parametri normativi richiesti.
      La sostituzione dell'infisso non obbliga, paradossalmente, alla verifica dell'1/8, ma se il valore rimane verificato è meglio.

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  5. Buongiorno collega, complimentandomi per la chiarezza e l'esaustività dei post che ho avuto occasione di leggere volevo porre un quesito riguardo l'interpretazione da parte dell'agenzia delle entrate per la detrazione del 50% per opere di manutenzione straordinaria.
    Partendo dalla definizione di "manutenzione straordinaria" dell'agenzia dove c'è scritto "realizzazione ed INTEGRAZIONE di servizi igienico sanitari", chiedo:
    Se si effettuano dei lavori di "sostituzione" di una vasca da bagno con la realizzazione nella stessa area di sedime di un box doccia in muratura e di un parziale nuovo impianto di adduzione e scarico per l'installazione di una una lavatrice possono questi essere considerati INTEGRAZIONE di servizi igienico sanitari ed ususfruire quindi della detrazione del 50% oppure pensi si debba necessariamente ristrutturare tutto il bagno?
    Grazie
    Giovanni

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    1. Ciao,
      penso che per "integrazione" possa intendersi una lavorazione del genere: tuttavia non ho una casistica di eventuali rifiuti dell'agenzia delle entrate su opere di così modesta entità. Diciamo che a leggere le circolari, nulla osterebbe a detrarsi opere di questo tipo.
      Ciao!

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  6. Salve Arch. la vedo preparatissimo, e le pongo un quesito.
    Dovrei installare un clima a pompa di calore, sostituire la vasca con una doccia, posare piastrelle e i sanitari attualmente mancanti.
    A mio avviso non dovrei fare pratiche autorizzative e volevo chiederle se per rientrare nella detrazione 50% sulle ristrutturazioni basta presentare una dichiarazione sostitutiva per atto di notorietà comunicando che faccio questi lavori.
    Inoltre vorrei accedere al bonus mobili, secondo lei è possibile?
    La ringrazio moltissimo in anticipo.

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    1. secondo me sulle opere indicate non è possibile usufruire delle agevolazioni, perché la sola installazione dei sanitari non rappresenta delle opere tese a "ristrutturare" impianti esistenti. La sostituzione della vasca con la doccia è un po più vicina ad una ristrutturazione di impianti, ma secondo me comunque non rientra. il clima a pompa di calore è incentivabile se rientra nei parametri di efficienza richiesti dalla normativa.

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    2. La ringrazio per la pronta e veloce risposta.
      Un ultima domanda, secondo lei installando un condizionatore con pompa di calore con parametri corretti richiesti dalla normativa e utilizzando la detrazione del 50% relativa alle ristrutturazioni (solo per il clima) potrei rientrare nel bonus mobili? Mille grazie ancora mi è stato molto utile.

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    3. Al bonus mobili comunque non potrebbe accedere, perché l'agenzia delle entrate ha chiarito che occorre realizzare opere che loro definiscono di "ristrutturazione edilizia" (ovvero la manutenzione straordinaria per la legge urbanistica) per potervi accedere, ovvero spostamento di muri e riconfigurazione ambienti.

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  7. Salve Arch., volevo chiederle, se con il cambio della caldaia con una a condensazione ho diritto anche al bonus mobili del 50% sull'IRPEF; oppure devo rifare un bagno con i suoi impianti nuovi senza toccare le altezze?
    Ringrazio per la risposta

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    1. Secondo me con la sola caldaia non può usufruire del bonus mobili. faccia riferimento a questa pagina dell'agenzia delle entrate che è abbastanza esaustiva: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/Richiedere/Agevolazioni/DetrRistrEdil36/Bonus+Arredi+DetrRistrEdil36/

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  8. Gentile architetto, ho letto con piacere i suoi ragionamenti interpretativi sulle norme per le detrazioni fiscali sulla manutenzione straordinaria. Il mio problema é che, ad oggi, ancora non riesco a comprendere il mio caso in quale casistica ricomprenderla (manutenzione ordinaria o straordinaria). Dovró a breve rifare un bagno, sostituzione piastrelle, sanitari ed eventualmente rifacimento del massetto con sostituzione, per il solo ambiente del bagno, dell'impianto idrico oltre a nuovi collegamenti elettrici per la realizzazione di nuovi punti luce. L'ufficio tecnico del comune nel quale risiedo in provincia di Udine, mi ha fatto capire che per loro, in seguito anche a recenti disposizioni della Regione FVG, questa che mi appresto a fare é una manutenzione ordinaria e che comunque se fosse interpretata come straordinaria necessiterebbe di pratica edilizia da parte di un tecnico e che comunque a lui dovrei rivolgermi. Ma ho letto da qualche parte, su vari forum, che il rifacimento dell'impianto idrico di un bagno, pur rientrando in una "fattispecie" detraibile é considerato intervento di edilizia libera e quindi non soggetto a particolari formalitá. Come devo comportarmi secondo lei?

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    1. Ciao, fino a qualche tempo fa effettivamente c'era poca chiarezza sul punto, ed il rifacimento del bagno era interpretabile come manutenzione ordinaria per i Comuni e straordinaria per il fisco. Oggi però il fisco sembra essersi allineato alle interpretazioni delle leggi urbanistiche (il che secondo me è un bene e va a vantaggio della chiarezza, anche se poi sulle lavorazioni nello specifico ci sono tante, diverse interpretazioni locali) per cui tendenzialmente interpreto come le sue opere tutte come manutenzione ordinaria, e quindi NON detraibili fiscalmente.

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    2. La ringrazio per la cortese e celere risposta ma purtroppo i miei dubbi continuano. Ho letto molto attentamente la guida dell'Agenzia delle Entrate ed in effetti per quanto concerne l'individuazione dei lavori da intendersi come manutenzione straordinaria si fa riferimento alle lettere b) c) d) del t.u. dell'edilizia ma rileggendo le guide precedenti nulla sembra cambiato. A pag. 10 come esempio di spesa detraibile viene riportato realizzazione e MIGLIORAMENTO dei servizi igienici. Capirá che vuol dire tutto e niente e sempre lí siamo. Il Comune non intende tale manutenzione come straordinaria e quindi non richiede formalitá mentre l'Agenzia delle Entrate potrebbe intenderlo come no. Sono andato oggi all'A.d.e. L'impiegato mi ha risposto che secondo lui posso farlo passare come manutenzione straordinaria ma che quello che pensa lui non é certezza e bisognerebbe vedere cosa penserebbe il suo collega che controllerebbe eventualmente la mia dichiarazione in futuro. No, dico, vabbé che siamo in Italia....peró. La ringrazio ancora

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  9. Salve Architetto e complimenti per il suo blog. Io ho un quesito un po' più complesso: dovrei convertire il mio attuale sgabuzzino nel secondo bagno. Ciò comporta una dichiarazione di inizio lavori al comune e pratica asseverata da un tecnico abilitato. A fine lavori verrà fatto anche un aggiornamento della piantina della mia casa al catasto (dovrà risultato un bagno dove ora c'è uno sgabuzzino).
    Così dovrei poter accedere al discorso MANUTENZIONE STRAORDINARIA a cui poi collegherei le detrazioni fiscali per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici. Il quesito che le pongo però è un altro: mio suocero è sempre stato capace di eseguire lavori di idraulica anche di una certa complessità però nella vita faceva altro come mestiere. Sarebbe possibile far fare a lui lavori idrici (traccia, istallazione ecc. ecc.) oppure devono essere per forza fatturati da una ditta specializzata? So che non potrei ovviamente accedere all'incentivo però così facendo avrei bisogno solo dei lavori edili (Che farei fare a una ditta) e mi risparmierei quelli dell'idraulico. E' possibile secondo lei?

    graize

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    1. formalmente i lavori devono risultare essere svolti da un'impresa, regolarmente iscritta alla camera di commercio e con partita iva. Alla fine dei lavori, per legge, l'impresa o chi ha eseguito gli impianti deve emettere le relative dichiarazioni di conformità (per l'elettrico e per l'idrico, ed anche per il gas se viene toccato), dunque il problema principale starebbe nel fatto che suo suocero non essendo iscritto non può emettere le dichiarazioni, perché formalmente non è qualificato per effettuare il lavoro.

