La sentenza nasce dalla diatriba tra due confinanti: il proprietario di un edificio fatiscente costruito in aderenza ad un altro decide di demolire la costruzione e di ricostruirla. Il nuovo edificio viene realizzato sempre in aderenza al confinante, ma viene però realizzato con una superficie maggiore (30%) ed anche leggermente più alto. Il proprietario del fondo adiacente contesta che la costruzione si configura come "nuova costruzione" e non come "ristrutturazione" e, pertanto, occorre rispettare la distanza di cinque metri dal confine, intimando dunque al confinante di arretrare la costruzione entro il limite imposto. La sentenza darà ragione al confinante ed intimerà al vicino che ha edificato di demolire l'edificio ed arretrarlo entro i limiti normativi, facendo leva sulla definizione che verrà data di ristrutturazione edilizia e demolizione e ricostruzione.
Dunque alla luce di questa sentenza possiamo delineare i seguenti concetti:[...] la semplice constatazione dell'aumento plano-volumetrico rispetto al ricostruito espunge l'opera in oggetto dall'ambito della ristrutturazione edilizia, configurandola come nuova costruzione. In presenza della quale si riespande la tutela ripristinatoria, mediante demolizione o arretramento, non essendo concesso ai regolamenti locali di incidere, neppure indirettamente attraverso la previsione di soglie massime d'incremento edilizio, sulle anzi dette nozioni normative e sui rimedi esperibili nei rapporti interprivati.
- se la ristrutturazione edilizia non ammette aumenti di SUL nè di volume, neanche per piccolissime variazioni, è "pericoloso" utilizzarla per tali scopi laddove i comuni - come Roma - lo consentono perché in caso di contenzioso che arrivi in cassazione, si arriverà ad avere torto anche se si è ottenuto legittimamente il titolo richiesto. Suggerisco quindi nei casi di ampliamento di SUL o di volume, anche modestissimi, di orientarsi a presentare dei permessi sempre come nuova costruzione o ampliamento, anche se ciò comporta il passaggio dalla DIA al PdC.
- il non rispetto delle distanze può essere autorizzato solo laddove si provvede ad eseguire una demolizione ed esatta, identica ricostruzione del fabbricato, mantenendo i fili esterni, le altezze, le forme. Laddove si preveda aumento di SUL o di volume, l'intervento si configura come nuova costruzione e diventa pertanto obbligatorio rispettare le distanze.
- Per diretta conseguenza, se si effettua demolizione ed esatta ricostruzione ma ricollocando il fabbricato all'interno del lotto, si configura sempre come nuova costruzione e dunque torneremmo agli obblighi di rispetto delle distanze (questa è una mia deduzione, non direttamente contenuta nella sentenza).
- le opere che in qualche modo incidono sulla sagoma esterna del fabbricato ma non le superfici, come per esempio le tettoie, devono sempre rispettare le distanze, anche se possono rientrare nella definzione di ristrutturazione edilizia in quanto appunto non producono aumenti di volume o superficie.
Gentile collega, ti chiedo un parere sulla possibilità di costruire in aderenza ad altro fabbricato già costruito. Qualche anno fa progettai un piccolo fabbricato in aderenza al confine. In tale occasione il Comune chiese una scrittura privata tra le parti con reciproco assenso alla costruzione in aderenza al confine. Ad oggi il tema è differente. Già esiste una costruzione in aderenza al confine (per la quale non si rintraccia alcuna atto privato di assenso). Dovendo costruire un ampliamento in aderenza (ovviamente non ci sono finestre sulla facciata del confinante), secondo te posso farlo senza richiedere assenso ed avvalendo di un reciproco diritto di cui l'altro si è già avvalso, non so quanto legittimamente, in epoca più o meno remota? Grazie
RispondiEliminami sembra che da un punto di vista civilistico si possa fare, ma sinceramente consiglio di andare a spulciare le sentenze in materia, che sono copiose anche se datate. Bisogna però valutare attentamente le eventuali prescrizioni urbanistiche.
EliminaGrazie molte per l'attenzione. Studierò approfonditamente il tema delicato
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