giovedì 19 novembre 2015

controsoffitti, cartongesso e pratiche autorizzative

Molto spesso nelle ristrutturazioni edilizie si realizzano degli elementi in cartongesso, siano essi controsoffitti, contropareti (magari per isolamento), velette luminose o anche veri e propri soppalchi contenitivi. Secondo la mia esperienza, non sempre questi elementi devono necessariamente essere indicati nelle pratiche edilizie e, parallelamente, non necessariamente serve una pratica edilizia per realizzare alcune di queste strutture.


Comincerò col dire che non c'è una normativa o un riferimento nazionale relativamente a questo ambito d'intervento, tuttavia potrebbero esserci realtà locali, regionali o comunali, che possono aver legiferato in materia: per esempio potremmo trovare alcuni regolamenti edilizi che hanno stabilito quali opere vadano in autorizzazione e quali altre invece no.

Come al solito in questo blog, mi focalizzerò sulla città di Roma, città dove opero professionalmente. Roma ha un vecchio regolamento edilizio nel quale non è descritto nulla di significativo riguardo ai controsoffitti, ma esiste una circolare dipartimentale a cui si fa generalmente riferimento per alcuni interventi più in dettaglio. Ritenendo inutile fare dei discorsi generalizzati su ambiti di intervento anche spicciolo, farei una sorta di raggruppamento in paragrafi.

OPERE CHE POSSONO ESSERE FATTE SENZA ALCUN TITOLO
o, anche, opere che se previste all'interno di una ristrutturazione che già di per sè prevede una CILA, possono essere del tutto omesse, salvo valutazione del tecnico progettista. In questa categoria generalmente rientrano quegli elementi che, per un motivo o per un altro, possono essere assimilati all'arredo mobile.

  • mobilio realizzato in cartongesso, se inteso come mobili tv, librerie, et simila. Valgono solo elementi "aperti" che non possano essere considerati vani chiusi accessibili con porta.
  • velette in cartongesso finalizzate esclusivamente a produrre effetti luminosi o ribassamenti localizzati o perimetrali di ambienti, per esempio anche per nascondere una tubazione impiantistica: in questo caso i ribassamenti possono anche essere fatti ad altezza inferiore a 270cm (o 240 nei bagni e ripostigli) purché appunto non riguardino la superficie dell'intero ambiente ma siano limitati ad alcuni settori o ad alcune pareti
  • elementi architettonici come testiere di letti sagomate, quinte sceniche, elementi orizzontali sempre finalizzati alla produzione di effetti luminosi 
  • finti archi o finte piattabande, se realizzati all'interno di aperture murarie già autorizzate
OPERE CHE NON NECESSITEREBBERO UNA CILA SPECIFICA
ma che, nel caso in cui sono previste in una ristrutturazione che già prevede una CILA, si può valutare se rappresentare (la valutazione spetta al tecnico progettista che incaricherete).

  • ribassamenti uniformi di interi ambienti a fini estetici o di isolamento acustico o termico, anche se privi di illuminazione. Il ribassamento non può creare ambienti più bassi di 270 cm (a meno che non siano finalizzati al contenimento dei consumi energetici: in tal caso c'è una deroga nel nuovo decreto energetico di 10cm) o di 240cm se riferiti a bagni e ripostigli
  • controfodere in cartongesso su pareti interne, a scopo di isolamento acustico o termico
  • spallette murarie di dimensioni modeste (20/30cm) 
  • elementi di arredo in cartongesso di dimensioni importanti, come per esempio una libreria in muratura che occupa una intera parete; scaffalature di profondità importante
  • nicchie, finti archi o finte piattabande, se per farli occorre realizzare modeste spallette
  • rialzi di pavimentazioni effettuate a scopo estetico o per passaggi impiantistici, realizzati con pavimentazioni flottanti o anche con sistemi costruttivi simili al cartongesso (attenzione a rispettare sempre l'altezza di 240cm)
OPERE CHE NECESSITANO UNA SCIA O UNA CILA
anche indipendentemente dal fatto se si realizzano contestualmente ad altre opere edilizie che necessitano una istanza urbanistica
  • pareti in cartongesso e spallette di dimensioni importanti (CILA)
  • librerie o elementi equiparabili all'arredo che, chiudendo interamente un vano, vanno a creare una separazione che produce due ambienti distinti (CILA)
  • interi ambienti, per esempio cabine armadio o ripostigli realizzati come ambienti chiusi dotati di porta (CILA)
  • soppalchi e palchettoni in cartongesso finalizzati allo stivaggio di oggetti (CILA o SCIA, a seconda del municipio) - attenzione a rispettare sempre l'altezza di 240cm.
Il presente post, sebbene basato sull'esperienza professionale dell'autore, tratta argomenti che possono trovare diversa applicazione nei vari contesti, per i motivi più svariati: sollevandomi dunque da qualunque responsabilità in caso in cui quanto descritto non sia pienamente rispondente a realtà, vi rimando alle valutazioni del vostro tecnico di fiducia.