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  10. Buongiorno architetto, prima di iniziare la ringrazio già solo di aver letto il mio messaggio e di essere(visti i msg precedenti) a disposizione :), spero possa avere anche il tempo di rispondere alla mia domanda.
    Mio fidanzato ha comprato da poco casa e vorrebbe usufruire di queste famose ristrutturazioni, ma non siamo sicuri di tutto ciò che potrebbe essere considerato ai fini di queste detrazioni per non parlare anche delle possibili agevolazioni sull'IVA...La casa è da rifare tutta, è degli anni 70, quindi verranno fatte le tracce per il nuovo impianto elettrico, idraulico, il bagno, pavimentazione(c'è anche un piccolo balconcino), rivestimenti, infissi nuovi(forse anche cassoni nuovi)avvolgibili, porta blindata, cucina nuova(attacchi, rivestimenti, la cucina in sé con tutti gli elettrodomestici A+ o A++), mobili(quest'ultimi li inserisco perché da qualche parte ho letto che potrebbero essere considerati utili per ottenere la detrazione)...eventualmente,di tutto questo, cosa potremo ritenere manutenzione straordinaria o cmq detraibile fiscalmente????...la ringrazio ancora e buon inizio di settimana :D

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    1. Delle opere che mi hai elencato, tutte rientrano nella manutenzione ordinaria: da qualche tempo il fisco si è adeguato alla definizione tecnica dell'urbanistica, pertanto temo che nel tuo caso non puoi detrarre nulla, proprio perché non "sconfini" nella manutenzione straordinaria. Di pari passo, non potendo accedere alla detrazione per le ristrutturazioni, non puoi avere neanche quella per i mobili e per gli elettrodomestici. L'iva invece è applicabile al 10% su tutte le lavorazioni indicate.

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  11. Rileggendo ciò che ormai ho scritto, ho visto degli errori, mi scuso tanto, ma sono le 2am e sono tanto stanca , Spero comunque che possa capire queste poche nonché confuse righe ...

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  12. Egr. Architetto,
    mi permetto di segnalarle che è uscita la nuova circolare dell'ADE (gennaio 2014), la quale, a pagina 25 elenca dettagliatamente le opere incentivabili.
    Risultano ricomprese, a mio parere, diverse opere considerate di 'ordinaria manutenzione', tipo la sostituzione impianto idraulico, o l'ammodernamento dell'impianto di riscaldamento autonomo. Io devo fare alcuni lavori di manutenzione su un immobile (sostituzione impianto elettrico e termosanitario per messa a norma, rifacimento completo impianto idraulico, rifacimento bagno e cucina, sostituzione termosifoni, pavimenti, pavimento terrazzo esterno, tinteggi. Secondo lei, questi lavori (che per il Comune ricadono nella manutenzione ordinaria), potrò detrarli? A mio avviso, alla luce della nuova guida citata, direi di si, se non altro in quanto derivati da lavori di messa a norma. Qualche dubbio su eventuali arredi (cucina ed elettrodomestici). Lei cosa dice? Grazie!

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    1. In delle precedenti circolari mi sembrava che l'AdE si fosse allineata alle definizioni di opere delle leggi urbanistiche, ma questa nuova sembra smentire le precedenti e tornare al "vecchio" concetto secondo cui le opere di MS per l'AdE sono anche quelle di rifacimento impianti, che invece per l'urbanistica sono MO e quindi in teoria non incentivabili. Sui mobili anche non c'è grande chiarezza ma il discorso sembra più netto: a questa agevolazione si può accedere solo se si fanno opere che per l'AdE sono RE (quindi MS per l'urbanistica).

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    2. In questo articolo del Sole 24 ore (http://tinyurl.com/l4ayk9r) nel quale vengono riportate le risposte dell'AdE ad alcuni quesiti, viene esplicitamente fatto riferimento al rifacimento degli impianto elettrico come titolo sufficiente (in quanto opera di manutenzione straordinaria per l'AdE) per ottenere la detraibilità dei mobili di arredamento. Direi che non vi sono dubbi: per l'AdE i lavori di rifacimento impianti (elettrico, ma anche idraulico) sono opwere di manutenzione straordinaria, danno diritto a tutte le detrazioni previste, all'IVA agevolata e alla detrazione mobili. Così mi sembra di capire leggendo l'ultima guida alle detrazioni del gennaio 2014 e i sopracitati articoli.

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  13. Mi permetto di segnalare anche questa serie di articoli del Sole 24 ore, abbastanza esaurienti sul tema:
    http://tinyurl.com/mmc4t5u

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  14. Buongiorno Architetto, complimenti per il blog.
    Avrei un quesito da porre. Ho una casa con giardino circostante. Vorrei fare un lavoro elettrico consistente nell'estensione dell'impianto elettrico di casa già esistente, al giardino esterno dell'abitazione, di modo da poter illuminare il giardino ed offrire altri servizi quali prese di corrente esterne, alimentazione del cancello automatico, ecc... Il lavoro consiste nella predisposizione di apposito quadro di comando all'interno, di tracce per passaggio corrugati sia all'esterno che all'interno, di cablaggi, e di posa in opera di apparati illuminanti e quant'altro necessario. L'ADE mi dice che, per poter accedere alla detrazione del 50%, deve trattarsi di "integrazione per messa a norma". La domanda che pongo è: il lavoro che intendo svolgere è configurabile come "integrazione per messa a norma" ? Grazie.

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    1. da un punto di vista urbanistico la sua è una manutenzione ordinaria che non sarebbe soggetta agli incentivi, mentre invece per le interpretazioni fiscali potrebbe in effetti essere intesa come manutenzione straordinaria dell'impianto. Sulla questione c'è ancora molta confusione: le ultime circolari dell'AdE sono un po contraddittorie fra loro.

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    2. Architetto, grazie per la risposta.
      Vorrei porre un secondo quesito: ho una piscina interrata in cemento armato alla quale vorrei rifare il rivestimento interno passando ad un rivestimento in liner. Leggo sulla guida dell'Agenzia delle entrate che, per una piscina, il "Rifacimento modificando caratteri preesistenti" viene riportato tra gli interventi ammessi alla detrazione irpef. Posso considerare che il rifacimento del rivestimento rientri in questa casistica? grazie.

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    3. Non ho esperienza diretta di casi come il suo, comunque consideriamo che la piscina è un elemento con valenza estetica esterna, quindi anche la modifica del rivestimento è un opera classificabile più come ristrutturazione edilizia che non come manutenzione ordinaria. Comunque preferisco non sbilanciarmi sul punto perché non ho sufficienti elementi.

