giovedì 25 ottobre 2012

legno sassi e materia


Dopo una lunga - e non esaurita - parentesi di post di natura prettamente tecnico-burocratica ci vuole un post su una realizzazione di architettura d'interni: ecco quindi una delle ultime creature dello Studio, un appartamento in zona piazza dei caduti della Montagnola in cui si è intervenuto su una distribuzione originaria decisamente poco efficiente. Senza rivoluzionare più di tanto, e dando dei sapienti colpi di mano progettuale, abbiamo trasformato una tradizionale distribuzione anni '60 in un moderno appartamento, adeguato agli attuali standard di utilizzazione degli spazi con un occhio attento proprio allo sfruttamento anche dell'ultimo centimetro utile: il metro quadro costa sempre tanto - anche in tempi di crisi - perché buttarlo in disimpegni, spazi sproporzionati, anfratti inutili?
come spesso accade di questi tempi uno dei grossi stimoli alla progettazione è stato il budget limitato della committenza - già depredato dall'acquisto dell'immobile stesso - per cui la realizzazione si caratterizza per l'impiego sapiente di materiali belli ma di fascia economica medio-bassa, con il giusto tocco di spesa laddove è indispensabile per caratterizzare un dettaglio o una superficie, ma anche e soprattutto attraverso una rivisitazione della distribuzione che fosse al contempo efficiente ma che non prevedesse uno sventramento totale dell'appartamento. L'appartamento è di una famiglia di due adulti, due ragazze adolescenti ed una nonna.
Per quel che riguarda i materiali, dato che l'orientamento era verso materiali non costosi, soprattutto per le ampie superfici, la scelta del pavimento è ricaduta nel gres porcellanato, ed in particolare su uno ad effetto parquet di ultima generazione: al di là del prezzo, effettivamente molto concorrenziale rispetto al parquet tradizionale, il pavimento in grès si fa apprezzare per la resistenza a graffi, a lavaggi anche ripetuti e poco delicati, alla robustezza generale, alle poche pretese riguardo al livello di maturazione del massetto. Avendo scelto un gres porcellanatto, il pavimento è naturalmente adatto per tutti gli ambienti di casa ed infatti è stato usato nell'ambiente soggiorno con cucina. Rispetto al parquet tradizionale ha due indubbi svantaggi, che pur tuttavia hanno un peso soggettivo: il fatto che al tatto è un pavimento freddo (per questo chi ama camminare scalzo per casa non potrà mai amare il grès) e il fatto che le piastrelle vanno necessariamente montate con una fuga che non può essere zero: in questo pavimento è stata comunque usata una fuga da 2mm ed un cemento colorato tono su tono. Le doghe sono montate in diagonale sia per dare dinamismo a tutti gli ambienti, e sia per nascondere dei fuorisquadro di alcune pareti perimetrali impressi dalla costruzione del fabbricato. Il pavimento in gres riveste praticamente tutta casa tranne il solo bagno "azzurro".
L'ambiente living sfrutta nel miglior modo possibile gli spazi preesistenti: un corridoio con una insolita mezza stanza - inutilizzabile di fatto come tale - ed una camera di una quindicina di metri quadri. Demolendo le originarie pareti divisorie si è potuto restringere al minimo possibile lo spazio servente del disimpegno, creando un unico ambiente apio e confortevole, in cui trova spazio la cucina, il tavolo da pranzo, il divano, la parete attrezzata per la televisione, un paio di servantes trasportate dalla vecchia casa. L'ambiente è infine impreziosito da un ribassamento perimetrale in cartongesso che ha due funzioni estetiche: la prima è quella di creare due zone con altezze diverse a caratterizzare lo spazio "di passaggio" da quella "di living" vera e propria; la secoda è quella di produrre una delle migliori illuminazioni per gli ambienti domestici, ovvero quella diffusa che "cade" dal soffitto: con i proprietari avevamo predisposto un punto luce a soffitto per il lampadario, ma dopo aver visto l'effetto luminoso della gola vi hanno rinunciato del tutto. la zona ribassata ospita dei faretti ad incasso a basso consumo fluorescenti. La difficoltà maggiore del realizzare questo ambiente è stato il superamento del problema tecnico della cucina: la colonna di scarico più vicina è quella del bagno originario e, dato che originariamente la cucina si trovava dall'altra parte della casa, non era possibile