103 commenti:

  1. Gentile Arch. Campana
    le porgo una semplice domanda.
    considerando l'art. 41 del R.e.c. di Roma è possibile realizzare un contro-sofftitto a 2.70 in cucina, mantenendo i 15 mc previsti?
    Geom. CAVATERRA

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    1. il RE dice che la cucina non deve essere più bassa degli altri ambienti, comunque secondo me è coerente con le norme l'abbassamento della cucina a 270cm mantenendo la cubatura minima e la finestratura prescritta.

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    2. Buonasera architetto, potrebbe indicarmi cortesemente il riferimento normativo della circolare dipartimentale del comune di Roma a cui fa riferimento sopra? Grazie mille

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    3. non è una circolare ma il regolamento edilizio di Roma, che si può trovare facilmente cercando con google.

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    4. Nel regolamento edilizio purtroppo non è presente l interpretazione che lei ha scritto nell' articolo. A me servirebbe il riferimento normativo per sostenere che benché nella cila ho inserito di voler fare una spalletta in cartongesso su una parete per mettere un mobile/libreria, durante i lavori di ristrutturazione ho ritenuto di costruirlo sulla parete di fronte è per non ripresentare di nuovo la cila.
      Grazie mille

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    5. Sopra lo ha illustrato perfettamente ed è proprio il mio caso..."OPERE CHE NON NECESSITEREBBERO UNA CILA SPECIFICA
      ma che, nel caso in cui sono previste in una ristrutturazione che già prevede una CILA, si può valutare se rappresentare".mi servirebbe soltanto il.riferimento normativo per sostenerlo.

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    6. Non capisco, parliamo di altezze di ambienti, come da discussione iniziale, o di opere di manutenzione straordinaria (realizzazione spallette)?

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  2. Ciao Marco,
    mi trovo ad elaborare una dia in sanatoria per un appartamento sito all'interno del patrimonio Unesco di Roma. L'appartamento è articolato su tre piani: 4-5-6. Il quesito che ti pongo riguarda i piani 5-6, entrambi legittimati come residenziali da domanda di condono e relativa concessione edilizia in sanatoria ritirata. Nel catastale sanato del piano 5 c'è scritto che l'altezza interna è 2,70. Successivamente al condono, ma parecchi anni fa, la proprietà ha realizzato, negli ambienti del piano 5, dei controsoffitti uniformi per l'isolamento termico portando l'altezza dei locali a 2,60 e 2,52. Dovendo io oggi presentare una dia a sanatoria (per modifiche interne e di facciata) dovrei far realizzare, come opera di completamento, la rimozione dei controsoffitti per ripristinare l'altezza utile di 2,70 e poter quindi dichiarare che sono abitabili. La domanda quindi è: esiste una norma che deroga dall'altezza minima di 2,70 per edifici in centro storico oppure per il risparmio energetico? Se si che estremi ha? E ancora...se si, come tecnico che oggi deposita una pratica edilizia e che quindi deve dichiarare la funzione di isolamento termico di quei controsoffitti per poter, di conseguenza, derogare dall'altezza minima interna, cosa devo produrre? Non ho idea di come sia stato fatto l'isolamento al di sopra, quindi, secondo te, sarebbe opportuno fare un saggio con delle foto da allegare?

    Ti ringrazio e buon lavoro

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    1. l'attuale nuovo decreto ministeriale sul contenimento energetico ti consente di derogare di 10 cm, ma solo in caso di opere correttamente progettate con relazione legge 10. altre deroghe non mi risultano.

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  3. Salve architetto,
    In un living/cucina, in una CILA da presentare a Roma, in una porzione della zona cucina, a causa degli impianti (si prevede una isola), prevede un controsoffitto a 255 cm, mentre nel resto del locale, la zona living è a 300cm. È fattibile? O i 270cm sono comunque inderogabili?
    Grazie

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    1. come scritto nel post, se sono ribassamenti che non riguardano l'intero ambiente a mio avviso possono essere esclusi dal dover essere indicati. se vengono indicati nell'istanza, potrebbero essere oggetto di diniego perché inferiori ai 270cm.

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  4. Salve architetto,
    mi trovo nella situazione di dover asseverare la conformità di un appartamento con la situazione catastale.
    Sulla planimetria l'altezza degli ambienti è specificata come 3 mt, ma l'appartamento in oggetto ha un controsoffitto di tipo "ufficio" che rende gli ambienti alti 2.70 m ... posso asseverare ugualmente, considerando che l'unico ambiente senza controsoffitto ha la stessa altezza indicata sulla planimetria catastale?

    Grazie!

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    1. penso che sia asseverabile la conformità: in questi casi è un po a discrezione di noi tecnici.

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  5. Gentile Collega, ora non ricordo che mi disse che i divisori alti non più di 260 possono essere considerati arredo. per tempo mi sono basata su questa "diceria" ma voelndo aver la certezza mi sono accorta che c'è un vuoto normativo terrificante. Ora il problema si aggrava se si tratta di divisori per cabine estetiche o didivosori sempre alti 2,60 che dividono l'area di vendita dall'area magazzino. Come comportarsi?