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  15. Gentile Architetto, ho lo stesso problema anch'io, devo ristrutturare il bagno e per il comune le opere rientrano in quelle di manutenzione ordinaria, sulla guida dell'agenzia delle entrate sono ritenute straordinarie. Devo acquistare i materiali, cosa mi consiglia? Pago comunque con il bonifico per la ristrutturazione e al comune dichiaro di efffettuare lavori di manutenzione ordinaria? Non vorrei rimetterci pure la ritenuta di acconto, la ringrazio anticipatamente.

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    1. Sulla guida più recente dell'AdE sulle ristrutturazioni c'è ancora scritto che il rifacimento degli impianti rientrerebbe nelle m.s., pertanto sembrerebbe essere detraibile. Anche una più recente circolare sembrerebbe andare in tal senso. Tuttavia, come troppo spesso accade, l'interpretazione non è univoca nè tantomeno chiara, e l'esito di un eventuale accertamento sarebbe incerto. La ritenuta comunque non la paga lei, quindi suggerisco di fare comunque i pagamenti con bonifico.

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  16. Salve,
    il rifacimento del bagno senza toccare l'impianto idraulico....sono soggetti a detrazione?
    e la collocazione del pavimento sopra l'esistente?

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    1. secondo me no, non essendo correlati ad opere di risanamento impiantistico.

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    2. La ringrazio per la risposta. Il cliente vorrebbe rifare il bagno senza però rifare l'impianto e come immaginavo dovrebbe fare ex novo quello per rientrarci. In questo modo è un intervento di manutenzione ordinaria?

      Invece ho un altro caso in cui si dovrebbe ristrutturare la cucina e fare l'adegiuamento di impianti di gas e acqua... in questo caso sono interventi agevolabili?

      Grazie di nuovo
      Elena

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    3. il rifacimento impiantistico, soprattutto se per la messa a norma, a detta dell'agenzia delle entrate è sempre agevolabile.

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  17. Gentile architetto, le chiederei urgentemente una delucidazione. La prossima settimana nel mio appartamento verranno eseguiti dei lavori: manutenzione straordinaria dell'impianto elettrico - con realizzazione di nuovi punti luce, rifacimento della cucina con ampliamento dell'impianto elettrico secondo la normativa vigente, e conseguenti opere murarie, di finitura e piastrellatura. Ho compilato la notifica all'asl, perchè le imprese che operano nel cantiere sono tre. Volevo avere conferma che le spese relative a tali opere sono detraibili e se la descrizione sopra riportata della natura dell'opera è corretta. Grazie anticipatamente

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    1. Si, le spese relative al coordinatore della sicurezza sono detraibili, così come quelle di tutti gli altri tecnici che intervengono nella ristrutturazione.

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  20. Gentile architetto, anche io mi sono impelagato nelle condraddizioni delle circolari dell'agenzia sulle ristrutturazioni, tanto che l'ingegnere mi dice che quello che voglio fare non e' agevolabile perche' manut. ordinaria mentre la signora del CAF CNA che mi fa la dichiarazione dei redditi mi dice che leggendo le circolari si puo' detrarre tutto.
    Ma andiamo al dunque.
    il lavoro fondamentale che dovrei fare e' buttare giu' la parete del cucinino lasciando una spalla di 60 cm, seguendo questo lavoro devo ripavimentare continuativamente la nuova cucina, corridoio e sala e far ritinteggiare le pareti. Inoltre aprire una nuova porta su un muro ex perimetrale (ora interno) e chiudere una porta su un muro portante.
    Poi nel bagno spostare una porta di 15cm per far posto ad un piatto doccia che va a sostituire una vasca, con conseguente ripiastrellatura completa e sostituzione sanitari e rubinetteria.
    cosa secondo lei e' agevolabile e cosa no?
    quello che mi pare di capire che se butto giu' una parete e NON la ricostruisco in altro modo e' M.ordinaria mentre se la demolisco e la ricostruisco spostata o in cartongesso nello stesso posto e' M.straordinaria.... a me sembra una idiozia completa...
    ecco cosa ho letto in rete:“Infine ricordiamo che la redistribuzione degli spazi interni di un appartamento mediante demolizione di tramezzi e modifica delle ripartizione delle stanze è da qualificare come manutenzione ordinaria, non alterando sagoma, forma, volume e destinazione d’uso…”
    data 2013… il link e’ questo: http://www.ediltecnico.it/18442/testo-unico-edilizia-cosa-e-e-cosa-non-e-la-manutenzione-straordinaria/
    Il bello e' che poi nel manuale dell’agenzia delle entrate trovo scritto quest’altro:
    Se queste opere fanno parte di un intervento più vasto, come la demolizione di tramezzature, la realizzazione di nuove mura divisorie e lo spostamento dei servizi, l’insieme delle stesse è comunque ammesso al beneficio delle detrazioni fiscali.
    idee, consigli???
    (mi scusi ma ho sistemato il mio precedente post unificandolo)
    Grazie per la cortese riposta
    Saluti
    Giovanni

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    1. Salve. Vorrei chiederle se per l'abbattimento del tramezzo del cucinotto lasciando la spalla di 60 cm, sia riuscito ad ottenere la detrazione fiscale in quanto è lo stesso identico intervento che dovrei eseguire nella mia abitazione. La ringrazio.

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  21. Se queste opere fanno parte di un intervento più vasto, come la demolizione di tramezzature, la realizzazione di nuove mura divisorie e lo spostamento dei servizi, l’insieme delle stesse è comunque ammesso al beneficio delle detrazioni fiscali.
    ...come la demolizione di tramezzature, -> (virgola) ... ecco, se l'italiano e' la lingua con chi ci dovremmo esprimere e capirci a me quella virgola fa differenza, sta a significare che la demolizione di parete, DA SOLA, da diritto ad avere il 50% su tutti i lavori poi annessi che sono normalmente manutenzione ordinaria...
    allora questa demolizione della paretina e' manutenzione ordinaria o straordinaria, se da diritto ad accorpare gli altri lavori in dichiarazione dei redditi ???

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    1. secondo me anche una piccola variazione planimetrica come quella avutasi per la demolizione parziale di un tramezzo dà comunque diritto alle detrazioni per l'intero ammontare delle opere. Difatti basta far "scattare" la manutenzione straordinaria (come la intende la legge urbanistica) per consentire la detrazione completa delle opere corollarie, anche non necessariamente correlate strettamente alle modifiche planimetriche.

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  22. Buongiorno, ho acquistato un appartamento a Roma e dovrei fare i seguenti lavori: rifacimento completo impianti bagni e cucina, compresi i massetti e lo spostamento di tutti i sanitari.
    Impianto elettrico ex novo, attualmente non a norma.
    Realizzare un piccolo ripostiglio di circa 60x120cm che comporta lo spostamento di 10cm di un tramezzo con la porta e la creazione di una paretina di circa 120cm
    Spostamento di circa 10cm dei tramezzi dei bagni
    Rifacimento completo impianto di riscaldamento utilizzando chiller a pompa di calore e cambiando disposizione dei fan coils.
    Sostituzione infissi.
    Un architetto mi ha detto che si puo' fare la cila, un ingegnere mi ha consigliato di passare tutto come ristrutturazione energetica dicendo che la variazione interna e' minima e quindi e' considerata manutenzione ordinaria. Se dovessi andare per la ristrutturazione energetica, sicuramente piu' snella, come la mettiamo poi con lo spostamento pur minimo dei tramezzi?

    Quale strada mi consiglia?
    Grazie.