utilizzare la colonna delle cucine (a proposito: secondo le norme igieniche è possibile far scaricare una cucina nella colonna dei bagni ma non è possibile fare il contrario: se fin dall'origine una colonna di scarico è stata destinata esclusivamente alle cucine, non vi possiamo innestare gli scarichi dei bagni). Per evitare di installare il sanitrit (cosa che non disdegno ma se si può evitare è meglio) è stato disposto di far passare lo scarico per quanto possibile a parete, in modo tale da farlo immergere nel massetto solo in prossimità della porta-finestra. limando un poco, alla fine, le quote del pavimento abbiamo ottenuto il risultato di posizionare una cucina ben distante dalla colonna ma con uno scarico naturale e perfettamente funzionante. L'ambiente living si caratterizza anche per l'impiego di una particolare pittura (Giorgio Graesan - "la Casa dei Sogni" - i colori del Sole) sulla sola parete del televisore (la quale parete attende un mobile definitivo: abbiate pazienza le foto sono state fatte che i proprietari si erano trasferiti da poco).
I bagni meritano un approfondimento, essendo tra l'altro gli ambienti secondo me più simpatici da progettare, proprio per tutti i vincoli tecnici e dimensionali che li caratterizzano. Nell'ottimizzazione generale della distribuzione abbiamo ricavato due bagni comodi nello stesso spazio che era precedentemente occupato dall'unico e soroporzionato servizio. I due bagni ricavati sono "dedicati" ciascuno ad una diversa utenza della casa: quello con i rivestimenti azzurri è delle ragazze, mentre quello con i rivestimenti di stile più moderno sono degli "adulti". In entrambi i bagni la doccia è realizzata "in muratura", ovvero non vi è un vero e proprio piatto doccia in ceramica ma al suo posto è realizzato un incavo in mattoni e massetto, il tutto rivestito ovviamente con diversi strati di materiali impermeabilizzanti, i quali sono risvoltati sulle pareti fino ad una altezza ritenuta congrua. Il bagno azzurro unisce materiali di due marche e tipologie diverse: una tradizionale piastrella in ceramica smaltata ed un mosaico vitreo: il mosaico viene usato per creare un decoro attorno alle piastrelle e soprattutto dentro la doccia; alle piastrelle è lasciato il compito di rivestire il "grosso" della superficie. Uso spesso questo abbinamento perché consente di risparmiare sul mosaico (che è senza dubbio il rivestimento più costoso tra quelli impiegati qui) e al contempo farlo invece risaltare molto di più che non se fosse usato uniformemente su tutta la superficie, ma il giudizio lo lascio ovviamente a voi perché l'estetica è anche una questione squisitamente soggettiva.
Il bagno di stile moderno usa invece delle piastrelle in gres porcellanato smaltato (EmilCeramica, serie "blocks", colori Manhattan e Brooklyn) dai colori tenui e terrosi, in un formato che oggi va molto, quello del "muretto". Per dare un tocco di originalità e per armonizzare i colori diversi usati per le diverse superfici abbiamo usato dei sassetti premontati su rete come pavimento doccia e come fascia decorativa parietale: il risultato è un ambiente moderno e al contempo stimolante e vivace. La doccia in muratura qui è davvero molto grande e comoda, in quanto sfrutta in larghezza lo spazio del bagno che inizialmente era stato pensato per una vasca. Il pavimento è lo stesso gres porcellanato effetto legno che "entra" dalla camera da letto con la stessa angolazione che segue per tutto il resto di casa, che lega bene con i rivestimenti scelti. Entrambi i bagni sono impreziositi tecnicamente ed esteticamente da delle asole luminose che contribuiscono non solo a rendere dinamico il soffitto, ma anche a creare delle illuminazioni omogenee e diffuse utili per esempio nel farsi la barba o nel truccarsi. Completano l'illuminazione dei faretti da incasso a basso consumo e la classica lampada al di sopra dello specchio.
Di questa realizzazione abbiamo curato per intero l'iter progettuale e burocratico: dai progetti iniziali, il rilievo metrico, la presentazione della pratica edilizia, l'assistenza alla scelta dei rivestimenti, la gestione del cantiere, la direzione lavori, il collaudo, il nuovo accatastamento. Quanto è venuta la nostra parcella? pensate ad una cifra e dividetela per tre :-)



2 commenti:

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