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    1. la questione è molto poco chiara, non risultandomi esserci mai stata una delibera o una circolare che abbia chiarito in modo netto come comportarsi. Bisogna in questi casi vedere come la pensa il municipio, e regolarsi di conseguenza.

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  6. Buongiorno,
    Vorrei realizzare una parete divisoria in cartongesso su un locale commerciale. La parete serve per dividere la zona vendita con la zona assistenza. Quando il negozio è chiuso chiudo la porta a soffietto e non si vede niente sulla zona assistenza. Serve qualche permesso?

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  7. Mi sono dimenticato di dirvi che la parete sarà alta massimo 2,30 mt in quanto non può arrivare a soffitto perche ci sono i neon!

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    1. secondo l'interpretazione a mio avviso più corretta, serve una CILA e successiva variazione catastale. Se invece la separazione viene fatta con degli elementi che sono arredi in tutto e per tutto, allora sarebbe assimilabile all'attività libera.

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  8. Dovrei togliere un muro in cartongesso che divide un negozio da me affittato di 30 mq,questo muro è registrato al catasto, quanto costa toglierlo e chi deve pagare? Grazie

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    1. occorre una istanza edilizia di autorizzazione: deve contattare un tecnico qualificato che valuterà i costi in base alla situazione.

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  9. Ciao Marco, ho una domanda di cui non trovo una soluzione certa... ho necessita ai fini di isolamento acustico di istallare dei pannelli trasparenti in policarbonato al di sotto di un lucernario molto grande... una sorta di doppio infisso. Secondo te è attività libera o serve un titolo abilitativo? grazie per la tua disponibilità

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    1. se non si modifica l'apribilità (o non apribilità) del lucernario con l'intervento, mi sembra che può ricadere nell'attività libera.

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  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  11. Buona sera architetto, ho un quesito per il quale ho ricevuto pareri contrastanti: dovrei progettare una controsoffittafura in una chiesa (27x8 mq), a scopo puramente estetico: quale pratica seguire? Cosa presentare al comune?
    Grazie per la disponibilità!

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    1. secondo me rientra nella MS quindi segue il titolo di conseguenza, giusto per dichiarare che l'altezza utile che rimane è superiore a quella minima imposta. senti anche il comune che ne pensa.

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  12. Buona sera, qual'è la delibera a cui fa riferimento per valutare se le opere in cartongesso sono da segnalare in scia?

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  13. Buona sera, un parere. Ho un capannone di 800 mq e alto 8 mt, sto per costruire dei tramezzi in cartongesso con una altezza di mt 3 quindi non chiudo fino a tetto e comunque la illuminazione del capannone è con finestre a nastro lungo tutto il perimetro. Secondo lei debbo effettuare comunicazione al comune ?

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    1. in genere le pareti anche se non alte fino al soffitto configurano degli ambienti chiusi e modificano la distribuzione, per cui serve la comunicazione. Comunque sul punto non c'è uniformità di vedute quindi conviene che chiede conferma all'ufficio tecnico.

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  14. Buonasera architetto,realizzare
    un bancone bar in muratura, in un ambiente con soffitti di 4 mt, alto 1 mt secondo lei ha bisogno di essere dichiarato in cila?

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    1. tecnicamente se è in muratura non è un arredo ma una costruzione fissa, quindi andrebbe rappresentato nella CILA, ma è difficile che possano contestare una cosa del genere.

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  15. Salve arch.Campagna,
    innanzitutto grazie per i suoi preziosissimi post!
    Vorrei chiederle un parere: è stata presentata una cila per la ristrutturazione interna di un appartamento. L'altezza utile di quest'ultimo era di 3 mt e non varia nella pratica della cila. A seguito dell'installazione dell'impianto di riscaldamento a pavimento, tramite un gradino all'ingresso, si passa a quota 2,90mt.
    La mia domanda riguarda la variazione catastale, omettendo le altezze derivanti dai controsoffitti (rimanendo sempre nelle altezze consentite), si può direttamente scrivere nel docfa che l'altezza dell'intero appartamento è di 2,90mt, anche se sulla cila ciò non è stato notificato?
    Grazie mille
    Cordiali saluti

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    1. elaborati della cila e docfa secondo me devono sempre coincidere. in casi come questo è il tecnico che deve valutare cosa fare, dopo ovviamente aver esposto la cosa al committente.

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  16. Ciao Marco,
    ecco l'annoso dilemma: rappresentare o meno i controsoffitti in CILA e/o nella planimetria catastale.
    Mi spiego meglio: in un appartamento con soffitti alti 320 cm nei locali dei bagni e dei corridoi abbiamo realizzato controsoffitti per l'intero ambiente di altezz superiore a 240 cm. Se li rappresento in Cila specificando anche nelle sezioni che sono controsoffitti poi devo indicarne l'altezza anche nella planimetria catastale oppure in essa indico tutto a 320? Ma in quest'ultimo caso ci sarebbe discrepanza fra i due documenti..non so se sia meglio, a questo punto, non rappresentarli neanche nella CILA (sono controsoffitti sull'intero ambiente, non soppalchi...)
    Che ne pensi?