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    1. secondo me comunque ci vuole la cila, anche se gli spostamenti sono minimi. Sulla tipologia di detrazione da chiedere, si può andare in ristrutturazione energetica, facendo comunque attenzione agli ulteriori costi che ciò comporta come parcelle professionali per la redazione dei progetti a norma (che vanno fatti comunque, vabbè, ma in caso di impianto autonomo potrebbe non essere obbligatoria la progettazione da parte di un tecnico qualificato). In ogni caso puoi anche fare un po e un po: facendo la cila puoi accedere alle detrazioni per ristrutturazione per i rifacimenti impiantistici e parallelamente chiedere la detrazione per efficientamento energetico sull'impianto di riscaldamento (ammesso che non esista altro impianto di riscaldamento, tipo caldaia e radiatori).

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  23. Salve, sono un inquilino; voglio installare un allarme antifurto alle finestre del mio appartamento e rinnovare il mobilio dello stesso. Compilando una dichiarazione sostitutiva di notorietà ed esibendo la fattura di acquisto dell'allarme, posso richiedere il bonus mobili (eseguendo il bonifico parlante in data posticipata rispetto alla dichiarazione di notorietà? se no quali sono i piccoli interventi di ristrutturazione che permettono di avere diritto al bonus mobili? grazie

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    1. se non ho interpretato male la normativa, si ha diritto al bonus mobili solo quando si effettuano quelle opere che l'agenzia delle entrate definisce di "ristrutturazione edilizia", cioè la demolizione tramezzi. Il solo rifacimento impiantistico secondo me non da diritto anche al bonus mobili. Devo però ammettere che non ho più seguito gli ultimi sviluppi di questa vicenda in particolare, dunque potrei sbagliarmi.

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. ad esempio se presento fattura per installazione box doccia ho diritto al bonus mobili? posso utilizzare solo la dichiarazione sostitutivA di notorietà? grazie

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    4. Secondo me no, solo con opere di "ristrutturazione edilizia" definite dall'AdE, cioè demolizione e ricostruzione tramezzi: conviene controllare sulla guida fiscale di ultima emanazione.

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  24. Questo è quanto leggo dall'ultima versione ristrtturazioni edlizie maggio 2014: "Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche
    necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per
    realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non
    vadano a modificare i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non
    comportino mutamenti delle destinazioni d’uso.
    Esempi di manutenzione straordinaria:
    • installazione di ascensori e scale di sicurezza
    • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
    • sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di
    materiale o tipologia di infisso
    • rifacimento di scale e rampe
    • interventi finalizzati al risparmio energetico
    • recinzione dell’area privata
    • costruzione di scale interne."

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  25. A mio avviso l'installazione di un box doccia nel bagno può rientrare nelle spese straordinarie nella dicitura "realizzazione e miglioramento dei servizi igienici", quindi in quanto spesa straordinaria può rientrare nel punto a dei lavori che hanno diritto ad agevolazione fiscale e bonus mobili

    In particolare, la detrazione riguarda le spese sostenute per interventi di
    manutenzione straordinaria, per le opere di restauro e risanamento conservativo,
    per i lavori di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari
    residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze."
    "

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    1. secondo me rimane una interpretazione molto forzata, comunque seguendo la logica rientrerebbe nella manutenzione straordinaria (anche se a mio avviso dire che installare un box doccia equivale a migliorare un servizio igienico mi sembra appunto forzoso), e dunque con quella potrebbe accedere al bonus mobili.

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  26. Buonasera architetto, ho un atroce dubbio a proposito di bonus mobili; volevo chiedere: firmerò un contratto di locazione domani che dovrà essere registrato entro 30 gg presso Ade. Tale appartamento ha bisogno di lavori di ristrutturazione che mi permetterebbero di accedere al bonus mobili (dato che l'appartamento deve anche essere anche ammobiliato). Se la data di inizio lavori, da me certificata tramite dichiarazione sostitutiva, risultasse precedente alla data di registrazione del contratto di affitto presso Ade, potrebbe essere un problema per usufruire del bonus? Ossia, fermo restando che la data di bonifico per pagamento mobili deve essere successiva alla data di inizio lavori, quest'ultima deve essere necessariamente successiva alla data di registrazione del contratto? oppure fa fede la data di firma dello stesso?

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    1. forse la domanda andrebbe rivolta più ad un legale o ad un notaio, comunque ritengo che faccia fede la data di stipula del contratto o, ancora meglio, se indicata, la data in cui si prende effettivamente l'immobile in locazione (p.e. potreste firmare domani un contratto con inizio della locazione al 15 settembre). Se comunque si ha questo dubbio, si può sollecitare la registrazione del contratto: se uno degli attori ha l'iscrizione a fisconline si può fare anche dal portale dell'AdE senza andare presso gli uffici.

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  27. Buonasera architetto, la ringrazio per la competenza e la generosità nel portare avanti questo blog.
    Devo ristrutturare radicalmente un appartamento (MS) in città storica, ma no in carta qualità, sono cioè in regime cila e lavorerei con una sola impresa (più qualche p.i.) (incentivi al 50%).
    Occorre anche sostituire gli infissi con altri dello stesso materiale (pvc), dello stesso colore e con uguale partizione (diversa trasmittanza ovviamente).
    Mi conferma che così sono in regime di MO?
    E, più importante: è possibile pensare di portare avanti separatamente i due interventi in modo da evitare psc e annessi?
    Grazie ancora per tutto, Giovanni

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    1. sebbene non mi risulta ci siano specifiche indicazioni in merito, in centro storico vincolato anche il cambio di materiale può essere una operazione soggetta ad autorizzazione della sovrintendenza, pure a parità di partizione e coloritura esterna. Nei miei cantieri in questi contesti suggerisco sempre di sostituire l'infisso con altro sempre in legno verniciato, sebbene si spenda qualcosa di più. Il legno comunque rimane un ottimo isolante, e gli infissi in legno hanno prestazioni termiche paragonabili a quelli in pvc.

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    2. sul discorso della separazione degli interventi, secondo me è fattibile.

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    3. Grazie, come sempre precisissimo: sì, siamo in città storica, fuori dalla cerchia aureliana, ma in questo caso sono in pvc sia i precedenti che quelli che andiamo a mettere e quindi non c'è tecnicamente cambio di materiale (che ci sia stata una precedente sostituzione è plausibile, ma non credo possano richiederci il titolo... o no?)

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    4. se sei fuori dalla cerchia aureliana non preoccuparti più di tanto.

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  28. Buon giorno Architetto, ne approfitto della sua disponibilità sull'argomento: ho acquistato una casa che sto ristrutturando, con il relativo permesso di costruire rilasciato dal Comune interessato su presentazione del progetto del mio architetto. l'abitazione risale ai primi anni novanta, ho rimosso il vecchio pavimento, ho rifatto impianti del bagno e tutto l'impianto elettrico che passa dal pavimento. (oltre ad altri lavori in muratura ecc...). Ora, il massetto che andrò a rifare a tutta la casa, è detraibile? sulla guida dell'Ag. Entr. c'è solo indicato "pavimento esterno" ma sul web mi è sembrato di capire che se è conseguenziale al rifacimento dell'impianto idrico ed elettrico si può chiedere la detrazione. Grazie.