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    1. quando i controsoffitti riguardano l'intero ambiente, salvo casi particolari concordati con la committenza, li rappresento sempre, e così faccio anche nel successivo catastale. Comunque l'ultima evoluzione normativa parrebbe indicare che qualunque controsoffitto è attività libera, anche se ci andrei cauto.

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    2. Grazie nel frattempo li ho rappresentati e li presenterò in cila e nella planimetria catastale...un confronto con un collega è sempre prezioso.

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  17. Buongiorno, nella ristrutturazione di un negozio è stato realizzato un controsoffitto in quasi tutto il negozio ad eccezione di una piccola parte, abbassando l'altezza da 4.50 m a 3.30 m.
    Nella Variazione Catastale ho indicato l'altezza media pari a 3.30, indicando solo nella parte residua l'altezza di 4.50 m.
    Qualche collega mi ha fatto sorgere il dubbio che avrei dovuto indicare l'altezza senza controsoffitto, quindi pari a 4.50 m, ed indicare localmente l'altezza di 3.30 m negli ambienti più bassi, che però sono la maggior parte.
    Ho fatto correttamente o avrei dovuto fate il contrario?
    Grazie.

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    1. se un ambiente è uniformemente ribassato, io ritengo corretto indicare l'altezza al controsoffitto; se si tratta di controsoffitti a balconcino o altre strutture che non producono un ribassamento omogeneo, in genere si evita, salvo casi particolari.

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  18. Ciao Marco,
    sono sempre indecisa se inserire le altezze dei controsoffitti nella planimetria catastale.
    In Cila le ho inserite ma si capisce bene nelle sezioni che si tratta di controsoffitti e che l'interpiano ha un'unica altezza strutturale (mentre le altezze dei controsoffitti sono 3 nelle varie stanze). Nel fare la variazione planimetrica al Catasto bisogna inserire le varie altezze in planimetria specificando tra le note che si tratta di controsoffitti? C'è una normatica specifica del Catasto? Grazie

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    1. E poi di un'altra cosa... mi interessa il tuo parere. Qual'è il limite lassimo tra la variazione catastale e la fine lavori in Comune (alla quale la variazione va allegata)? Posso fare la variazione catastale ora scrivendo che i lavori sono finiti ieri e poi consegnare la fine lavori in Comune tra una decina di giorni, ovviamente allegando la planimetria catastale aggiornata e la stessa data asseverata in catasto?
      Grazie

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    2. in genere la planimetria catastale deve riportare le stesse indicazioni di quella allegata alla CILA, ma è chiaro che non tutte le informazioni servono, dunque bisogna selezionarle. non c'è una regola generale da seguire, comunque io faccio così: se gli elementi in cartongesso sono solo decorativi o comunque non coprono tutta la superficie dell'ambiente, li ometto; se invece sono dei ribassamenti omogenei di tutto un ambiente, valuto se inserirli o meno indicando la diversa altezza del vano. La legge non impone scadenze temporali, comunque, riprendendo il limite massimo dei 15gg dell'agibilità, io faccio sempre in modo che accatastamento e fine lavori abbiano la stessa data e vengano presentati con pochi giorni di differenza.

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    3. Grazie Marco,
      anche io alla fine ho ragionato allo stesso modo: indicando l'altezza ribassata in planimetria catastale (per gli ambienti in cui l'intera superficie è controsoffittata) ma specidicando nella relazione interna al docfa che si tratta di controsoffitti mentre l'altezza strutturale è costante.

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  19. Ciao Marco.... Se devo insonorizzate un locale intero con pannelli fonoassorbenti... Lì devo considerare in Cila come manutenzione straordinaria?

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    1. se in qualche modo incidono sui parametri edilizi tendenzialmente direi di sì.

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  20. Cosa vuoi dire con parametri edilizi?

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    1. altezza dell'ambiente, superficie calpestabile, rapporti aeroilluminanti, etc.

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  21. Buongiorno architetto e ancora tanti complimenti per il blog! Spero di non essere fuori tema con questa domanda: nel mio progetto prevedo 2 muretti nel bagno h. 90/100 cm. e un setto alto 2 mt, che chiude in parte la doccia. Quest'ultimo l'ho indicato in pianta nel posto operam, mentre pensavo di omettere i due muretti da 90 cm. Sbaglio? Grazie

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    1. è opportuno a mio parere rappresentare anche i muretti, a meno che non siano strutturati in modo da essere assmilati all'arredo.

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  22. Buongiorno Architetto,
    Nel bagno e ne soggiorno ho realizzato un controsoffitto di 10 cm per i faretti. Non indicato in Cila. Va indicato nel docfa?

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    1. allineerei le indicazioni del docfa a quelle della CILA, comunque deve valutare il vostro tecnico di concerto con voi.

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  23. Buonasera dovrei isolare il solaio interno della soffitta con dei pannelli isolanti di 10 cm , serve l ' autorizzazione ? Se non serve posso ugualmente usufruire della detrazione 65%? Grazie

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  24. Architetto buon giorno.
    Ho dimenticato di riportare in cila e nel catastale una rientranza di 25x25 a tutt'altezza che crea una nicchia in un bagno. Ora il perito della banca ha bloccato i possibili acquirenti per questa difformità. Per sistemare la situazione, potrei considerare la nicchia come elemento trascurabile e modificare solo il catastale o secondo lei dovrei presentare una CILA in sanatoria per una cosa del genere? La ringrazio per la risposta e le chiedo cortesemente di indicarmi la circolare dipartimentale che menziona nel suo articolo. Grazie mille

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    1. la circolare a cui mi riferisco nel blog è quella del 2012, si trova sul sito ufficiale del dipartimento urbanistica. Per la nicchia, certo è una cosa abbastanza marginale (se non si tratta di nicchia su muro portante) comunque la norma non indica elmenti che possono essere omessi. La nicchia potrebbe anche essere murata (anche con cartongesso) per rendere lo stato dei luoghi conforme a quanto rappresentato.

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  25. Salve Marco, secondo il tuo punto di vista quindi una cabina armadio realizzata in cartongesso va rappresentata nella CILA. E riguardo alle superfici? La sagoma della cabina a mio avviso concorre a formare i 14 mq minimi per la camera da letto matrimoniale perchè per me costituisce l'armadio...ma vorrei sapere come ti regoli tu: la includi nella superficie della camera da letto o la consideri a parte?

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    1. se la cabina armadio è chiusa con una porta per me vale come vano a sè stante e va sottratta dalla superficie dell'ambiente. Se è senza porta o comunque parzialmente aperta sull'ambiente, si può considerare più facilmente come facente parte dell'ambiente. questo è come mi regolo io: ciascun tecnico deve fare le sue personali valutazioni in base alle condizioni in cui opera.

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  26. Buongiorno architetto
    Posso sapere quale circolare del comune di Roma specifica che per una parete in cartongesso serve una cila
    Non riesco a trovare nulla ma mi aiuterebbe molto
    Grazie

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    1. La circolare del 2012 non fa riferimento specifico al cartongesso

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    2. non ho notizia di una circolare che specifica questa cosa, ma una parete è tale indipendentemente dalla tecnologia costruttiva, soprattutto laddove vanno a delimitare uno spazio chiuso e quindi propriamente a costituire una stanza.

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  27. Buonasera,ho acquistato un negozio, che diventerà un centro estetico, all'interno il vecchio negozio aveva due cabine in alluminio che abbiamo rimosso in dieci minuti e volevamo rimetterle nuovamente con misure più idonee ad una cabina estetica, ora l'architetto ci ha detto che se vogliamo rimetterle dobbiamo presentare la cila oltre la scia, anche se non sono di cartongesso. A lei risulta che devo presentare la cila per l'alluminio? Grazie mille

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    1. premesso che sono situazioni per le quali occorrerebbe acquisire altri elementi per capire meglio, se sono ambienti chiusi tipo "cabine" al di là del materiale secondo me risulta corretto indicarli in apposito titolo edilizio.

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  28. Buongiorno architetto all'interno di una CILA andrò a demolire 1.30 di parete perchè vorrei sostituire questo divisorio tra due camere da letto con un armadio utilizzabile con diversa apertura delle ante, alternativamente da entrambe le camere. Naturalmente questo nuovo volume, fatto dal falegname, sporgerà in entrambe le camere di 25 cm. e sarà lui la chiusura di comunicazione tra i due ambienti. Si può fare? Visto che non graficizzerò l'arredo, risulterà strano nei grafici vedere due camere con due porte e un divisorio in parte aperto che rende il tutto un unico ambiente? Spero di essere stata chiara e grazie ancora per la sua gentile risposta

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    1. è una soluzione particolare ma già sperimentata: se non in contrasto con le norme regolamentari locali, si può rappresentare come unico ambiente, senza graficizzare l'armadio che separa gli spazi, i quali generalmente (salvo casi particolari) si computano come se fossero spazio a disposizione. tuttavia, la particolarità della soluzione arlchitettonica potrebbe giustificare una doppia verifica a livello di istanza edilizia, dimostrando quindi che le verifiche urbanistiche si concretizzano sia se si considera un unica camera, sia se le si separa in due.