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    1. nell'ultima versione della guida fiscale hanno un po modificato i termini che descrivono le operazioni detraibili, facendo forse intuire ad una prima lettura che le opere di "manutenzione ordinaria" quale sarebbe il solo rifacimento impiantistico non sarebbero detraibili. Invece rimane comunque il concetto secondo cui le detrazioni spettano per l'adeguamento impiantistico e per la messa a norma, e quindi anche per le opere edili che sono necessarie per la corretta realizzazione degli impianti. Questa è la mia interpretazione: se volesse un riscontro diretto dovrebbe fare un interpello all'agenzia delle entrate.

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  29. Grazie, proverò a chidere, buona serata.

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  30. Gent. Architetto Campagna, mi appresto ad iniziare dei lavori di totale rifacimento di un bagno della mia abitazione, con la sostituzione della caldaia (installata all'interno del muro), degll'impianto termo-idraulico (sostituzione tubature), dei sanitari e delle piastrelle.
    Alla luce dell'ultima circolare dell'AdE che rinvia espressamente al TU sull'edilizia per la qualificazione dei lavori le chiedo:

    - I miei interventi sono certamente di manutenzione straordinaria per il fisco; lo sono anche per il mio comune (che cita nel regolamento edilizio anch'esso il TU sull'edilizia) - e quindi necessito di una CILA?

    - Vi saranno due imprese, una edile e una termoidraulica; esse non saranno mai presenti contemporaneamente. Necessito anche della comunicazione all'ASL secondo lei? posso in qualche modo evitarla?

    La ringrazio sin d'ora per la risposta.

    Andrea Lupi

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    1. Le opere che si appresta a fare rientrano nella classificazione della manuntenzione ordinaria secondo il TUE. comunque le opere sono agevolabili, secondo me, perché sono opere che mirano al mantenimento in efficienza degli impianti nell'abitazione.
      La presenza di due imprese fa scaturire gli obblighi di cui all'81/08.

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    2. La ringrazio per la celere risposta! purtroppo sono stato stamane in comune e considerano il mio intervento manutenzione straordinaria, richiedendo pertanto la comunicazione asseverata.
      Per la questione delle due imprese l'obbligo dovrebbe venire in meno perché una delle due è una ditta individuale. Buona serata e grazie ancora!

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    3. i lavori che si appresta a fare sono di manutenzione ordinaria; l'unica cosa che potrebbe essere non MO sarebbe l'eventuale realizazione di un nuovo foro esterno per la caldaia o una vera e propria canna fumaria. Da come si tende ad interpretare il discorso delle ditte, il discorso vale se una è "lavoratore autonomo".

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  31. buonasera architetto,volevo esporle il mio caso.
    ho comprato casa e ho aperto una cil per manutenzione straordinaria.
    visto che sono del mestiere, impianto idrico-gas- elettrico li ho realizzati me medesimo. in accordo con la mia azienda, mi rilasceranno un asserzione di conformità che validerà il tutto a regola d'arte( visto che ho tutti i requisiti per l'installazione). visto per i lavori edili mi sono avvalso di una ditta esterna con regolare durc,che ha realizzato nuovo massetto ,buttato giù un muro e tirato su un altro, con pavimentazione bagno e cucina. il quesito era questo:
    la pavimentazione nuova parquet(che copre il 90% della casa) posso detrarla visto i lavori svolti?

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  32. buonasera architetto,volevo esporle il mio caso.
    ho comprato casa e ho aperto una cil per manutenzione straordinaria.
    visto che sono del mestiere, impianto idrico-gas- elettrico li ho realizzati me medesimo. in accordo con la mia azienda, mi rilasceranno un asserzione di conformità che validerà il tutto a regola d'arte( visto che ho tutti i requisiti per l'installazione). visto per i lavori edili mi sono avvalso di una ditta esterna con regolare durc,che ha realizzato nuovo massetto ,buttato giù un muro e tirato su un altro, con pavimentazione bagno e cucina. il quesito era questo:
    la pavimentazione nuova parquet(che copre il 90% della casa) posso detrarla visto i lavori svolti?

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    1. Se si è presentata una CIL secondo me no, se si è presentata una CILA, cioè con spostamento di tramezzi, allora si.

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  33. Buonasera architetto. Oggi ho chiamato il geometra  è mi ha confermato che nella cil aperta(per manutenzione straordinaria   articolo 6 comma 2 edilizia libera) le spese sostenute edili,porte e parquet si possono portare in detrazione...cortesemente mi potrebbe dire se è nel torto? inoltre ha voluto il durc di tutti..aspetto una sua risposta. Buonaserata

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    1. Se ha depositato una CILA, cioè comunicazione inizio lavori ASSEVERATA allora si, può detrarre anche il parquet. Insomma deve aver fatto opere di manutenzione straordinaria, come appunto spostamento tramezzi interni.

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  34. Buongiorno Archiktetto, approfitto della sua cortesia e competenza per esporre il mio caso. la mia abitazione (rìtrattasi di villette a schiera degli anni '50) è stata ricavata suddividendo in due parti una precedente proprietà. Pertanto al momento l'armadio per i contatori dell'aqua è sul muro dell'altra prorietà e le tubazioni dell'acqua (sia la mia che quella del mio vicino) passano al di sotto della proprietà del mio vicino.
    Ho avuto una rottura del tubo principale dell'acqua che collega il contatore con la mia proprietà e pertanto sono costretto a realizzare un nuovo impianto, con tubo interrato nel mio cortile che sarà allacciato al contatore acqua SPOSTATO IN DIVERSA POSIZIONE poichè non altrimenti raggiungibile senza sfondare la casa del vicino o la strada esterna (che è comunale...).
    Volevo sapere se posso considerare questo una manutenzione straordinaria (come a me sembrerebbe) e nel caso se potrò detrarre anche le spese notevoli richieste dal gestore per lo spostamente del contatore acqua con ìnuovo allaccio alla rete.
    La ringrazio e la saluto cordialmente

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    1. le opere possono intendersi come detraibili, perché si tratta del mantenimento in efficienza di un impianto: il caso di specie però non mi è mai capitato pertanto suggerisco di interpellare l'agenzia delle entrate, magari con una domanda a risposta scritta.

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    2. grazie per la velocissima risposta, quindi se ho capito bene il lavoro (pozzetti, scavi per posa nuova tubazione ecc) può essere detraibile come manutenzione straordinaria, mentre il dubbio sul quale interpellare l'agenzia delle entrate è quello della eventuale detraibilità "anche" delle spese sostenute per il nuovo allaccio alla rete acqua, lavoro eseguito dal gestore municipale, è così?
      Provvederò senz'altro a contattare l'AdE in forma scritta poi sarò lieto di condividere la risposta su questo forum.
      Grazie ancora e buona giornata!

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    3. il dubbio cel'ho per tutto il lavoro, comunque teoricamente dovrebbe essere detraibile.

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  35. Gentile Arch. Campagna, rispolvero questo post aggiornato al 2014 in relazione alla proroga fino al 2016 e per abusare della sua estrema disponibilità chiedendole un'informazione sul rifacimento dell'impianto elettrico: sono in procinto di condurre un appartamento con impianto elettrico non a norma. Se intendessi rifare l'impianto elettrico della sola cucina poiché sottoposto a carichi maggiori del resto della casa, potrei fruire delle agevolazioni fiscali? In altre parole, devo rifare l'intero impianto o posso limitarmi a parte di esso per essere eleggibile delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione? peraltro, se tale intervento rientrasse in manutenzione straoridanria, potrei accedere anche al bonus mobili.
    La ringrazio per l'attenzione
    LV

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    1. credo che si possa considerare detraibile il rifacimento dell'intero impianto, e non di singole porzioni. comunque dato che di recente stanno dando interpretazioni leggermente diverse da quanto detto in passato, le suggerisco di fare un interpello all'agenzia delle entrate.