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  29. Salve e sinceri complimenti il mio quesito è il seguente in una unità immobiliare residenziale con copertura a falde e altezza interna massima di circa 380 è stato indicato nel progetto di concessione un controsoffitto a 290 quindi è presente un sottotetto non praticabile, volendo demolire il controsoffitto e recuperare l'altezza che pratica bisogna presentare ci saranno degli oneri da corrispondere, è pur sempre un aumento di volumetria ma non di superficie. Grazie e saluti

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    1. per come la vedo io, non essendoci né aumento di superfici utili né aumento di volume costruito, per me è un intervento classificabile come manutenzione straordinaria, a patto di riprodurre con tecnologie adeguate la capacità coibente dell'originario volume sottotetto.

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  30. Buonasera, al piano terra di un appartamento composto da corridoio ingresso,soggiorno e cucina facenti parte di un unica stanza openspace di 40mq con soffitto alto 270 vorrei realizzare un controsoffitto in cartongesso parziale (15mq) sopra alla porzione cucina con illuminazione incassata alto 242(chiuderebbe esteticamente sopra la cucina) e su un lato a metà tra cucina e salotto un muretto in cartongesso 80x15 alto fino al soffitto a scopo estetico per fissare la tv. Per richiamare il lavoro farei lo stesso sull ingresso, un piccolo controssoffitto di 4mq alto 242 e un piccolo muretto 50x15. I 20mq del salotto rimarrebbero alti 270, e rimane
    tutto openspace con grandi passaggi senza porte. Secondo lei posso procedere liberamente o devo presentare la cila?
    Il controsoffitto parziale a 242 si può fare o c'è un altezza minima?

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  31. Buongiorno architetto volevo porle un quesito: un cliente deve realizzare un’attività Di tatuaggi, nel locale ha realizzato una divisione interna (con le opere si realizzano due ambienti separati) però le pareti che dividono gli ambienti non arrivano fino al soffitto ma lasciano uno spazio aperto sopra, di un metro circa. C’è bisogno della cila? Grazie

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    2. secondo me sì ma si può specificare che sono pareti che non arrivano fino al soffitto.

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  32. Buona sera architetto.
    Mi trova a redigere una CILA per un'appartamento con h interna 280 cm. La proprietà vuole sovrapporre al pavimento esistente originale quello nuovo. Secondo il suo parere, nel post operam della CILA posso mettere un'altezza che da 280 cm dell'ante passa a 278 cm ipotizzando un paio di cm di nuovo pavimento o secondo lei non c'è bisogno?

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    1. può essere utile secondo me lasciare una traccia tecnica di modifiche che possono incidere sui vari parametri edilizi.

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  33. Grazie mille per il suo parere.
    Alla fine infatti credo opterò nel riportare nel post operam e nell'intra operam una linea a 2,5 cm da terra quotando tutti gli ambienti da questa linea e restituendo quindi un'altezza modificata rispetto all'ante.

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  34. Buongiorno vorrei realizzare una grossa veletta multiscopo circa 40cm(altezza)x 15-20cm(larghezza) a livello di appartamento per corrugati impianto elettrico a parete,illuminazione led perimetrale(eliminando punto luce) , opzionale areazione appartamento con bocchettoni area ma soprattutto per inglobare dei vecchi cassettoni in legno (facendo chiaramente una ulteriore botola di ispezione).
    Ciò mi porterebbe l'altezza minima localizzata a questi 15-20cm perimetrali nei vari ambienti intorno ai 255cm, vedi possibili problematiche legislative (sarebbero interventi localizzati ai muri perimetrale che non alterano l abitabilita giusto?si può o si deve inserire il dettaglio nella Cila /planimetria tranquillamente a tuo avviso?) o problematiche tecniche o di arredamento o altro a cui stare attenti?

    Grazie

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    1. l'idea che mi sono fatto è che, dopo le nuove definizioni di attività edilizia libera in cui il cartongesso generico vi è stato ricompreso, dei ribassamenti localizzati non devono essere considerati ai fini edilizi; i ribassamenti omogenei invece a mio parere sì.

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  35. Buongiorno
    Io dovrei eliminare una piccola parete in cartongesso che é sulla planimetria e divide la cucina da un ripostiglio piccolo e non finestrato. Che procedura e costi devo affrontare?
    Grazie

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    1. è una diversa distribuzione spazi interni dunque segue le regole della manutenzione straordinaria. a meno che il ripostiglio non sia un volume esterno separato o non nasca come volume tecnico.

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    2. Sono un po' ignorante in merito... quindi posso eliminarla senza incorrere in alcuna spesa?

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  36. Buonasera, ho una domanda da porle. Ho acquistato una porzione villa bifamiliare, attualmente accatastata come 2 unità abitative,disposta su tre piani. La prima unità immobiliare era un mezzanino, condonato ad uso abitativo h soffitto 2,20 mt, l'altra unità abitativa h soffitto 3 mt. Ora la domanda è, devo ristrutturare completamente e accorpare le due unità in una sola, ma ristruttando e modificando la disposizione dei muri interni, ecc rischio di perdere l'abitabilità del piano terreno per via della scarsa altezza? Spero di essere stata chiara nel descrivere la situazione. Grazie

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    1. tendenzialmente non si perde l'abitabilità, almeno finché le modifiche rientrano nelle eventuali ipotesi di deroghe previste. è chiaro però che sono casi delicati che vanno gestiti con attenzione da parte del tecnico.