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    2. Grazie per la risposta. Ovviamente, l'AdE interpellata tre volte (tramite call center) ha dato tre differenti interpretazioni a riguardo.

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    3. suggerisco allora di inviare un interpello a risposta scritta (rispondono via email dopo qualche giorno) in modo tale da avere almeno un qualcosa di scritto.

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  36. Salve,
    a me comunque sembra che quando l'Ade parla di "integrazione di servizi igienico-sanitari" ci stiano dentro un bel po' di cose e non necessariamente il rifacimento totale dell'impianto del bagno.
    Per esempio: l'integrazione di un nuovo allaccio idrico per una doccia a parete da ricavarsi nell'angolo della vasca forse sarebbe comunque un'integrazione, un'innovazione di per sé già atta a definire l'intervento come manutenzione straordinaria e non più solo ordinaria (non è una sostituzione, né riparazione, né rifacimento).
    Cosa ne pensate?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ci sono circolari anche recenti che specificano che, per loro, le opere incentivabili sono limitate ai completi rifacimenti.

      Elimina
    2. Mi riferivo proprio a quanto reso più chiaro con la
      CIRCOLARE N. 3/E 02/03/2016 (1.6 Spese per sostituzione sanitari).

      Interpretandola alla lettera, basterebbe un intervento "superiore" (ergo anche rifacimento/innovazione delle tubature e del massetto) per giustificare la sostituzione dei sanitari.
      la circolare non specifica che l'intervento debba essere necessariamente totale, ma dice che ad esempio il rifacimento integrale dell'impianto rientra in questa tipologia.

      Inoltre, l'intervento descritto sopra, al mio modesto avviso (non tecnico, ma solo logico) resta sempre configurabile come "Integrazione di servizi igienico-sanitari".

      Per finire - e a scanso di equivoci - io credo che la Guida alle ristrutturazioni dell'ADE sia al momento lo strumento che chiarisce meglio questo quesito.
      Nel dettaglio delle opere più comuni ammesse a detrazioni sono infatti inserite le seguenti:

      "Impianto idraulico: Sostituzione o riparazione con innovazioni rispetto al preesistente."
      "Sanitari: Sostituzione di impianti
      (la sostituzione degli apparecchi sanitari è detraibile
      solo se integrata o correlata a interventi maggiori per i quali spetta l’agevolazione)"
      Ergo se sostituisco/integro le tubazioni posso detrarre anche gli apparecchi interessati, ma non dice che devono necessariamente essere tutti quelli del bagno.

      (pag. 27 e 28 aggiornamento marzo 2016 di Fiscoinforma http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/pdf+guide+agenzia+informa/Guida_Ristrutturazioni_edilizie.pdf).

      Comprendo che siamo in un caso limite, ma allo stato attuale i margini per la detrazione potrebbero essere più ampi e non vincolare a un rifacimento totale.

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  37. Salve architetto e complimenti per la sua disponibilità e l'ottimo servizio offerto!
    Ho letto vari post e commenti sulla questione delle ristrutturazione e delle detrazioni, ma mi permangono ancora dei dubbi.
    Ho acquistato un immobile (Roma) e mi accingo a farci qualche lavoro di ristrutturazione. Tra gli interventi che dovrei fare c'è la chiusura di una porta interna. Se non ho capito male questo intervento dovrebbe rientrare nella ristrutturazione straordinaria e richiedere la CILA.
    In questo caso posso far rientrare anche gli altri interventi sulla casa (rasatura e tinteggiatura di tutte le pareti, rifacimento cucina, spostamento punti luce, ecc.) come opere di ristrutturazione straordinaria e quindi includerle nel computi per il bonus?
    Sto inoltre valutando la possibilità di rifare i bagni: altro intervento che se non ho capito male dovrebbe rientrare nella ristrutturazione straordinaria e richiedere una CILA.
    Con questi interventi dovrei poter accedere anche al bonus mobili, è corretto?
    Grazie in anticipo e ancora complimenti per il blog!

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    1. secondo l'interpretazione più diffusa, è sufficiente che una sola opera sconfini nella manutenzione straordinaria per far si che tutte le altre opere, anche se individualmente classificabili di manutenzione ordinaria, diventino detraibili.

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  38. Architetto buona sera
    Sono disperato....nessuno riesce a darmi una versione cooerente al quesito . Ho interpellato il numero dell'agenzie delle entrate più volte.. ognuno mi ha fornito una versione diversa!! devo sostituire tutti gli infissi esterni ( compreso tapparelle) del mio appartamento. Cambio tipologia da legno vetro singolo a doppio vetro in PVC. Premetto che il Comune dove vivo la ritiene manutenzione ordinaria e mi ha fatto compilare modulo per edilizia libera. Devo anche acquistare i mobili per questa casa. Secondo lei posso o non posso beneficiare della detrazione del 50% per manutenzione straordinaria ( recita pare in tal modo la guida 2016) ed usufruire del bonus mobili?
    La ringrazio per la Sua cortesia.
    Mauro

    RispondiElimina
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    1. in una delle ultime circolari dell'AdE era trattato un caso simile: non è proprio uguale al vostro, ma secondo me similare. Non so ritrovare questa circolare, dovreste spulciare quelle degli ultimi tre-quattro mesi.

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  39. Architetto buonasera, non mi dilungo in meritatissimi complimenti e vado al dunque. L'ultima guida dell'agenzia è molto chiara e analizza diversi casi, non facendo più rierimento ai titoli edilizi ma solo al tipo di intervento. Il mio quesito in realtà lambisce l'argomento delle detrazioni e ricade nell'ambito delle autorizzazioni. Se rifare completamente gli impianti di un bagno è manutenzione straordinaria, e questo è quanto si deduce dalla nuova tavola sinottica degli interventi edilizi pubblicata dal municipio 9, devo presentare una cila; la cila sarà completa di elaborato grafico, ma cosa disegno nel post operam se non intervengo sui tramezzi?
    Grazie mille
    Alessandro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. l'agenzia delle entrate mantiene una definizione di interventi edilizi che non è del tutto coerente con le definizioni edilizie. per queste ultime, il rifacimento di un bagno è manutenzione ordinaria che non richiede alcun titolo.

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    2. in realtà, come le dicevo, secondo le definizioni edilizie, e a quanto pare anche secondo il tecnico del municipio 14, il rifacimento completo di un bagno è MS e va fatta una CILA. La perplessità è nell'elaborato grafico: ante e post uguali?

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    3. non capisco il senso: se non si toccano pareti nè la porta del bagno, è manutenzione ordinaria e non richiede elaborati.

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    4. Quindi, ricapitolando (ancora una volta), è lecito affermare che per opere di rifacimento di un bagno (rifacimento impianto idrico ed elettrico, controsoffitto, rimozione e rifacimento pavimenti e rivestimenti) e sostituzione di infisso esterno non va fatta nessuna pratica edilizia? Grazie

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    5. se il controsoffitto è omogeneo e va ad abbassare l'altezza originaria, in teoria servirebbe la CILA; per il resto no, se non c'è modifica della posizione delle pareti o delle porte interne.

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    6. Si, è un controsoffitto piano in cartongesso, l'altezza originaria scende da 280 cm a 265 cm circa.

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  40. infatti ieri il tecnico del municipio ha fatto marcia indietro, ma prima mi aveva chiesto una cila, e andando a leggere per bene le definizioni del dpr aggiornato il dubbio è lecito. Al link sottostante trova il nuovo schema riepilogativo sugli interventi edilizi, sicuramente già lo avrà, altrimenti spero possa essere utile a lei e a tutti, alla riga C.7 c'è la definizione ambigua
    http://www.comune.roma.it/resources/plugins/jptrasparenza/appr/Schema%20riepilogativo%20interventi%20e%20procedure%20marzo%202015_1890_4.pdf
    Grazie e buon lavoro.

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  41. Saluti da Riga!
    Grazie per l'informazione super!

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  42. Gentilissimo Architetto,
    Secondo lei le fatture che dovranno poi essere detratte devono contenere precise indicazioni dei lavori che sono stati eseguiti? Ho già pagato due fatture di acconto con la sola dicitura: acconto prima tranche 30% .

    La ringrazio molto

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    1. se le fatture fanno riferimento ad un contratto ed un capitolato, possono anche essere generiche, altrimenti è meglio se sono maggiormente dettagliate

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  43. Gentile Architetto
    Cercando nel web ho trovato il suo blog e le chiedo un chiarimento:
    - in un appartamento dovrei ristrutturare le 2 camere dei ragazzi sostituendo il pavimento in parquèt e ritinteggiare le pareti, forse un paio di prese elettriche e cambio di tutto il mobilio. Non devo spostare tramezzature ma - importante - devo sostituire tutti gli infissi esterni di casa con nuovi a doppio vetro in pvc ecc ecc...mi sembra di capire che non rientro in manutenzione straordinaria fuorchè per gli infissi per i quali posso usufruire del 65% giusto? Anche l'eventuale bonus mobili non ne posso usufruire vero?
    Grazie e buon lavoro

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    1. io tenderei a confermare quello che scrive ma ci sono state delle risposte date dall'agenzia delle entrate che invece andavano nella direzione diversa: le finestre potrebbero accogliere anche altre detrazioni. Secondo me in questi casi dubbi è sempre preferibile porre un quesito ben circostanziato con risposta scritta all'agenzia delle entrate.

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  44. Caro Marco,
    ho un dubbio riguardante il rifacimento degli impianti:
    in caso di sola ristrutturazione dell'impianto elettrico e di condizionamento (quindi aggiunta e spostamento di punti luce, aggiunta di bocchette per il condizionamento, sostituzione della caldaia con una più performante e aggiunta di pannelli solari (conformi al decreto che li rende esenti dall'autorizzazione paesaggistica)) è necessario presentare una CIL/CILA?
    Grazie mille!

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    1. per i pannelli solari a seconda dei casi può servire un titolo; per il resto, il condizionamento interno di per sè non richiede una istanza ma può rendersi necessaria per le opere murarie accessorie.

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  45. .... considerato che la finalità è la correttezza della pratica per la detrazione fiscale.

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  46. Architetto buonasera sono un collega,
    le chiedo una conferma, non riuscendo a chiarirmi le idee altrove, chiedo a lei: ad oggi, spostare una cucina da un ambiente all'altro di un appartamento (non trattandosi di integrazione e manutenzione di impianti tecnologici ma di nuovo impianto idrico) è una manutenzione straordinaria e quindi richiede CILA (a Roma)?
    E se invece l'impianto della nuova cucina viene realizzato non ex-novo ma sfruttando l'impianto del bagno adiacente alla cucina?...diventa integrazione di impianto e quindi rientra nell'attività libera?

    Capisco che sembra di voler spaccare il capello, ma le sfumature talvolta cambiano l'interpretazione.

    Grazie

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    1. per me prevale sui discorsi impiantistici il fatto che un ambiente passa dall'essere una cucina ad essere qualcos'altro, e dunque cambiano le prescrizioni di regolamento edilizio su quell'ambiente (per esempio una cucina può essere più piccola di 9mq perché il minimo normativo è 15 metri cubi e dunque dipende dall'altezza, mentre una stanza deve essere almeno 9mq indipendentemente dall'altezza interna). dunque a mio parere è soggetto a CILA, anche senza che vi sia demolizione di pareti, perché deve esserci un progettista che attesti che quello spazio, convertito in altro, rispetti le norme igienico-sanitarie. Potrei comunque essere smentito.

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    2. Giusto. Non avevo pensato alla necessità di attestare la conformità alle normative, non tanto per la nuova cucina, quanto per la nuova camera.
      Grazie per la veloce risposta.

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  47. Gentile architetto, il rifacimento dell'impianto elettrico e idrico di un appartamento, con rifacimento del bagno esistente, del massetto di tutta casa e nuova pavimentazione, sono dunque opere di manutenzione ordinaria: è oggi, 20 aprile 2018, necessaria una qualche comunicazione al comune per queste opere oppure no, e le opere impiantistiche descritte ritiene siano agevolabili? grazie in anticipo

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    1. mi spiace ma sul punto ad oggi non c'è sufficiente chiarezza per poter essere sicuri dell'interpretazione: consiglio di contattare l'agenzia delle entrate e farsi dare da loro una risposta.

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    2. grazie MArco. E sull'eventuale lettera di comunicazione al Municipio..?

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    3. se sono opere che rientrano nell'attività totalmente libera, si può inviare la relativa comunicazione facoltativa.

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    5. grazie ancora del prezioso aiuto

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  48. Ciao Marco, grazie come sempre per i tuoi articoli che sono spesso di grande aiuto.
    Ho presentato una CILA un paio di mesi fa per la ristrutturazione di un monolocale il cui bagno era privo di antibagno.
    Ho deciso di presentare la CILA perché dovendo rifare il bagno mi sembrava la cosa più corretta. A livello di tramezzi ho solo realizzato una nicchia nel bagno. Ora il comune mi ha scritto che la CILA presentata non è valida in quanto non ci siamo adeguati alla normativa vigente che prevede, qui a Milano, la realizzazione di un antibagno.
    Ora, i lavori sono completati e devo cercare di capire come risolvere il problema. Un'ipotesi potrebbe essere quella di chiudere la nicchia e chiedere di annullare la CILA?
    Possibile che non ci siano deroghe per un monolocale così piccolo (24 mq) e che sia obbligatorio realizzare l'antibagno?
    Infine: se riuscissi ad annullare la CILA e a fare solo una manutenzione ordinaria avrei sempre l'obbligo di adeguarmi alla normativa vigente?
    Ti ringrazio per le tue risposte

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    1. la situazione senza anti-bagno potrebbe essere legittimata antecedentemente all'entrata in vigore dell'obbligo di anti-bagno, ma non conosco così in dettaglio l'evoluzione storica della normativa milanese dunque dovresti rivolgerti ad un tecnico del posto. Se la precedente legittimità è conforme all'ante-operam della CILA, potresti fare un ripristino a quel precedente stato autorizzato: in questo caso il comune non dovrebbe obbligarti all'adeguamento, perché il ripristino, per legge, deve essere fatto "ad un esatto stato di progetto" anche se sulla questione possono esserci punti di attrito. a mio parere nella manutenzione ordinaria non vi è obbligo di adeguamento al regolamento edilizio vigente, fermo restando il rispetto delle norme di settore sugli impianti.