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  37. Buongiorno architetto, nel caso in cui il controsoffitto viene demolito va dichiarato con una CILA o può rientrare in una manutenzione ordinaria?
    Grazie

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    1. se è stato a sua volta autorizzato, occorre secondo me fare un nuovo titolo. attenzione a quando si rimuovono gli originari controsoffitti realizzati negli ultimi piani come sistema di coibentazione termica, perché a mio parere questi non possono essere tolti e basta.

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  39. Buongiorno bel post la costruzione di un muretto per appoggiare il top e una parete in gasbetto max 8 cm di spallina che faccia appoggiare da un lato il top senza che si crei una divisione della cucina necessità di pratica edilizia secondo lei? Grazie anticipate

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  40. Buongiorno Architetto.
    dovrei realizzare un palchettone in cartongesso in una camera di 15 mq di altezza generale pari a 3m. Se sotto al palchettone ho cura di lasciare una altezza di 240, l'area su cui insiste il palchettone (maggiore di 1 mq) risulterebbe non abitabile e quindi toglierebbe mq utili al raggiungimento dei 14mq abitabili minimi? spero di essermi spiegato. Grazie mille

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    1. il regolamento edilizio non specifica se l'altezza minima di 2,70 per gli ambienti abitabili sia assoluta o media, ma si intende assoluta. Se comunque è una modesta porzione, potrebbe ritenersi sufficiente che sia verificato il dato medio, ma, comunque, la superficie al di sotto del palchettone la computerei ai fini dei rapporti igienico-sanitari.

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  41. Gent.mo Arch. Campagna,
    Devo aprire una Cila a Roma a seguito di una sanatoria. Il tecnico prima di me non ha indicato nella pratica le travi. E' corretto? Non devono essere indicate neanche queste a Roma?
    Lo stesso tecnico mi ha anche detto che a Roma nelle Cila non devono essere sviluppati i calcoli RAI. Le risulta anche questo?
    La ringrazio anticipatamente.

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    1. l'indicazione delle travi effettivamente non è obbligatorio: può essere opportuno rappresentarle ma quel che conta sono le altezze utili interne degli ambienti, e le travi intradossate per regola possono essere escluse da questa verifica. i rapporti aeroilluminanti invece vanno assolutamente indicati e certificati, nonché riprodotti sul grafico.

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    2. Grazie infinite per la celere risposta!

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  42. Buongiorno Marco,
    mi trovo in questa situazione. CILA presentata con controsoffitto tecnico segnato a 2.85 in cucina, per passaggio impianti e cappa cucina, per una variazione sopraggiunta in corso d’opera necessito di scendere a 2.70, sempre mantenendo solo la funzione di copertura degli impianti che devono raggiungere una canna fumaria in altra posizione rispetto a quella preventivata. Devo fare una variazione alla CILA o l’abbassamento di un controsoffitto, peraltro già dichiarato, non è una variazione sostanziale? Posso inviare una PEC per dichiararlo? In particolare il cliente teme che se nel palazzo di essere essere fatti dei lavori col 110 gli si contesti un abuso edilizio non dichiarato. Grazie

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    1. valutate se si possa rientrare nelle tolleranze esecutive di cui all'art. 34 bis DPR 380/01 e quindi semplicemente dichiarare la variazione a fine lavori, magari allegando un grafico aggiornato.

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  43. Buongiorno architetto,
    sto valutando l’acquisto di un immobile nella cui camera da letto è stata realizzata una cabina armadio in cartongesso, posta alle spalle del letto ed aperta ai due lati dello stesso. Pertanto l’accesso è diretto, senza porte. Tale elemento non è riportato in planimetria catastale, dove la camera è indicata come un unico vano. Vorrei chiederle cortesemente se secondo il suo parere è influente richiedere una variazione planimetrica e quale altra eventuale documentazione ritiene necessario visionare prima di perfezionare la compravendita.
    La ringrazio

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    1. le pareti in cartongesso sono ne più ne meno pareti tramezze a tutti gli effetti, dunque a mio avviso è bene che compaiano nelle planimetrie legittimanti. posso suggerire di incaricare un tecnico che sia super partes per farvi consigliare al meglio nel caso di specie, perché è opportuno valutare una moltitudine di aspetti.

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  44. Buongiorno Architetto,
    per Settembre mi verra' consegnata la nuova villetta che ho acquistato, costituita da due livelli di cui il secondo come locali tecnici. La chiusura di un angolo del corridoio/locale scala al secondo livello mediante parete in cartongesso a formare un ripostiglio (circa 2 mq ) puo' configurarsi come manutenzione straordinaria (bonus ristrutturazioni) ed insieme alla installazione di un biocamino quindi portare anche alla richiesta del bonus mobili? Verrebbe modificata la volumetria considerando si tratti di locali tecnici?
    LA ringrazio

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  46. Buonasera, vorrei fare due domande anche se almeno per una ho trovato un commento simile, ma vorrei sapere se in base alle nuove regole di edilizia libera è cambiato qualcosa. Serve qualche autorizzazione e in caso quale per realizzare queste opere:
    1) controsoffitto uniforme su tutto ambiente ad altezza 2,70
    2)controparete isolante perimetrale di spessore 8 cm
    Grazie e scusi il disturbo.