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  49. Buongiorno.
    Ho un dubbio riguardo le agevolazioni fiscali e i titoli abilitativi da chiedere al Comune. Dall' uscita del Decreto Infrastrutture del 2 marzo 2018 in cui riporta l' elenco non esaustivo delle principali opere eseguibili in edilizia libera, si legge che sono compresi in edilizia libera anche l'integrazione dell' impianto elettrico e l' integrazione dell' impianto igienico e idro-sanitario.
    Sulla guida delle ristrutturazioni edilizie per agevolazioni fiscali emanata dall' Ade (febbraio 2018) si legge a pag.5 che tra gli interventi di manutenzione straordinaria che permettono di usufruire delle agevolazioni fiscali e' ricompensa la realizzazione e integrazione dei servizi igienico/sanitari. Inoltre a pag.31 nell' elenco dei lavori agevolabili si legge che è prevista la sostituzione o integrazione per messa a norma.
    Alla luce di quanto esposto le chiedo conferma che per effettuare l' integrazione dell' impianto igienico/sanitario e l' integrazione dell' impianto elettrico per messa a norma non sia necessario alcuna comunicazione al Comune e comunque tali opere rientrano tra le opere agevolabili utili per chiedere le detrazioni.
    La ringrazio anticipatamente.

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    1. a pag.31....mi riferivo alla dicitura "sostituzione o integrazione dell' impianto elettrico"

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    2. non posso esprimermi sul se detti interventi siano o meno effettivamente detraibili, perché l'agenzia delle entrate non lo ha mai chiarito in modo definitivo. Se parliamo di interventi di modifica o anche rifacimento di impianti all'interno di abitazioni o locali commerciali, senza nuovi elementi esterni, da un punto di vista edilizio generalmente si rimane all'interno dell'attività libera, salvo casi particolari e da valutare.

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    3. Grazie per la risposta.
      Quindi nella guida alle ristrutturazioni dell' Ade dove dice che l' integrazione degli impianti elettrici e igienico/sanitari sono detraibili.....cosa si intende per integrazione?

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    4. a mio parere occorre che l'agenzia chiarisca bene cosa intende, e che vengano delimitati con maggiore dettaglio i termini dell'eventuale detraibilità di questi interventi.

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    5. sono pienamente d'accordo.
      Per le detrazioni fiscali riguardanti il rifacimento integrale del bagno e la sostituzione dell'impianto elettrico non servono titoli abilitativi, basta l'autodichiarazione di inizio lavori?

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  51. Buongiorno architetto, sono una collega e vorrei confrontarmi con lei su un intervento di modifica di un impianto termico autonomo di una villetta a Roma.
    Un mio cliente ha una colonna dell'impianto termico non funzionante e l'idraulico ha proposto di creare una nuova colonna parallela. Gli è stato detto che questo tipo di intervento rientra nelle detrazioni.
    La guida dell'Agenzia delle Entrate, aggiornata al 2019, riporta tra gli interventi ammissibili a fruire delle detrazioni per le singole unità abitative: Impianto di riscaldamento autonomo interno (...) Riparazioni con ammodernamenti e/o innovazioni.
    Cosa si intende con ammodernamenti e innovazioni? Potrebbe questo caso rientrare in questa categoria? O si tratta di semplice manutenzione ordinaria dell'impianto esistente, visto che non viene modificata la caldaia e non cambia l'efficienza energetica?
    Nel caso rientrasse in una categoria detraibile quindi è necessario presentare una cila, anche se non ci sono spostamenti di tramezzi nè nulla di visibile su una planimetria ante/post operam? E soprattutto alla cila va allegato un progetto dell'impianto in oggetto?
    Trovo come sempre indicazioni contrastanti e vorrei un parere per capire cosa rispondere al cliente.
    La ringrazio

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    1. l'argomento è purtroppo diventato talmente di così vaga interpretazione, che ho deciso di non esprimermi più nel merito: suggerisco sempre di volta in volta di fare direttamente un interpello all'agenzia delle entrate, nell'attesa che si faccia davvero chiarezza sulla questione.

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  52. Salve architetto, se ho ben capito dalle varie risposte per avere le detrazioni sarebbe necessario l'intervento di un tecnico? Ho un mini appartamento in cui vorrei invertire bagno e cucinino quindi in pratica rifare gli impianti idraulico ed elettrico dell'appartamento con rifacimento della pavimentazione. Toglierei solamente una porta e amplierà l'apertura, lasciandola a vista, della cucina. Tutti questi lavori sarebbero detraibili al 50%? La ringrazio anticipatamente per la risposta.
    Nicola

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    1. se modifica il rapporto tra cucina e soggiorno, l'intervento necessita di una CILA dunque in tale caso ritengo che diventi tutto detraibile, se sussistono tutti gli altri presupposti.

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  53. Salve architetto, come sempre i suoi post sono molto esaustivi. Volevo chiederle a proposito di questo argomento se secondo lei la trasformazione di una porta a battente in porta scorrevole nel vano bagno e lo spostamento dei sanitari, rifacimento del massetto e sostituzione vasca da bagno possano rientrare in lavori di manutenzione straordinaria per il comune di Roma.

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    1. secondo me no, finché la posizione della porta rimane esattamente quella.

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  54. Buonasera architetto, grazie dei suoi post che sono sempre utilissimi. Immagino ci siano stati aggiornamenti negli anni e avrei quindi una domanda su questo argomento: una cliente deve effettuare dei lavori in casa che prevedono sostituzione infissi, pavimento, finiture, impianto di riscaldamento autonomo, ma non prevedono opere di muratura. Per godere delle detrazioni fiscali è necessario presentare una CILA? Nel caso mi venisse chiesto di presentarla ugualmente, è necessaria a fine lavori la presentazione dell'aggiornamento catastale? Cosa ne pensa?
    Infine, un ultimo dubbio: poichè dall'attuale impianto centralizzato, la cliente si staccherà per realizzare un impianto autonomo, sarà necessaria la presentazione della legge 10? Grazie

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    1. il distacco dal centralizzato è un nuovo impianto qiundi secondo me serve la legge 10. attenzione alle altre implicazioni non secondarie, non ultimo il fatto che il distacco non può avvenire se si realizza un nuovo impianto a caldaia e l'obbligo di consegnare al condominio una relazione in cui si dimostra la non compromissione del resto dell'impianto. la CILA va presentata se ci sono opere che la richiedono, altrimenti no; non va presentata "solo" perché si devono chiedere le detrazioni fiscali. comunque già solo gli infissi, se con qualche elemento diverso dagli originali, la richiederebbe.

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Grazie per il commento. verifica di essere "nell'argomento" giusto: ho scritto diversi post su vari argomenti, prima di commentare controlla che il quesito non sia più idoneo ad altri post; puoi verificare i miei post cliccando in alto nel link "indice dei post". I commenti inseriti nella pagina "chi sono - contatti" non riesco più a leggerli, quindi dovrete scrivere altrove: cercate il post con l'argomento più simile. In genere cerco di rispondere a tutti nel modo più esaustivo possibile, tuttavia potrei non rispondere, o farlo sbrigativamente, se l'argomento è stato già trattato in altri commenti o nel post stesso. Sono gradite critiche e più di ogni altro i confronti e le correzioni di eventuali errori a concetti o procedure indicate nel post. Se hai un quesito delicato o se non riesci a pubblicare, puoi scrivermi in privato agli indirizzi che trovi nella pagina "chi sono - contatti". Sul blog non posso (e non mi sembra giusto) pubblicare le mie tariffe professionali: scrivimi un email per un preventivo senza impegno. Grazie.