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    1. i controsoffitti sono stati in qualche modo "liberalizzati" dal glossario unico edilizia libera, ma continuerei a prestare attenzione ai casi, come il suo, in cui un ambiente viene ribassato per l'intera sua superficie: a mio parere, tale intervento, incidendo sui parametri igienico-sanitari, sarebbe comunque soggetto a CILA. ma è solo una mia opinione. Anche per la controparete, sono dello stesso avviso, andandosi a ridurre la superficie utile che è oggetto di valori minimi per le regole igienico-sanitarie, sempre.

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  47. Salve Architetto. Le sottopongo un quesito. Nella mia casa dalla sala si accede a un piccolo disimpegno (senza porta) di circa 2mq (profondo 2mt e largo 0.80) da cui si accede a una stanza e al bagno. In questo disimpegno c'è un controsoffitto di 222 cm di altezza che nasconde un soppalco in legno. Questo disimpegno senza porta è a tutti gli effetti un corridoio e quindi rischierebbe di essere non a norma del regolamento edilizio? Oppure può essere considerato estensione della sala e quindi la sua altezza sarebbe in un certo senso passabile? Nella Cila il corridoio ha una larghezza di un metro (tranne all'ingresso dove c'è una colonna e dove la larghezza è 0.8 anche in disegno) e un'altezza di 240cm, ma nell'esecuzione lavori evidentemente hanno sbagliato di diversi cm. La mia preoccupazione è che non passi la perizia degli acquirenti ora che sto vendendo. La ringrazio in anticipo

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  48. Sia che lo si veda come corridoio che come sala, a mio parere non può essere alto meno di 240

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  49. Salve architetto,
    Come ci si deve comportare nel caso di un controsoffitto di tipo anti-sfondellamento applicato in aderenza nell’intero appartamento? l’abbassamento sarà di circa 5cm e cambierà l’altezza di tutto l’appartamento dagli attuali 290cm a 285cm. E’ un intervento che si può fare in edilizia libera oppure serve la CILA proprio per il fatto che non è locale ma esteso a tutta la superficie? Secondo lei l’installazione di un controsoffitto di tipo anti-sfondellamento (quindi non per motivi estetici ma per una messa in sicurezza) può essere considerato un intervento di manutenzione straordinaria e beneficiare della detrazione al 50% (quindi anche in assenza di altri lavori abilitanti)? La ringrazio in anticipo!

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    1. anzitutto va capito se questo intervento secondo il tecnico da voi incaricato necessita di deposito al genio civile: se sì, bisogna comunque presentare una SCIA. laddove secondo le valutazioni del vostro tecnico dovesse invece essere non rilevante nei confronti della pubblica sicurezza sarebbe a mio avviso comunque opportuno presentare una CILA sia per la variazone dell'altezza interna omogenea, sia perché le norme sulla sicurezza fra le righe comunque indicano che gli interventi anche non rilevanti è bene che siano conosciuti dall'amministrazione e dai futuri tecnici che interverranno sull'immobile.

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  50. buongiorno arch. un piccolo palchettone in quota ad uso ripostiglio in cartongesso posto all'interno di un bagno , di superficie di poco superiore a 1 mq , altezza sotto di esso 230 cm è da mettere in Cila (copre una superficie di poco più di 1 mq come detto) o si può omettere? grazie

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    1. secondo me va in CILA perché non è un semplice cartongesso estetico, ma non potrebbe lasciare sotto di se una altezza inferiore a 240.

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Grazie per il commento. verifica di essere "nell'argomento" giusto: ho scritto diversi post su vari argomenti, prima di commentare controlla che il quesito non sia più idoneo ad altri post; puoi verificare i miei post cliccando in alto nel link "indice dei post". I commenti inseriti nella pagina "chi sono - contatti" non riesco più a leggerli, quindi dovrete scrivere altrove: cercate il post con l'argomento più simile. In genere cerco di rispondere a tutti nel modo più esaustivo possibile, tuttavia potrei non rispondere, o farlo sbrigativamente, se l'argomento è stato già trattato in altri commenti o nel post stesso. Sono gradite critiche e più di ogni altro i confronti e le correzioni di eventuali errori a concetti o procedure indicate nel post. Se hai un quesito delicato o se non riesci a pubblicare, puoi scrivermi in privato agli indirizzi che trovi nella pagina "chi sono - contatti". Sul blog non posso (e non mi sembra giusto) pubblicare le mie tariffe professionali: scrivimi un email per un preventivo senza impegno. Grazie.